- Messaggi: 126
- Ringraziamenti ricevuti 12
Vi stanno rubando il futuro e siete contenti.
Il rapporto medico popolazione è in Italia tra i più alti del mondo, 4,1 ogni 1000 abitanti contro la media europea di 3,2.
Dovunque mi giri vedo SPECIALISTI (gente di 35 anni con già una specializzazione in mano per intenderci) a spasso: reumatologi, infettivologi, neurologi, oncologi, otorini, gastroenterologi, chirurghi di ogni tipo… se va bene questi colleghi hanno un contratto precario di ricerca in qualche reparto universitario,o contratti precari in qualche pronto soccorso o reparto di periferia.
Tutto questo perché i concorsi pubblici per entrare a lavorare in ospedale saranno un migliaio all’anno poco più in tutta Italia. Per ogni 4 medici che vanno in pensione solo 1 viene rimpiazzato da un nuovo medico.
Molti di questi specialisti ripiegano a 35 anni a fare guardie mediche e sempre un numero maggiore si sta buttando a fare il corso di medicina di base. Con solo 10 turni di guadrie mediche ho conosciuto un neurochirurgo, un oncologo, un internista e una radioterapista che sono in graduatoria per fare il medico di base e adesso vivono a guardie mediche a 40 anni.
Per la cronaca, il rapporto tra domande e numero posti per accedere nel corso triennale di medicina generale è 1 a 10 (UNO A DIECI, hai letto bene), io lo farò tra 18 giorni quindi conosco bene la situazione.
E te hai il coraggio di dire che ci sono pochi medici in giro e il sistema andrà al collasso? Semmai il collasso c'è in senso opposto.
Ti informo che al momento le graduatorie per diventare medico di famiglia (cioè per avere la convenzione) ci mettono circa 10 anni a scorrere. Per farti capire meglio, se io da neoabilitato in pari riesco fortuitamente ad entrare nel corso triennale di medicina generale quest'anno, sarò medico di famiglia tra 10 anni, a 40 anni, nella migliore delle ipotesi (e come stipendio avrò una miseria perché partirei con il numero minimo di assistiti).
Questa è la situazione, ci sono migliaia di medici fuori dal sistema sanitario nazionale che attendono di lavorare. Mettere medicina a numero aperto vorrebbe dire per la maggior parte di noi (e di voi) andare a fare il pizzaiolo dopo la laurea perché offrirebbe sicuramente più opportunità di lavoro.
Mi sa che si vive in paesi diversi, oppure si parla senza essere molto informati...
Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.
Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.
Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.
La riforma sospesa della scuola e lo strano caso del ministro Giannini
Quando da un ministro dipendono un milione di lavoratori della scuola (tra docenti e non), quando a quel ministro guardano milioni di studenti e di genitori italiani, il silenzio non è un’opzione possibile.
31/08/2014
Giovanni Belardelli
Una uscita di scena forse indotta dall’intenzione dello stesso presidente del Consiglio Renzi di occuparsi più o meno direttamente della materia. Fatto sta che il ministro Giannini è intervenuta pubblicamente per confermare l’abolizione del test di Medicina, una misura molto popolare tra studenti e famiglie anche se rischia di gettare nel caos le università per le ragioni di sovraffollamento fatte presenti da tutti i rettori; ma sulle misure per la scuola che dovevano essere discusse nel Consiglio dei ministri di venerdì non si sono registrate negli ultimi giorni dichiarazioni sue che potessero far capire cosa pensa al riguardo.
Sul metodo utilizzato dal premier Renzi avrebbe forse potuto far presente anche lei quel che ormai tutti — dai commentatori ai comuni cittadini — pensano: e cioè che annunciare grandi rivolgimenti, suscitando troppe aspettative, rischia di alimentare due cose che nel Paese circolano già fin troppo: disillusione e sfiducia. Come sanno bene, credo, i 100 mila precari di cui è stata annunciata (e ora rimandata) l’assunzione: una misura che ha molte ragioni sociali, per le aspettative create nel tempo in tanti aspiranti docenti di ruolo; ma in cui è difficile vedere qualcosa di rivoluzionario, assomigliando essa troppo a certe infornate di assunzioni da Prima Repubblica. O forse non è del tutto così: ma il ministro che ha la responsabilità del nostro sistema scolastico avrebbe avuto il compito, ci permettiamo di osservare, di spiegare meglio una misura del genere e in che senso l’assunzione in massa di precari (a scapito, evidentemente, di altri, più giovani, aspiranti insegnanti) corrisponderebbe a quel principio del merito che si vorrebbe fosse un caposaldo della grande riforma.
Anche riguardo a questo, cioè all’introduzione di carriere e retribuzioni degli insegnanti legate a una valutazione del merito, si tratta di cosa non nuovissima, visto che vi si cimentò già, senza successo, nel 2000, il ministro Luigi Berlinguer. Una cosa, per giunta, di non facile attuazione anche al di là delle consuete resistenze sindacali: una volta che in una scuola vi siano insegnanti con qualifiche di merito diverse, non si capisce chi accetterà mai di avere gli insegnanti di qualifica inferiore. Benché dal punto di vista mediatico faccia assai meno colpo (e infatti nessuno ne parla), sarebbe già un ottimo risultato se si potessero allontanare dall’insegnamento i non molti forse (ma neppure pochissimi) docenti che — per la demotivazione legata ad anni di faticoso insegnamento precario oppure per la insufficiente preparazione — lavorano con scarso merito.
Questo o altro avrebbe forse potuto osservare e chiarire il ministro Giannini, anche correndo eventualmente il rischio di qualche frizione con il presidente del Consiglio. Quando da un ministro dipendono un milione di lavoratori della scuola (tra docenti e non), quando a quel ministro guardano milioni di studenti e di genitori italiani, il silenzio non è un’opzione possibile.
Ammissione Scuole di Medicina e Chirurgia
ammissionemedicina.forumfree.it/
Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.
Akim.94 ha scritto: Secondo il mio modestissimo parere, sarebbe sufficiente fare qualche modifica solo a livello nella struttura delle domande del test attuale, anche perchè salvo alcuni casi, garantisce comunque un certo anonimato.
Ciao Akim, la tua avventura sta per cominciare a Ottobre
Non penso che basti cambiare le domande. Quando migliaia di studenti possono presentarsi alla prova e scopiazzare e ottenere un posto NON meritato, il problema è ben più grave. Poi ci sono quelli che sapevano già dove andare a fare il test e dove sapevano che ci sarebbero state irregolarità che se impugnate gli avrebbe garantito un posto senza aprire un libro :pinch:
Il test funzionerebbe benissimo ma solo come parte di una selezione in regime di "legalità e onestà"
Comunque io tengo le dita incrociate per il prepensionamento della Zia Giannini
Ammissione Scuole di Medicina e Chirurgia
ammissionemedicina.forumfree.it/
Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.
"A ciò serviranno le ammissioni soprannumerarie: ad evitare, in un periodo di crisi non solo economica del Paese, l’annullamento di un concorso palesemente viziato dove, da un lato è sceso drasticamente il punteggio per l’accesso alla facoltà di Medicina, dall’altro il punteggio dei candidati pugliesi ha conosciuto un notevole incremento.
Nelle prime cento posizioni vi sono ben sei studenti che hanno sostenuto la prova a Bari (dove lo scorso anno uno studente si era collocato al 116° posto); il più bravo studente d’Italia ha sostenuto il test alla Statale di Torino ma dopo di lui i due “campioni” del test sono entrambi pugliesi.
Per la prima volta i risultati di Bari, all’interno di una graduatoria nazionale, superano quelli dell’Ateneo più grande d’Europa, con il maggior numero di posti a disposizione e con più concorrenti: La Sapienza di Roma che ha punteggi inferiori rispetto ai baresi.
Bari per poco non eguaglia Milano dove, a sua volta, pare sia scomparso un altro plico; raddoppia e triplica città del sud come Palermo e, a nostro avviso, quello che sino ad oggi è emerso è soltanto la punta dell’iceberg.
Le università ed il Ministero la finiscano di trincerarsi dietro l’attesa delle indagini e colgano l’occasione che oggi viene offerta dall’accoglimento delle richieste di questi ragazzi.
Nello stesso ateneo di Bari vi potrebbero essere forse dei disagi a causa dei nostri 700 ricorrenti che, a parità di strutture, verseranno comunque alcuni milioni di euro nelle casse dell’Ateneo.
Nella denunciata mala gestio concorsuale italiana, dove gli Atenei in una prova nazionale provvedono a gestire in modo diverso le prove, l’ammissione sovrannumeraria, in assenza del principio della legalità e del merito, appare veramente il minimo che potesse accadere."
Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.