Medici specializzandi cercano infermiere sexy Una bella signorina in ridottissimo camice bianco e croce rossa. E’ l’immagine che hanno scelto i medici specializzandi di Padova per promuovere il party organizzato per festeggiare il contratto. Il manifesto con l’invito a trovare “le sexy infermiere” ha mandato su tutte le furie le infermiere. Quelle vere. Come si può festeggiare tutti insieme un lieto evento come è, effettivamente, quello di aver ottenuto un contratto di lavoro? Con un party, naturalmente. E così i medici specializzandi padovani, felici di aver agguantato il loro contratto dopo tante legittime battaglie, hanno deciso di organizzare per sabato sera, alla discoteca Le Palais dell’Arcella, uno special party dal titolo fin troppo ovvio: «Festa specializzandi», così ovvio da dover aggiungere un sottotitolo piuttosto piccante: «Trova le due sexy infermiere». Hanno stampato dei manifestini, come si fa di solito, e forse per non far cadere nel nulla quel sottotitolo, hanno messo come richiamo la foto di una bella signorina in camice (ridottissimo) bianco, con la crocetta rossa e gli occhialini e il berrettino bianco: insomma, una infermiera come si deve. C’è dell’ironia in tutto questo (non facciamo i bacchettoni). Però le infermiere vere, quelle che lavorano davvero tutti i giorni in ospedale, si sono un tantino arrabbiate: d’altronde che questi giovani medici, che sono poi quelli che stanno mettendo piede nella grande struttura padovana, le immaginino più “professionali” se sono mezze nude, beh, a loro non è andata giù. Così ieri al mattino è arrivata una e-mail che racchiude la rabbia di molte di loro. «Voglio stigmatizzare pubblicamente la riproposizione, pur dettata dalla superficialità e non dal dolo, dello sciocco e maschilista stereotipo sociale “le infermiere sono tutte donne di facili costumi” da parte dell’associazione dei medici specializzandi padovani Mesped, che ha affisso alcune locandine all’interno dei locali del Policlinico universitario e del Monoblocco ospedaliero di Padova per pubblicizzare una propria festa». E poi ancora nella e-mail accesa si legge: «Era davvero necessario scrivere nella locandina della festa “trova le due sexy infermiere” ed inserire la foto di una modella in abiti succinti con i seni esposti al vento, in minigonna ascellare e cappellino, il tutto a comporre una improbabile e denigrante divisa da infermiera?». Allora abbiamo girato questo dubbio ad un paio di organizzatori della festa. E abbiamo scoperto che anche tra di loro qualcuno ha avanzato, a suo tempo, qualche dubbio sulla scelta della fotografia che richiama l’idea dell’infermiera porcellina. Paola, per esempio, ci ha detto: «C’è stata una riunione organizzativa e si è deciso così, ma io non ero d’accordo. Non c’è alcuna volontà di offendere il lavoro delle infermiere, ci mancherebbe, ma anche se si fosse scelta la fotografia di una dottoressa mezza nuda da mettere sulla locandina, non mi sarebbe piaciuta lo stesso. Comunque l’importante è stare tutti insieme alla festa». E Domenico, un altro specializzando che ha partecipato all’organizzazione: «E’ soltanto una goliardata, uno scherzo, per ridere e attirare l’attenzione, non vorrete mica montarci su un caso, vero?». Noi no, ma alcune infermiere a quanto pare sì. E alla domanda: come saranno scelte durante la festa le infermiere sexy? La risposta è: «Non c’è nessun concorso, forse ci sarà una ragazza-immagine vestita da infermiera, ma è un gioco, davvero». Il dubbio rimane. Nei più recenti telefilm dedicati al variegato mondo dell’ospedale (Grey’s anatomy, per esempio) non ci sono infermiere sexy. Ci sono però tante dottoresse molto sexy, e a volte sessualmente spregiudicate. Che siano cambiati i tempi e gli specializzandi padovani non abbiano trovato ancora il modo di adeguarsi? Solo una festa, magari con una manifestazione esagerata di goliardia? Oppure maschilismo che offende le donne? Scritto da Santoro Laura Rita venerdì 25 luglio 2008 fonte:mattinopadova.repubblica.it