Il problema è che la valutazione dell'inutilità dei corsi viene fatta sulla base del numero di iscritti. Questo ha molto senso dal punto di vista economico (che gli studenti siano pochi o tanti, un corso di laurea ha enormi spese di gestione), ma si rischia di incorrere in paradossi non da poco. Matematica e fisica possono essere considerate meno utili di "benessere del cane e del gatto"? Quelli che dovrebbero essere sfrondati pesantemente o quantomeno riuniti, a mio parere, sono i corsi iper-specialistici e iper-settoriali, non le discipline di base (scientifiche o umanistiche che siano).
the hunter must hunt, for as soon as he stops he becomes the hunted.