Che fine faranno le facoltà di Med?

Il compito dei ricercatori è: fare ricerca e pubblicare. Con questi tagli a molti di loro non gli viene rinnovato nemmeno il contratto (dopo anni di lavoro) per fare ricerca e pubblicare. Quindi, molto inca***ti, stanno decidendo tutti insieme, in molte città italiane, di non insegnare, fare esami, dispense e esercitazioni "aggratis" come facevano da sempre ma interrompere questo "servizio di volontariato" che svolgevano per l'università.
A Pisa le lezioni sono bloccate per 2 settimane, e qualche bischero dice che è colpa dei ricercatori che scioperano! ... è assurdo, apparte che lo sciopero di 2 set. è penalmente perseguibile, ma quello che stanno facendo i ricercatori oggi non è uno sciopero ma è semplicemente il mantenimento di ciò che è scritto sul loro contratto, niente lezioni; si sono rotti di lavorare ore in più senza vedere un euro in più nella busta paga. Anzi con la "riforma" Gelmini molti addirittura non si vedono rinnovare il contratto a tempo che avevano.
Ci sarà da vederle delle belle... :dash:

Penso che cose di questo tipo non sia necessario puntualizzarle.
In ogni caso, potresti avere ragione...ma io ci credo poco che continueranno a tagliare le ore di lezione. Perche' tagliare ore di lezione vuol dire diminuire i crediti, e cio' non e' piu' di tanto fattibile visto che il totale dei crediti dovrebbe essere 360.

Invece si che e' necessario, visto che molti sono convinti del contrario vedi  Rainheart www.futurimedici.com/index.php?option=co....php?topic=184160.15 ... non bisogna mai sottovalutare la disinformazione

Perche' tagliare ore di lezione vuol dire diminuire i crediti,

Guarda da noi hanno usato un semplice trucco...hanno assegnato un maggiore numero di ore di studio a "casa" rispetto a ore di lezione..cosi che non solo hanno tagliato un sacco le ore frontali ma hanno anche aumentato i crediti

Posto questo video riassuntivo:
(da "Coordinamento Universitario")
!

Penso che cose di questo tipo non sia necessario puntualizzarle.

Parrebbe invece proprio necessario visto certe convinzioni di taluni utenti...comunque è giusto dire che non è uno sciopero, nel senso che non fanno altro che applicare il contratto di lavoro per il quale sono pagati.

Guarda che non è uno sciopero... perchè loro hanno sempre fatto didattica per loro scelta, ma nessuna legge gli obbligava a farla...

Non voglio fare l'avvocato del diavolo, ma voglio solo discutere.
Sul fatto che non sia uno sciopero siamo d'accordo. O meglio, siamo d'accordo sul fatto che a tale movimento non e' stato dato il nome di sciopero. Nel momento in cui le lezioni vengono bloccate per protesta, ovvero un servizio viene bloccato per protesta, e dall'altra parte gli utenti (gli studenti) abbiano comunque pagato il servizio (con le tasse), io non lo definisco altro che sciopero.
Se fosse come dici, dovrebbero astenersi (come e' sacrosanto che sia) solo i ricercatori...invece ai ricercatori hanno seguito ordinari, associati e chi piu' ne ha piu' ne metta. Io a tutto questo movimento do solo un nome: sciopero.
Poi, che non gli si voglia dare questo nome perche' lo stipendio non viene loro decurtato, quello e' un altro discorso...(anche se su questo, devo essere sincero, non ne sono sicuro)

Penso che cose di questo tipo non sia necessario puntualizzarle.

Parrebbe invece proprio necessario visto certe convinzioni di taluni utenti...comunque è giusto dire che non è uno sciopero, nel senso che non fanno altro che applicare il contratto di lavoro per il quale sono pagati.

Guarda che non è uno sciopero... perchè loro hanno sempre fatto didattica per loro scelta, ma nessuna legge gli obbligava a farla...

Non voglio fare l'avvocato del diavolo, ma voglio solo discutere.
Sul fatto che non sia uno sciopero siamo d'accordo. O meglio, siamo d'accordo sul fatto che a tale movimento non e' stato dato il nome di sciopero. Nel momento in cui le lezioni vengono bloccate per protesta, ovvero un servizio viene bloccato per protesta, e dall'altra parte gli utenti (gli studenti) abbiano comunque pagato il servizio (con le tasse), io non lo definisco altro che sciopero.
Se fosse come dici, dovrebbero astenersi (come e' sacrosanto che sia) solo i ricercatori...invece ai ricercatori hanno seguito ordinari, associati e chi piu' ne ha piu' ne metta. Io a tutto questo movimento do solo un nome: sciopero.
Poi, che non gli si voglia dare questo nome perche' lo stipendio non viene loro decurtato, quello e' un altro discorso...(anche se su questo, devo essere sincero, non ne sono sicuro)

Per i ricercatori questo NON è uno sciopero... a livello giuridico non sta scritto da nessuna parte che loro debbano fare lezione...

Se io faccio volontariato in una associazione e dopo un po' non voglio più andarci, non mi vengono a dire che sto scioperando... (è un' esempio stupido lo so... )...

Sono d'accordo con Wakka: "Se fosse come dici, dovrebbero astenersi (come e' sacrosanto che sia) solo i ricercatori...", è esattamente quello che penso anch'io.
E' sacrosanto che i ricercatori si siano rotti i corbelli di fare lezioni che non gli spettano per contratto, ma è altrettanto sacrosanto che i professori ordinari (i cosiddetti "baroni") vadano a lavorare come gli spetta!!!!!!! Vengono pagati ugulalmente (e non poco!) per starsene a casa ??!!! Ma stiamo scherzando!! E non mi venite a dire che stanno ha casa per solidarità con i ricercatorì...
Nessun altra categoria lavorativa può permettersi di smettere di lavorare illegalmente per settimane senza che nessuno intervenga! Se lo fa un operaio, impiegato o qualsiasi altra figura che lavora per lo Stato è IMMOTIVATA INTERRUZIONE Del PUBBLICO SERVIZIO---> arrivano i carabinieri alla porta di casa, con probabile comunicato di licenziamento!
E' scandaloso, ci vorrebbe una denuncia collettiva!  non possono starsene a casa soltanto perchè i ricercatori hanno detto basta, loro nel contratto l'obbligo di fare lezioni ce l'hanno eccome. Se vogliono stare a casina, che dichiarino uno sciopero (che  cmq è illegale di 2 settimane).
Sono inca***to nero , ma noi stiamo pagando un servizio che non ci viene dato! e nessun giornale, televisione, media ne parla, è più importante che Tiziano Ferro si sia dichiarato gay... ma a che livello siamo arrivati in Italia, fosse successa una cosa simile in Inghilterra o in un altro paese europeo sarebbe su tutte le prime pagine!
Che schifo.