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Trasferirsi o no?

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12 Anni 8 Mesi fa - 12 Anni 8 Mesi fa #229689 da ari
Risposta da ari al topic Re:Trasferirsi o no?

@ Ari: penso che fare una intramuscolo, prendere la pressione, fare un gesso, un bendaggio, suturare, fare un esame cardiologico, neurologico, mettere un accesso venoso, fare un emogas ecc ecc siano alla base della formazione medica. Se l'università e l'ospedale non ti insegna a fare queste procedure di base sinceramente non capisco a cosa serva... e non capisco neanche che utilità abbia un titolo di laurea conseguito in questo modo.
Io, potendo, cercherei di avere una formazione migliore.
Se non si può cambiare università cercherei almeno di frequentare un reparto dove mi insegnano a fare qualcosa.

Non faccio una distinzione fra nord e sud, ci sono università che ti danno un minimo di competenze altre che a quanto pare lasciano molto a desiderare, indipendentemente dalla collocazione geografica.
Se fossi un paziente vorrei avere accanto a me un medico che non abbia bisogno dell'infermiere per mettermi una flebo... il solo pensiero mi farebbe rabbrividire.
Poi sono punti di vista per carità!

...il problema è che son d'accordo con te... :sarcastic:...ma è l'uni italiana tutta quanta a non preparare così, cioè alla medicina pratica...se vuoi imparare a fare il medico devi farlo di tua iniziativa, prendendo lezioni da chi ne sa più di te...anche dall'ausiliario...e quindi, il succo del mio discorso era di dire a catan zaro che se decide di rimanere lì dov'è perchè non ha la possibilità di andarsene (perchè se ce l'hai, caro catan, non vedo perchè tu stia ancora a "rompere i maroni" con topic come questi  :sarcastic: e non parta subito, dal momento che non ti piace dove stai  :rolleyes:...) di non farsene un cruccio perchè può sempre diventare un medico a tutti gli effetti dandosi da fare e frequentando reparti ospedalieri, meglio, secondo me, se non universitari, perchè in questi ultimi  in genere s'incontra molta meno gente presuntuosa e spocchiosa...
Ultima Modifica 12 Anni 8 Mesi fa da .

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12 Anni 8 Mesi fa #229690 da ari
Risposta da ari al topic Re:Trasferirsi o no?

ciao ragazzi, mi intrometto anche se rischio di andare off topic..
vorrei farvi riflettere un secondo e spezzare una lancia a favore dell'università di medicina italiana. Non perchè mi piaccia come funziona, fosse per me demolirei tutto comprese le fondamenta ma...c'è un ma!
Io sono del quinto anno, so fare una intramuscolo, so fare un EGA, so mettere una flebo, i punti ecc ma secondo voi qualcuno mi ha, di sua spontanea volontà, insegnato qualcosa? no di certo. Ma questo mi ha impedito di imparare? NO.
Il mondo del lavoro non è avere la pappa pronta sempre, se volete imparare chiedete! nessuno ve lo potrà negare, magari ti dicono la prima volta di no, ma bisogna insistere, impegnarsi e ogni tanto sudarsele le cose. Forse ve ne renderete conto quando inizierete a fare gli internati nei reparti..piano piano potete imparare a fare tutto. Non abbiate fretta di voler "muovere le mani" perchè state tranquilli che lo farete per tutta la vita e soprattutto considerate che ci sono 5 anni di specialità che servono ad imparare a fare. Il nostro primo dovere è imparare la teoria, siamo tra i migliori come conoscenza teorica. La teoria è quella che ti salverà il deretano nei casi difficili non saper fare un ega. E gli infermieri sono da sempre più bravi dei medici nelle piccole cose pratiche perchè lo fanno tutti i giorni ma loro non hanno la responsabilità di decidere, quella è NOSTRA.
Quindi se volete imparare basta darsi una sveglia, se credete che la pratica venga prima della teoria andate pure a emigrare nel resto del mondo nessuno vi trattiene, ma se volete diventare dei bravi medici, aprite i libri e studiate, la pratica si può sempre imparare mentre per la teoria non ne avrete più il tempo.

...ecco.. :D...l'hai scritto meglio di me ciò che volevo esprimere... :D

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12 Anni 8 Mesi fa #229706 da John05
Risposta da John05 al topic Re:Trasferirsi o no?

Scusatemi eh.. io sono l'ultima ruota del carro, l'ultimissima. Non sono neanche studente di medicina. Forse lo sarò tra qualche mese ma dico io, vi rendete conto dei discorsi che state facendo?

Mio padre è medico, 5 specializzazioni, ex professore della sapienza di Roma. Ora curiosando nei vostri topic mi è toccato leggere qualcosa che non oso commentare: l'intramuscolo, l'ev e "misurare la pressione" non sono un problema, lo fanno gli infermieri e te lo possono insegnare "loro" senza alcun problema.

No ma dico, vi rendete conto di cosa dite? Un infermiere insegna ad un medico? Ma da che mondo è mondo? Ma fino a che punto l'Italia fa schifo? Ma quanto dobbiamo ancora umiliarci?

Sia chiaro, non voglio prendermela con voi (ci mancherebbe). Ma uno attimo di sfogo con questo sistema, di questo presunto paese che dovrebbe essere il MIO paese mi volta proprio lo stomaco.

Inutile dire che il mio sogno è diventare medico.  Mio padre, in questo momento, sta facendo il ricercatore ai caraibi e viste le università che ci sono credo che lo raggiungerò. E' difficile entrare (alla statale di la ci stanno percentuali, di matricole, ben più basse. Nel senso che riescono ad entrare appena il 4% dei candidati) tuttavia il momento che entri non hai questo servizio schifoso, mi sono informato, da tutte le parti, da diverse voci, mio padre stesso se le è girate tutte e, conoscendolo, avrà fatto le analisi ematiche dei muri (l'unico valore sfalzato era l'INR a 3.5, si vede che quando qualcosa si danneggia riparano al volo, non come nelle nostre università che, finquando non rischia di crollare.. li rimane). Comunque, tornando in tema e secondo quanto ho capito sapete come funziona?

Il primi due semestri non si può far molto, tuttavia ci sono tantissime ore di laboratorio per quanto concerne l'ambito "morfologico" che sarebbe la materia nella quale includono: istologia, biochimica embriologia (e se non sbaglio anche anatomia). Poi ci sta l'area fisiopatologica e quella propedeutica medica, il tutto si cerca di accompagnarlo con piccole prestazioni in laboratorio anche testando con manichini e cominciando a stabilire un approccio con l'ambiente ospedaliero. (E siamo solo al primo anno!)

Si arriva al terzo semestre.. ottimo! Qui dipende molto dall'università, in genere cercano di spingere sulla preparazione e sullo studio accompagnando (sempre, comunque ed ovviamente) con abbondanti ore di ritrovo e pratica.

Si va dai pazienti! Questo dipende dalla facoltà. In alcune avviene direttamente nel terzo semestre, in altre solo nel quarto. E da qui.. non c'è più bisogno di dir nulla.

Per farla breve. Un medico entra in contatto diretto con il paziente già dal secondo anno e si cerca di dargli la preparazione sufficiente per farlo già dal primo.

Non sto parlando di un altro mondo,  pianeta terra, paesi che dovrebbero essere meno sviluppati di noi.. ma? Ma sono molto, molto più avanti. (E le strutture NON scherzano ragazzi).

Ora mi chiedo, io che sono Italiano, perché devo emozionarmi solo all'idea di poter entrare in università straniera e schifarmi a quella di dover entrare (dopo tanti sforzi, ingiustizie, mancanza di meritocrazia: visto che molti entrano con la lettera) in quella del mio paese che, ripeto, dovrebbe essere un università appartenente ad un presunto "primo mondo"?

Ogni volta che torno in Italia mi sento di esser tornato nel passato. Lo stile di vita è tutta un altra cosa.. e l'ambito medico-chirurgico è completamente diverso.

Ah un ultima cosa. Sapete che lo stato Italiano commette un illecito quando attesta il titolo di medico CHIRURGO a gente che non sa fare neanche un endovena?

PS: Molti amici di mio padre, anch'essi medici, ci hanno raccontato la loro esperienza una volta usciti dall'uni. E combacia con quella da voi descritta.. catan zaro però sta al 3 anno, loro stavano al 6.

All'estero potrete trovare medici del 3 anno che sono più preparati di medici specializzati italiani..

PS: Rispondendo alla battuta di pablito pablito sulla flebo: per non parlare del clima di antagonismo (in ambito ospedaliero) tra medici ed infermieri che quasi si evitano. Quindi va a finire che quel medico chiama l'infermiere, che non viene.. hahaha



Guarda sono d'accordo.. e mi sembra anormale che un medico debba dipendere da un infermiere per una flebo come non sarebbe altrettanto giusto dovesse dipendere da un altro medico di pari formazione.

Però... C'è un però!  Come mai in Italia siamo all'avanguardia nel mondo, non solo per la sanità pubblica intesa come assistenza al paziente, ma anche come livello di successo ed esperienza dei medici chirurghi??

Con questo non voglio dire che hai torto, voglio dire che per ora da noi la medicina seria resiste e non siamo indietro nel tempo rispetto agli altri paesi.

Quindi, facciamo meno critiche (queste sì, sono molto all'italiana), meno accademia, mettiamo meno 'se' e meno 'ma'! Non fuggiamo all'estero, battiamoci, lottiamo per portare la medicina ITALIANA ad un più concreto VERTICE nel mondo.

Concludo: io sono in accordo con te per il fatto che noi futuri medici non dovremmo scrollarci da compiti che ci spettano con scuse superficiali. Sono in disaccordo per quanto riguarda l'idea che hai del sistema Italiano.
Non è quello che non funziona, sono tanti studenti a vivere la medicina con passività!

E' come l'inflazione.... un circolo vizioso che porta al punto morto.

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12 Anni 8 Mesi fa #229764 da Cvolfiore Verza
Risposta da Cvolfiore Verza al topic Re:Trasferirsi o no?

Non è quello che non funziona, sono tanti studenti a vivere la medicina con passività!


Anche questo è moooooolto vero...straquoto

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12 Anni 8 Mesi fa - 12 Anni 8 Mesi fa #230156 da ari
Risposta da ari al topic Re:Trasferirsi o no?
...quanto ci vuole per imparare a fare una im o un ev? un'emogasanalisi si basa su un prelievo di sangue, il cui campione viene inviato in laboratorio per analizzarlo: o lo analizzi tu sul posto?...cioè, se sai fare un prelievo sai fare un'endovena e viceversa e quindi, sai attaccare una flebo...per l'accesso venoso idem..quanto tempo ci vuole per impararlo? uuuh!...ma, anni e anni  :sarcastic:...gli infermieri hanno una laurea, ti ricordo, e sono stati più preparati durante il loro corso universitario a svolgere questi aspetti pratici e te lo insegnano meglio di qualsiasi prof di qualsiasi uni di medicina..e non c'è nulla di umiliante in ciò: è umiliante, o meglio fa pena, che ci sia qualcuno che lo pensi, piuttosto  :skifus:...l'im me l'ha insegnata mia madre quando ero adolescente...ad insegnarmi a misurare la pressione mia zia, che gestiva una sanitaria (e mi ha pure regalato camici, fonendo, sfigmo -giveheart-)...basta una volta...e loro non erano neanche infermiere: uuh, ma che vergogna!...vado di filato a nascondermi  :sarcastic:...ma, vi rendete conto di ciò che dite? ma, dico...e l'ecg? ad attaccare 4 morsetti con un po' di gel e ad avviare lo strumento ci vogliono anni e anni di pratica? a refertare e comprendere le anomalie principali ci metti qualche settimana...se hai studiato, in passato e al presente...l'esame neurologico ci metti una vita a farlo se in precedenza lo hai imparato e dopo lo ripeti, sui libri magari?..no, dai, adesso rispondetemi sul serio! -histeria-...
se pensate realmente questo, mi sa che siam messi maluccio... :rolleyes:
....ci vuole così tanto a frequentare un qualsiasi reparto di ospedale, un p.s., un'ambulatorio di medicina generale in qualunque parte d'Italia?...
...pensate che sei anni siano un'eternità e siano sufficienti a diventare un medico a tutti gli effetti? e non ci voglia piuttosto un bel po' di pratica con altri medici, infermieri o quant'altro, a fianco? ma, dico, vi fareste davvero curare ad occhi chiusi da un medico il giorno dopo la laurea, abilitante o come volete, anche se conseguita nella migliore università del mondo?...ma, allora fatevi curare voi, prima...e da uno bravo! :sarcastic:
Ultima Modifica 12 Anni 8 Mesi fa da .

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