Fornero, Deaglio & C.

Dunque la Fornero dice che il posto fisso, raga, ce lo dobbiamo scordare, oltrettutto Monti dice che è pure noioso.
Peccato che sua figlia a 37 anni sia prof nell'università di papi & mami, casualità.
Peccato anche che le sue ricerche siano state finanziate dalla banca di papi, altra casualità.
Onore al merito per aver scelto la medicina e non una facile sinecura econo-ladr-cazzeggiante.
Tuttavia siamo onesti, quante ce ne saranno brave quanto e più di lei rimaste al palo con borse di studio di 6 mesi in 6 mesi per via del fatto che anziché portare il cognome del magnifico rettore si chiamano cuncetta eshposito?

Ebbene si DrHP questa è la nostra realtà!Queste cose peró mi caricano ancora di più perché dobbiamo dimostrare maggiormente quanto valiamo!L'unico problema è che forse non avremo la possibilità di farlo.Bah...
La cosa che mi fa ridere è constatare da che pulpito vengono le prediche!Lacrime e sangue,il posto fisso noioso...

Qui c'è il curriculum della Deaglio:
www.campusnet.unito.it/medicina/docenti/att/sdeaglio.cv.pdf
io non so dire se la madre l'abbia effettivamente aiutata, certo se avesse scelto di andare in un'altra università e non proprio a Torino...
comunque leggo che è stata anche ad Harvard, alla Beth Israel Deaconess Medical Center, e non credo che lì si arrivi per raccomandazione, non credo neanche che sappiano chi è la Fornero sinceramente.
Per tutto il resto non posso metterci la mano sul fuoco...una cosa però è strana; il suo primo articolo è del 1996, lei ha 37 anni oggi, quindi ha pubblicato la prima volta a...21 anni???io ho 21 anni e sto preparando l'esame di fisiologia altro che pubblicare qualcosa...quindi o è davvero un genio o c'è qualcosa che non va..

Qui c'è il curriculum:
www.campusnet.unito.it/medicina/docenti/att/sdeaglio.cv.pdf

Tanto di cappello _scussa_
Se è una ragazza davvero brava và riconosciuto.

E' la solita storia. Alla pubblicazione e al periodo trascorso allo Sloan Kettering di New York al terzo (!) anno di medicina avrà con ogni probabilità giovato il pedigree, ma il cv resta notevolissimo. Per capirci: per me la professoressa ha più stoffa di tante malelingue (ops, volevo scrivere madrelingue), naturalmente avrà sfruttato il cognome per non finire a fare la ricercatrice di quarto ordine. Onestamente non la biasimo.

Siamo onesti, però: quanto può essere difficile avere un brillante curriculum accademico da figlia del rettore?

In ogni caso, come già detto, apprezzo che abbia usato le sue possibilità per la ricerca medica (anche se bisognerebbe vedere cosa si aspetta in ritorno. Conosco bene i ricchi, sono macchine a due stati: mi conviene oppure non mi conviene).

Per la cronaca aggiungo che io, senza santi in paradiso, ho pubblicato il mio primo articolo scientifico al 5° anno di medicina. Certo, era una cosa modesta.