Cosa ne pensate?

Leggendo un po\' di \"programmi\" di dx e sx, tanto per farmi un\'idea in merito alle prossime elezioni, ho trovato questa dicitura:\"..Proponiamo l’abolizione dei test di ingresso all’Università: i criteri di selezione dei “capaci e meritevoli”devono avvenire principalmente attraverso la valutazione del curriculum studiorum\"Cosa ne pensate?

Boiata gigantesca e pura demagogia.Come valuti il \"curriculum studiorum\"?Con la maturità? Ridicolo: vogliamo equiparare una maturità scientifica o classica a una di una scuola tecnica? Inoltre il voto di maturità non rispecchia per nulla un criterio di \"capaci e meritevoli\", sopratutto nel modo in cui è ora strutturato.Con le medie dei voti? Stesso discorso, con l\'aggravante che i voti sono ancora più altalenanti e arbitrari, legati ai singoli professori, varianti da scuola a scuola, da classe a classe!Il curriculum studiorum NON è un criterio oggettivo, e sopratutto non è un valido misuratore per valutare chi è \"capace e meritevole\".Alternativa al test sarebbe la selezione in itinere ( cioè senza numero chiuso un periodo di prova, con forti blocchi dopo un semestre o due ), impossibile però a causa dei costi ( uno studente costa allo stato ) e della carenza di personale e strutture adeguate.Ergo: il test è l\'unica via percorribile, la più meritocratica e la più oggettiva... con tutti i suoi difetti. Perciò invece di fare demagogia sparando ca**ate, sarebbe meglio pensare a riformare il test per renderlo migliore ( commissioni serie, norme rigide anti bari, ristrutturazione delle domande, ec. )

Io sinceramente sono per la selezione in itinere, più o meno come accade in Francia oggi...oppure con un test ma che selezioni le competenze e non un numero di persone, cioè bisognerebbe stabilire un punteggio minimo di sufficienza...chi lo supera entra chi no no.

mana sono d\'accordo con te....solo che volevo precisare che lo studente costa soprattutto all\'università avente però una determinata autonomia...infatti, ogni università ti fa pagare una determinata somma per fare il test. E purtroppo il test è anche business, non si vuole abolire anche perché la prova è fonte di guadagno per le università, non dimentichiamolo...insomma chi ne paga le conseguenze in questione di moneta e futuro? noi studenti

net ha espresso, nel pieno possesso delle sue facoltà mentali, la seguente opinione:

Io sinceramente sono per la selezione in itinere, più o meno come accade in Francia oggi...oppure con un test ma che selezioni le competenze e non un numero di persone, cioè bisognerebbe stabilire un punteggio minimo di sufficienza...chi lo supera entra chi no no.

quoto in pieno di certo non tutti e 1500 candidati faranno un punteggio ottimo e non tutti entreranno, a parte che molti provano il test per altri motivi (per far contenti i genitori, per indecisione sulla strada da prendere, per FARE \"ATTIVITA\' DI TUTORATO\" , ecc ecc)non tutti sono disposti a farsi un\'estate sui libri (soprattutto dopo la maturità) per riuscire ad entrare...

Rimane il problema che il numero chiuso è anche una forma di garanzia sul futuro lavoro.I posti di lavoro nel campo biomedico sono contati, aprire a tutti o ponendo un punteggio minimo assoluto ( invece che relativo ) si rischia di inflazionare il numero di lauree.Con un punteggio minimo troppo alto al contrario si rischia una carenza di neolaureati.In quanto al \"lucro sul test\"... per le statali mi sa che è esiguo...D\'altronde con la carenza di soldi che c\'è alla Università e alla Ricerca, non li biasimo: a noi sono aumentati i contributi del 60% questanno.La selezione in itinere su modello francese è impossibile a meno di una VIGOROSA sterzata nella politica nei riguardi delle Università.Servono soldi e strutture, tanti soldi.