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Scatenare l\'inferno 2
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- redsunset89
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sono d\'accordo pero l\'unica cosa ke nn mi convince è il colloquio orale....cosi si riskia ke passano i raccomandati piu facilmente!D\'accordissimo con Amaranth, specialmente le ultime 3 righe. Il problema secondo me è che un test A CROCETTE, a RISPOSTA MULTIPLA, è troppo \"TENTABILE\", alla portata di tutti. Dopo un anno di uni (perché al liceo non facevamo MAI compiti a crocette...) mi sono reso conto che il \"test scritto a risposta multipla\" è ambitissimo, perché MOLTISSIMI fanno questo ragionamento: \"Vabbè, in fondo, che mi costa: vado là e lo provo, se sono fortunato bene, sennò torno la prossima volta!\" (questo relativamente agli appelli d\'esame, adesso non sto parlando del test d\'ammissione, dato che questo è a cadenza annuale al contrario di quelli). E\' questo a generare il pazzesco esubero di iscritti a questo test, il fatto che molti ci vadano pure senza chissà quale grande preparazione (altrimenti da dove uscirebbero fuori tutti quei punteggi dal 20 in giù? Se li contiamo, tra tutte le università d\'Italia, saranno oltre 10000). Mi brillavano gli occhi quando l\'altro giorno ho letto il primo post di questa discussione in cui si dice che nel 2000, 8 anni fa ormai, a Modena si presentavano 396 persone per 114 posti. Oggi sono ben più del doppio.Che fare allora? Io penso innanzitutto che se il compito fosse di altra tipologia, ad esempio risposta breve o aperta, oppure orale, tanta gente non si iscriverebbe nemmeno. Tuttavia mi rendo conto che anche questa soluzione non è tanto fattibile, sia perché molto impegnativa (ed esosa) per l\'Ateneo, che dovrebbe organizzare tali prove d\'esame (stabilire i docenti incaricati della valutazione, aule e orari, ecc...), sia perché darebbe comunque adito a raccomandazioni. Il modello del campus biomedico di Roma mi sembra comunque abbastanza buono: sbarramento al test (e lo si potrebbe fare anche nelle statali, con un punteggio minimo anche relativamente basso, tipo 30-35), e poi prova orale (o di qualsiasi altro genere, MA NIENTE CROCETTE SU DOMANDE ASSURDE COME QUELLE CHE CI SONO AL TEST!) per i partecipanti selezionati. Così si manterrebbe il numero chiuso rendendo questa ammissione più seria e meno \"una lotteria\".
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- LoboFlocculoNodulare
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Alla fine se ci sono dei testimoni (gli altri concorrenti) alla prova orale di ogni candidato, la raccomandazione si può già (sperare di) tenere di più sotto controllo, credo. Almeno ad un orale non si scopiazza!sono d\'accordo pero l\'unica cosa ke nn mi convince è il colloquio orale....cosi si riskia ke passano i raccomandati piu facilmente!
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Dei multiple choice si è discusso molto in questi forum.La mia personale opinione è che sia l\'unica forma di esame che permette una valutazione oggettiva e completa della padronanza di una materia. Tutto sta a farli bene: il test di selezione di medicina non è fatto bene (al pari del test di abilitazione alla professione). Ma questo dipende dalla professionalità di chi li prepara. Il test di abilitazione USA è fatto benissimo e chiunque lo faccia si accorge benissimo della sua validità.Il problema secondo me è che un test A CROCETTE, a RISPOSTA MULTIPLA, è troppo \"TENTABILE\", alla portata di tutti. Dopo un anno di uni (perché al liceo non facevamo MAI compiti a crocette...) mi sono reso conto che il \"test scritto a risposta multipla\" è ambitissimo, perché MOLTISSIMI fanno questo ragionamento: \"Vabbè, in fondo, che mi costa: vado là e lo provo, se sono fortunato bene, sennò torno la prossima volta!\"
C\'è un problema di costi, peraltro bypassabile facendo pagare una cifra decente per il test (così magari si inizia a scremare un po\' quelli che ci provano tanto per fare. Se gli chiedi 250 euro magari ci pensano su un attimino).Per quanto riguarda il test psico-attitudinale, io personalmente non ci credo. A parte detestare gli psicologi, a parte considerare la psicologia una non-scienza, tu vorresti veramente che qualcuno valutasse come sei piuttosto che il tuo impegno e le tue ambizioni, e magari per quello ti precludesse una via?Per quanto riguarda l\'italiano, forse al momento è più penalizzante non sapere l\'inglese. Anzi, io farei il test di ingresso a medicina totalmente in inglese, fai tu.o addirittura fantasticavo su una prova divisa in più giorni, con prove serie: scritto di italiano su tematica scientifica, colloquio orale e test psico-attitudinale... insomma, sondare le conoscenze di base \"scientifiche\".Perchè se faccio un quiz a risposta multipla e magari ci faccio 50... e poi non so manco parlare in Italiano, che selezione è?
Mai darsi per vinti! Mai arrendersi!
comandante Peter Quincy Taggart
Galaxy Quest, 1999
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