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articolo dal messaggero - lettera di studenti non ammessi
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cmq a parte quello che dice shib che giustamente può essere, sulla lettera puntano sul fatto di aver dimostrato di saper studiare materie che alla fine fai in qualunque altra facoltà scientifica, quindi fossi in loro avrei fatto leva su qualcos'altro
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credo che non sia giusto che il test sia fatto così come è fatto, lo dicono in tanti da tempo, questa estate si sono svegliati i tg.
in ogni caso, articolo 6 o no, se consentono di fare gli esami, devono affrontare il controsenso che loro stessi hanno creato.
Cioè, sei bravo (per gli esami del primo anno cmq), ma noon puoi studiare medicina? :alt:
Com'é?!! 8-X
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Il fatto è che ci sarà sempre qualcuno che rimarrà fuori e magari meriterebbe di entrare.
E' una selezione fatta in questo modo.
Io per esempio conosco una ragazza che ha fatto il test lei è al terzo anno cn la media del 28.
Non l'ha passato.
"Un pompelmo è un limone che ha avuto un'opportunità e ne ha approfittato." (O.Wilde)
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- sebastianofe
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ARTICOLO PRESO DA IL MESSAGERO
Siamo tre studenti universitari dell’Università La Sapienza di Roma che ancora una volta non hanno superato il test di ammissione alla facoltà di Medicina. Tuttavia abbiamo brillantemente superato gli esami del primo anno grazie ad una norma che ci ha consentito di poterli sostenere pur essendo iscritti ad un’altra Facoltà (articolo 6). Con questo ci sembra di aver dimostrato, nella pratica, la nostra volontà, entusiasmo e capacità di accedere e proseguire agli studi.
Con questa lettera vogliamo rendere nota questa contraddizione normativa di aver superato gli esami ma di non poter essere ammessi. Ci vediamo NEGATO il diritto allo studio prescelto pur avendo dimostrato di essere in grado di studiare. L’essere umano pensa in modo problematico e complesso, e non tutti sono tagliati per rispondere ai “quiz televisivi” che il ministero propone come mezzo di valutazione per decidere chi sia adatto a fare il medico. Ci piacerebbe pensare che i nostri politici promuovano la responsabilità, l’entusiasmo e la motivazione e non incoraggino uno studio superficiale fatto di “si/no/non so”. Pensiamo possa essere presa in considerazione un tipo di selezione che consista in una prova di tipo attitudinale.
Infatti, come si può risultare promossi ad esami della stessa facoltà per la quale non si viene ritenuti idonei??? Sembrerebbe che lo Stato preferisca avere studenti parcheggiati all’università, che non partecipano alle lezioni né fanno esami, ma che hanno superato la roulette russa dei quiz.
Ci chiediamo come tutto ciò possa accadere in una società che incolpa, di solito, i giovani di oggi di essere non motivati e apatici quando invece noi siamo tutt’altro e stiamo semplicemente chiedendo al nostro paese di darci la POSSIBILITA’ di studiare. Ci sentiamo, come altri ragazzi, privati di un diritto e ci siamo stufati di stare a guardare!
Grazie
Emanuele Capogna
Arianna Brugnoni
Giorgia Pistilli
(13 settembre 2010)
Addirittura sono riusciti a dare inglese, matematica e chimica? Cazzo, il dubbio allora non è come mai non sono entrati ma come mai non sono ancora a Stoccolma a ritirare il Nobel... Per passare il primo anno basta sapere leggere un libro, magari hanno la cultura generale di una scimmia e per questo sono ancora a pascolare in qualche corso di laurea...
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gli piace indignarsi su temi e argomenti di cui in fondo sanno poco.
Voglio dire, di storie così ne ho lette un po', e questo genere critiche sui generis al sistema dell'ammissione durante l'estate mi sono giunte all'orecchio così, passivamente, pur non essendomene esplicitamente interessato.
Lo stesso non si può dire però per qualsiasi analisi dell'attuale situazione all'interno delle facoltà di medicina, con annesso confronto con la situazione di 20 anni fa.
Probabilmente nessuno lo ha fatto.
Meglio far sgranare gli occhi al lettore o al telespettatore piuttosto che indurlo a ragionare criticamente.
Il sistema attuale ha in effetti dei grossi limiti e si potrebbe discutere per migliorarlo.
I ragazzi della lettera commettono l'errore di dare per scontato che questo sistema favorisca chi è meno competente di loro. Loro dicono infatti: "Sembrerebbe che lo Stato preferisca avere studenti parcheggiati all’università, che non partecipano alle lezioni né fanno esami, ma che hanno superato la roulette russa dei quiz". Su quali basi affermano ciò? Sul fatto che hanno sostenuto un paio di esami del primo? Non basta...
é giusto che vi sia spazio per questo genere di critiche, ma bisogna anche dare la possibilità alla gente di avere un altra visione dello stato delle cose.
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I medici più pericolosi sono quelli che, da attori nati, imitano con perfetta arte di illusione il medico nato.
Friedrich Nietzsche
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