Consiglia questo sito su Facebook:

(Eventuale) ampliamento posti 2011/2012

Di più
12 Anni 7 Mesi fa #232143 da Mikelsa
ne ho sentito parlare oggi al TG, addirittura un parlamentare ha chiesto un ampliamento del 20%, in previsione della carenza di medici a partire dal 2013!

sinceramente io sono d'accordo al numero chiuso ma sono ancora piu' d'accordo sul fatto che i posti debbano essere ampliati sia a medicina che ad odonto.

molte facoltà sono a numero chiuso ma non hanno così pochi posti come medicina ed infatti sono in pochi a lamentarsi

Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.

Di più
12 Anni 7 Mesi fa #232149 da elenadt
ma l'eventuale ampliamento sarebbe a partire dal prossimo anno?

Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.

Di più
12 Anni 7 Mesi fa #232150 da Silvano92
si secondo me sarà direttamente dal prossimo anno,se non da due anni

Descrivere il passato, comprendere il presente, prevedere il futuro: questo è il compito della medicina

Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.

Di più
12 Anni 7 Mesi fa #232172 da Mikelsa

si secondo me sarà direttamente dal prossimo anno,se non da due anni


l'ampliamento è stato richiesto per l'anno in corso.

Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.

Di più
12 Anni 7 Mesi fa #232178 da Cyanide
Ho raccolto un po' di dati certi. Allora, della carenza di medici e di un eventuale ampliamento dei posti si è discusso esattamente ieri. Vi riporto qui quanto è stato detto nella seduta:

Seduta n. 526 di mercoledì 28 settembre 2011

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA


Iniziative relative alla carenza di personale sanitario e alle modalità di accesso alle facoltà di medicina e chirurgia - 3-01849

LO MONTE, COMMERCIO, LOMBARDO e OLIVERI. - Al Ministro della salute. - Per sapere - premesso che:
i dati oggettivi di previsione (piano sanitario nazionale 2011-2013) dimostrano che esiste in Italia una forte concentrazione di personale medico nella fascia di età superiore o uguale ai 60 anni, per cui è possibile stimare che circa 17 mila medici lasceranno il servizio sanitario nazionale entro il 2015;
a partire dal 2013 è ipotizzabile, avuto riguardo al numero medio di laureati in medicina e chirurgia per l'anno accademico e la quota di questi che viene annualmente immessa nel servizio sanitario nazionale, un saldo negativo fra pensionamenti e nuove assunzioni;
tale scenario risulterà ancora più marcato nelle regioni impegnate con i piani di rientro a causa del blocco delle assunzioni;
anche per l'anno accademico 2011-2012 la programmazione nazionale dei corsi di laurea della facoltà di medicina e chirurgia non si è svolta secondo i criteri, le analisi e le stime ponderate dell'effettivo fabbisogno;
lo stesso rilevamento del fabbisogno formativo, ancora una volta, è stato accertato oltre la naturale scadenza del 30 aprile 2011, con la conseguenza che i Ministeri della salute e dell'istruzione, dell'università e della ricerca hanno dovuto adottare il provvedimento che stabiliva il numero degli studenti iscrivibili e la relativa ripartizione fra le università soltanto in base ai dati forniti dalle regioni e della «potenzialità formativa» dichiarata dagli atenei;
infatti, nel corso di una riunione tecnica svoltasi l'11 maggio 2011, «le regioni e le province autonome ed il Ministero della salute, in considerazione dell'urgenza di perfezionare l'accordo in oggetto, hanno concordato di eliminare la tabella relativa al confronto fabbisogni associazioni vs regioni»;
nonostante la gravità di tale omissione, il Ministero della salute ha comunque effettuato, ai sensi dell'articolo 6-ter del decreto legislativo n. 502 del 1992, la rilevazione relativa al fabbisogno professionale del medico chirurgo per l'anno accademico 2011-2012, sancita dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano in data 18 maggio 2011;
dalle tabelle predisposte Ministero della salute il 27 aprile 2011 il fabbisogno formativo, suddiviso per regioni e province autonome, di medici chirurghi risultava di 10.566 unità (secondo le associazioni rappresentative di gran lunga superiore);
com'è noto, per medicina, rispetto alla media di 7.500 posti annui degli ultimi 14 anni, durante i quali il totale è stato di 104.000 invece dei 130.000 stimati con il turnover al 2,7 per cento, per l'anno accademico 2011-2012 sarebbe stata necessaria un'offerta formativa di almeno 11.000 posti, ovvero l'aggiunta di almeno 1.500 ai 9.500 posti dell'anno accademico 2010-2011;
a conclusione di tale tortuoso procedimento i Ministeri dell'istruzione, dell'università e della ricerca e della salute hanno quantificato in 9.501 i posti disponibili per l'accesso al corso di laurea magistrale in medicina e chirurgia per l'anno accademico 2011-2012;
il Ministro interrogato, ancora un anno fa, nel corso dello svolgimento dell'interrogazione a risposta immediata (n. 3-01223) aveva affermato che: «Per quanto concerne poi la professione medica il concetto è diverso, perché il trend è invece in costante diminuzione. Si stima che a partire dal 2014 il numero dei medici comincerà a decrescere, e che nel 2018 avremo 22 mila professionisti in meno; quindi i Ministeri, le regioni e la Federazione dei medici hanno chiesto un aumento dell'offerta formativa, cui l'università ha risposto progressivamente incrementando il numero da 7.366 dell'anno accademico 2007-2008 a 8.800 per il prossimo anno. Dunque, come si vede, entrambi i Ministeri, e il nostro in particolare, sono impegnati con queste iniziative e con altre iniziative innovative, in sinergia con il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, al fine di promuovere politiche attive per fronteggiare la carenza di personale sanitario»;
a causa del sistema di rilevamento del fabbisogno, verosimilmente approssimativo, il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, per gli anni accademici 2009-2010 e 2010-2011, è già stato costretto ad ampliare, in modo forfettario (10 per cento) e con buona pace dei criteri di rilevamento, il numero di posti per immatricolazioni al corso di laurea magistrale in medicina e chirurgia;
gli atenei, inspiegabilmente, a fronte di precedenti comunicazioni circa il numero massimo di posti per l'offerta formativa, nulla hanno obiettato con riferimento ai predetti ampliamenti;
l'Autorità garante della concorrenza e del mercato nel 2009, seppure con riferimento ai corsi di laurea in odontoiatria (medesimi criteri con numero chiuso) ha inviato, tra gli altri, al Parlamento, a sensi dell'articolo 21 della legge n. 287 del 1990, una segnalazione circa le modalità di individuazione del numero chiuso per l'accesso ai corsi di laurea, auspicando «il massimo ampliamento possibile dei posti universitari disponibili» e rendere «trasparente il relativo processo decisionale»;
anche per l'anno accademico 2011-2012, stante l'evidente insufficienza del numero dei posti assegnati dal Ministero della salute rispetto all'effettivo, reale ed accertato fabbisogno formativo, risulta doveroso un ampliamento del 20 per cento dei posti per immatricolazioni ai corsi di laurea in medicina e chirurgia -:
quali immediate iniziative intenda adottare al fine di attenuare la carenza strutturale di personale medico e di migliorare il sistema di rilevamento (criteri ed analisi) del fabbisogno formativo delle facoltà di medicina e chirurgia, nonché dei corsi di laurea in area sanitaria. (3-01849)


Questo è ciò che è stato proposto e a questo link (non posso copiarvi tutto o il mio post diventa infinito) trovate tutta la discussione, con le risposte del ministro eccetera www.camera.it/412?idSeduta=526&resoconto...tenografico.tit00090

Vi sottolineo una parte della risposta del ministro Fazio:

Vorrei ricordare che negli ultimi anni c'è sempre stato un ampliamento dell'offerta formativa che è passata da 7.366 unità del 2007-2008 a 9.527 unità del 2010 -2011, con un aumento in tre anni di circa il 30 per cento, quindi un aumento significativo dell'offerta formativa. Riteniamo che, nonostante c'è un certo numero di medici di una certa età che, come correttamente è stato indicato, andranno in pensione, il fenomeno possa essere in equilibrio con un numero di immatricolati compreso tra le 9.000 e le 10.000 unità. Ricordo che l'Italia ha un numero di medici professionalmente attivi superiore alla media europea pari a 4,1 medici per mille abitanti in Italia, contro una media europea di 3,4 medici per mille abitanti (fonte Eurostat) che dovrebbe, a nostro avviso, compensare abbastanza ampiamente l'andata in pensione di alcuni medici.


La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci (Isaac Asimov)

Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.

Di più
12 Anni 7 Mesi fa #232179 da Silvano92
Ragazzi ma parliamoci chiaro..ma pensate davvero che ci sarà?
Sapete benissimo che non ci sarà nessun ampliamento

Descrivere il passato, comprendere il presente, prevedere il futuro: questo è il compito della medicina

Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.

Moderatori: Cyanidevitale
Tempo creazione pagina: 0.889 secondi
Powered by Forum Kunena
EU e-Privacy Directive
Cookie Policy