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Boom di iscritti al test di Medicina: Altruismo o Disperazione?

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12 Anni 7 Mesi fa #232382 da Arrigus
Salve a tutti colleghi!
Mi chiamo Enrico e sto per iniziare il terzo anno di medicina a Cagliari.
Vorrei proporvi degli spunti di riflessione, a mio avviso interessanti.
Conosciamo tutti le condizioni in cui versa la nostra povera Italia, specie a partire dalla crisi del 2008, e mi chiedevo se questo clima di profonda sfiducia verso il futuro abbia in qualche modo influito sulle scelte di noi giovani.
Anticipo già da subito che secondo me lo ha fatto, e in misura ancora maggiore qui al sud, dove come è noto il tasso di disoccupazione giovanile è allarmante.
Sarò provocatorio, ma il punto è questo: secondo me almeno la metà di chi ha provato medicina in questi ultimi 2/3 anni lo ha fatto per pura disperazione. Perchè manca prospettiva, certezze e medicina sembra l'unico porto sicuro in grado di assicurare un minimo di stabilità nella burrasca che stiamo subendo e di cui, ahimé, abbiamo poche responsabilità. Stiamo parlando quindi di un lavoro sicuro e di uno stipendio dignitoso, oltre che del mito dello status sociale a cui molti non sanno resistere. Sono secondo me finiti gli anni di Greys Anatomy & co., per lasciare spazio a argomenti molto più seri.
Parliamo un pò di numeri.. L'evoluzione delle richieste per partecipare al test riferiti alla mia facoltà, Cagliari, che possono essere utilizzati anche su scala nazionale perchè riflettono la situazione generale:

                                    Presenti alla Selezione                        Posti Disponibili
A.A. 2000/2001                    455                                                  170
A.A. 2001/2002                    481                                                  170
A.A. 2002/2003                    615                                                  170
A.A. 2003/2004                    729                                                  170
A.A. 2004/2005                    865                                                  170
A.A. 2005/2006                    984                                                  170
A.A. 2006/2007                    1104                                                  170
A.A. 2007/2008                    1198                                                  165
A.A. 2008/2009                    1153                                                  165
A.A. 2009/2010                    1284                                                  165
A.A. 2010/2011                    1568                                                  180
A.A. 2011/2012                    1811                                                  180

Stento davvero a credere che così tante persone siano state così, improvvisamente folgorate sulla strada di Damasco dalla scienza medica. Non si risparmia nessuno: avvocati, economisti, biologi, farmacisti, 30enni, 40enni, perdigiorno dai mediocri passati scolastici ecc.. Una folla colorata ed eterogenea, ma unita tenacemente da un solo motto: diventare un medico e realizzare il sogno di intraprendere la "Missione": aiutare il prossimo. Non so voi, ma trovo alquanto bizzarro il contrasto tra il nobile sentimento che anima i cuori di decine di migliaia di aspiranti colleghi (o almeno così dicono..) e le logiche che imperversano nella società, cui fa da pilastro un egoismo che non lascia nessuno spazio alla solidarietà e allo spirito civico. L'unica risposta logica che si potrebbe dedurre da questo paradosso è che evidentemente buona parte degli uomini e donne italiani di "buona volontà" si riuniscono ogni anno al tempio delle rispettive facoltà di Medicina invocando diritto di asilo...
Non so voi ma secondo me E' ORA DI DIRE BASTA A QUESTA MALEDETTA IPOCRISIA!!!
Mi è capitato di sentire recentemente varie persone che conosco dal liceo che non facevano che tormentarsi perchè non fossero riuscite a realizzare quel sogno che coltivavano sin da bamb.. e bla bla bla, lo conoscete tutti immagino. Persone che definire mediocri è riduttivo: sempre sfaticate, non hanno mai avuto voglia di studiare e non sono mai riusciti a prendere seriamente i loro impegni. E ora, dopo cotanto caz***gio, ti senti pronto per prepararti a studiare medicina?
Ben inteso, io penso che non sia necessaria un'intelligenza superiore e tanto meno che sia necessario far parte di una cerchia di eletti o stron**te simili. Però credo che una cosa sia davvero indispensabile: la serietà. E non si è credibili quando si afferma di essere cambiati da un giorno all'altro e di "aver messo la testa a posto". Primo perchè difficilmente è possibile cambiare la propria natura in così poco tempo, e secondo perchè, inevitabilmente, gli errori e le pigrizie passate non si possono archiviare senza subirne delle conseguenze. Ai molti che affermano che se non hanno studiato sinora è stato a causa di mancanza di stimoli e di passione rispondo: ma davvero sei così ingenuo da credere di non trovare lungo il tuo percorso universitario degli argomenti noisi, pesanti e difficili da digerire? In quel momento la tua ancora di salvezza potrà essere soltanto la tua serietà e il tuo spirito di sacrificio, che ti permetteranno di superare questi scogli e di farlo in maniera responsabile: cercando di studiarli cioè con pari dignità rispetto ad altri più interessanti e non soltanto per passare l'esame, ma perchè un domani potrebbero esserti utili in corsia.
Detto questo penso che non ci sia nulla di male, concretamente, in una persona che aspira a fare carriera come medico. Certo, la cosa pone diversi quesiti etici e morali, ma a mio avviso non compromette la qualità del futuro professionista, specie in un futuro ambiente sanitario in cui sempre più, a causa dello sfaldamento del rapporto medico/paziente dato da querele ecc.., il termine di paziente va eclissandosi per far emergere quello di cliente. Certo, sentire dei colleghi che non trovano moralmente ripugnante il fatto che molti medici italiani nelle prestazioni extramoenia facciano pagare anche 300 euro per una banale visita SENZA RILASCIARE FATTURA la dice lunga.. Ma questo non significa che non saranno dei buoni professionisti (confidiamo nell'operato della GdF al massimo!).
Insomma, basta con l'ipocrisia ragazzi.
Medici non si nasce e i medici non sono santi

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12 Anni 7 Mesi fa #232390 da gin992
Riflessione interessantissima, e mi fa molto piacere esprimere la mia opinione e raccontare la mia esperienza, seppur molto limitata, essendo io una matricola :)
Per me è così: è da quando ero piccola che desidero fare il medico: clichè, banalità, sicuramente, ma non perchè qualcuno me lo dicesse o perchè mi piacesse ER, bensì la mia è stata un'esperienza diretta: porto gli occhiali
da quando ero molto piccola e durante questi anni, soprattutto nel periodo 6 - 11 anni andavo spesso dall'oculista, è una donna, lavora al Gemelli e solo molto dopo ho scoperto che è un'ottimo medico e anche conosciuto.
Ecco, io quando andavo da lei guardavo quella donna con ammirazione sconfinata per la sua intelligenza, professionalità, il modo in cui mi trattava, nonostante l'aspetto un po' inquietante (al posto dei capelli sembrava avesse il mocho Vileda :)). A parte gli scherzi la presi come modello, e mi sono detta "voglio diventare come lei!", e guardavo con ammirazione anche il suo assistente, professionale, mai sgarbato.
Naturalmente nel corso degli anni la cosa si è affievolita, ma mi ha fatta avvicinare al mondo ospedaliero e ho coltivato questo interesse. Quest'anno naturalmente, frequentando l'ultimo anno di Liceo, avrei dovuto seriamente pensare al mio futuro universitario, e ho riflettuto veramente molto: i miei genitori provavano a chiedermi quale facoltà avessi deciso di frequentare, ma io rispondevo di non saperlo ancora o rifiutandomi di rispondere.
Qui apro una parentesi: tutta la mia famiglia è del sud, precisamente di Napoli e provincia, io ci sono nata ma sono cresciuta a Roma, per cui non sono cresciuta con la mentalità tipica del sud. I miei genitori invece si, mio padre è operaio e mia madre casalinga, per cui vi lascio immaginare quale facoltà volevano che io frequentassi (non prendiamoci in giro, metà dei genitori sognano i figli medici/avvocati) ma, nonostante la loro preferenza, non mi hanno mai forzata o plagiata (anche se mi hanno illustrato i vantaggi di una mia possibile scelta), anche perchè io l'avrei permesso, dato che si tratta di una mia scelta, da qui la decisione di tenerli all'oscuro finchè non ho preso la decisione definitiva. Che è maturata dentro di me non senza dubbi, ripensamenti! Mi chiedevo: ma io voglio davvero studiare per 10 anni e poi fare il medico? E' questa la strada che voglio davvero intraprendere?
Alla fine la mia risposta è stata si: dunque ho cominciato a intraprendere l'iter di iscrizione, ripasso per il test ecc e per rinfrescare le nozioni già acquisite (ho frequentato un Liceo discreto con buoni insegnanti) mi sono iscritta ai corsi organizzati dalla Sapienza della durata di due settimane, precisamente dal 18 al 31 agosto, per 6 ore al giorno dal lunedi al sabato. Naturalmente ho avuto la possibilità di conoscere altri miei coetanei e di parlare con loro: non esagero se dico che il 70% dei ragazzi non sapevano nemmeno loro perchè erano lì. Idee confusissime, motivazioni campate per aria (e non aggiungo il fatto che provenivano quasi tutti dal sud!)...
Alcuni esempi: conosciuta una ragazza, le chiedo a quali test si era iscritta (naturalmente bisogna mettere in conto di non passare il test e di fare altro nel frattempo: io mi ero iscritta anche al test di biotecnologie con l'intenzione di riprovare poi l'anno successivo) e mi risponde: medicina, professioni sanitarie, biologia, chimica, farmacia, psicologia. Ditemi voi, cosa c'è in comune tra queste facoltà?? (e non rispondetemi le materie scientifiche: volendo io fare il medico non mi sarei mai sognata di iscrivermi a farmacia!!). E non è un caso unico: molti, non sapendo cosa fare (o credendo di saperlo) reputano queste facoltà intercambiabili e molto simili. A parer mio niente di più sbagliato. E poi ok la prevenzione, ma iscriversi a 70349034 test fa venire seri dubbi sulle tue motivazioni.
Ancora, altri provavano il test "così, per provare, tanto lo so che non passo"...
Ovviamente c'è chi lo fa per reale passione/interesse, ma ahimè ho constatato che più della metà degli iscritti hanno motivazioni ben diverse (o non le hanno proprio).
E' tutto :)

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12 Anni 7 Mesi fa #232392 da pablito pablito
penso che il discorso sia abbastanza semplice, ed in gran parte l'aumento delle iscrizioni al test e' dovuto al sistema scolastico e universitario italiano.

In primo luogo gli studenti si diplomano praticamente tutti, dalle elementari passando per le medie fino ad arrivare al superiore e' un continuo "facciamoli andare avanti"... ovviamente tutti si iscriveranno all'universita' (le scuole tecniche sono diventate quasi inutili).

Quelli che sono cosi' fessi che riescono a farsi bocciare al superiore si iscrivono agli istituti paritari, recuperano 3 anni in 1, escono con 100 e si iscrivono all'universtia'.

Poi ci sono gli studenti universitari che sono studenti dall'alba dei tempi, quelli che hanno dato 1 materia nella loro vita, e che i genitori mantengono all'universita' perche' alla fine le tasse sono affrontabili e non ci sono dei blocchi universitari decenti. Ecco questo tipo di studente attempato e' il classico tipo che cambia idea infinite volte, oggi si iscrive al test di medicina, fra un anno vorra' fare l'ingegnere, l'anno dopo scienza delle comunicazioni. Nulla di male, per carita', il sistema lo consente... che vadano avanti tutta la vita cosi'.

Poi ci sono le persone normali, ovviamente.

Ecco il problema non sono tanto le persone, o la situazione economica, il problema e' in gran parte dovuto alla scuola e come e' strutturata l'universita'.
Se per uno studente che ha perso 2 anni a far nulla (con zero materie date) le tasse magicamente raddoppiassero avremmo meno perditempo, un livello piu' alto e corsi piu' snelli.

Never give up!

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12 Anni 7 Mesi fa #232397 da Dry

Qui apro una parentesi: tutta la mia famiglia è del sud, precisamente di Napoli e provincia, io ci sono nata ma sono cresciuta a Roma, per cui non sono cresciuta con la mentalità tipica del sud.

L'atteggiamento da meridionale contrito è quanto di più meridionale ci sia nella mentalità del Sud,e sinceramente sentirlo da una di Roma lascia alquanto perplessi...

Naturalmente ho avuto la possibilità di conoscere altri miei coetanei e di parlare con loro: non esagero se dico che il 70% dei ragazzi non sapevano nemmeno loro perchè erano lì. Idee confusissime, motivazioni campate per aria (e non aggiungo il fatto che provenivano quasi tutti dal sud!)...

Aridaje cò 'sta storia del Sud!
Ho fatto i corsi a Bologna,credi che la situazione sia diversa?Gente che vuole fare medicina per soldi,perchè quell'estate non aveva nulla da fare,perchè papà è medico,perchè insomma "cè oh!" è il mestiere più fico del mondo"ci fanno pure le serie tv" ce n'è in ogni parte d'Italia,del mondo,addirittura!
Se hai una esperienza universitaria ristretta alla città dove hai sempre vissuto,sei pregata di non generalizzarla per come ti tira il culo,per favore.

Alcuni esempi: conosciuta una ragazza, le chiedo a quali test si era iscritta (naturalmente bisogna mettere in conto di non passare il test e di fare altro nel frattempo: io mi ero iscritta anche al test di biotecnologie con l'intenzione di riprovare poi l'anno successivo) e mi risponde: medicina, professioni sanitarie, biologia, chimica, farmacia, psicologia. Ditemi voi, cosa c'è in comune tra queste facoltà?? (e non rispondetemi le materie scientifiche: volendo io fare il medico non mi sarei mai sognata di iscrivermi a farmacia!!).

Ehm,ti dirò un segreto,almeno per com'è l'ordinamento quì a Bologna è molto più simile al 1° anno di Medicina quello di Farmacia,che quello di Biotecnologie (che comprende se non erro anche un esame di diritto tra quelli del primo anno).
Non vedo ragione di criticare chi si iscrive a 70349034 test,dato che,se passa quello che gli interessa,lascia liberi eventuali posti per tutti gli altri o,più probabilmente,non li passa.
Insomma il problema non si pone.Tutti quelli che gli anni passati si iscrivevano a Odonto e Medicina e li passavano entrambi erano futuri professionisti esecrabili oppure ragazzi che volevano lasciarsi una opportunità non avendo ben presente cosa li aspetta nella vita?

E non è un caso unico: molti, non sapendo cosa fare (o credendo di saperlo) reputano queste facoltà intercambiabili e molto simili. A parer mio niente di più sbagliato. E poi ok la prevenzione, ma iscriversi a 70349034 test fa venire seri dubbi sulle tue motivazioni.

Io appena finita la maturità (sono un Ottobre '92,ma mi sono maturato nel 2010) non sapevo bene cosa fare,avevo passato il test per andare al Sant'Anna di Pisa a studiare Scienze Politiche,ma non credevo che sarebbe stato il mio vero percorso,poi alcune esperienze personali mi hanno fatto capire che l'unica professione che mi sarei visto felice di praticare a 50 anniu è il medico.Il tutto a 17 anni "suonati".
Di gente che ha la vocazione medica fin da bambini è pieno il mondo,domandati poi,da "grande",ti piace l'idea che dei pazienti ti sporchino di fluidi corporei il tanto sognato camice,la verità è che è un mestiere che più che queste tanto osannate"vocazioni" richiede studio,coscenziosità e professionalità.
Già la professionalità,che sicuramente a 19 anni non possediamo,ma del cui concetto le ultime generazioni mediche sono responsabili dell'affossamento.
Tenete la vocazione?Andate a fare il prete missionario!
Siete motivati tenaci e disposti a inghiottire parecchi rospi e SOPRATTUTTO a farvi un culo bidimensionale sulla sedia,beh avete le carte giuste per passare il test e diventare dei grandi medici.

Ancora, altri provavano il test "così, per provare, tanto lo so che non passo"...

E non è meglio,scusa?


E' innegabile che in tempo di crisi molti tentano la strada della medicina per disperazione,perchè le altre professioni sembrano sicure quanto un tuffo dalla rupe del Re Leone,perchè sicuramente affascina il prestigio,i fasti degli stipendi esagerati (che appartengono alle generazioni che,come dicevo prima,ci hanno rovinato),gli esempi televisivi...ma io credo:ben venga la concorrenza al test!
Insomma se uno vale,magari non ce la farà al primo tentativo,al secondo,ma se lo vuole fare e in cuor suo si sente motivato a rischiare anni preziosi e estati per questo traguardo,non vedo come si possa fare della morale spicciolissima su ciò che è giusto o non è giusto fare!
E soprattutto sul perchè lo si fa.
Statisticamente il numero degli iscritti al test di Medicina aumenta un po' ogni anno (questo anno complici anche i test congiunti).
Per decreto ministeriale solo una piccola parte di questi iscritti si può immatricolare a Medicina.
Per forza di cosa una parte ancora più esigua si laurea effettivamente.
Ed è tutto!
Così è e credo non ci sia altro da aggiungere e studiare se non le proprie materie di corso!
Non di certo le motivazioni che spingono la gente a PROVARCI.

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12 Anni 7 Mesi fa #232405 da Arrigus
@ pablito pablito Condivido il tuo ragionamento. Non smette di stupirmi come anche una delle più belle conquiste del dopoguerra, il diritto allo studio, venga sventrato e buttato nel cesso. La costituzione dice che chi merita ha diritto ad essere assistito negli studi se in condizioni di indigenza. Invece oggi è pieno di gente buttata all'università, iscritta non si sa bene perchè, che in nome di un nobile principio si parcheggia all'università, il tutto spesso con il beneplacito dei genitori (avere un figlio all'università è importante..). Non crederete mica che i 500 euro all'anno che si pagano con le rette bastino a coprire tutti i costi vero?!
Viva il numero chiuso. Io credo che sia un ottimo stimolo per responsabilizzare gli studenti delle superiori, e far capire loro che se vogliono arrivare da qualche parte devono impegnarsi

@ Ginevra92  Non ho capito il senso di questo tuo malcelato razzismo verso i meridionali. Credo che se i ragazzi del nord avessero le nostre stesse prospettive lavorative anche loro concentrerebbero maggiormente le loro attenzioni su facoltà più “sicure”

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12 Anni 7 Mesi fa #232413 da Spilletta
Enrico,a mio parere molti lo fanno xche la storia della carenza di medici fa riflettere,alcuni arrivano alla maturità che ancora non sanno cosa fare e così(visto che qualcosa bisogna fare)si buttano là(e ne conosco parecchi).
Poi l'altro dato importante che forse hai trascurato è che ogni anno si ripresentano tutti quelli non entrati l'anno prima e l'anno ancora prima(la gente prova anche x 4 anni di fila...)
Poi ci sono quelli che provano(tanto x provare)xkè sollecitati dai genitori,i  figli d'arte che essendo figli di medici da 4  generazioni pensano di passare il test x scienza infusa e così via....

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