Test ammissione facoltà medicina, Italia o all'Estero ??

Salve a tutti ho intenzione di iscrivermi alla facoltà di Medicina nel 2013 quindi dovrò affrontare i test di ammissione a numero chiuso. Penso di effettuare tutte e 4 le prove possibili pubblica,san raffaele,cattolica,campus biomedico)....dovrò dunque impegnarmi al massimo....Nell'eventualità in cui non superassi tali test mi consigliate di andare a studiare all'estero...ho letto un pò su internet della possibilità di andare a studiare ma tra spagna,romania,bulgaria e robe varie nn ho capito granchè,dunque scrivo qui x togliermi ogni dubbio....Quando dv fare la domanda di iscrizione a tali università ??? ho tempo di aspettare i risultati della pubblica ??? Quale nazione europea mi consigliate e quali università tra pubbliche e private ??? Gli esami da tenere sono in lingua locale o c'è la possibilità di dare gli esami anche in italiano ???? siamo sicuri della validità di tali lauree in italia ??? sarei a tutti gli effetti un laureato in medicina con la possibilità di esercitare anche qui in italia ??? dv chiedere il trasferimento per la specializzazione o ci si specializza lì ??? Mi hanno parlato anche di un distaccamento dell'Università di Tor Vergata presente in Albania,cm funziona lì ???
Premetto che l'ideale sarebbe un'Univrsità la cui laurea sia validissima in Italia preferibilmente cn la possibilità di dare gli esami in linìgua italiana,sia che sia pubblica o privata...

Grazie in anticipo

La laurea in Medicina nei paesi europei (Spagna e Romania) viene conseguita sostenendo gli esami in lingua catalana o inglese. La legislazione europea indica che la laurea e' valida in tutti i paesi europei. Durante gli studi, non e' possibile il trasferimento in Italia se non previo superamento del test. Il costo in Spagna e' altissimo, un po meno in romania. Di succursali di universita italiane all' estero non ne ho mai sentito parlare. In bocca al lupo.

fidatevi che la laurea italiana in italia è una cosa, una laurea estera, soprattutto della romania qui sarebbe vista come una scappatoia(alla trota bossi maniera per intenderci, chi vuol capire capisca).."sulla carta" sembra quasi meglio, poi quando ti ci ritrovi qui in italia, con una laurea di lì non ti guardano nemmeno in faccia..non che non siano alla pari la laura italiana e una straniera(questo non sta a me dirlo), ma secondo me con i pregiudizi di adesso sarebbe considerata inferiore, come se fosse una via di fuga alla laurea italiana(io direi piu che altro via di fuga dal test)..ti porterebbe molte difficoltà secondo me..se dovesse fare un concorso o qualunque altra cosa debita all'ambito lavorativo, secondo te prenderebbero uno con una laurea di qui, o uno laureato in romania o spagna?
mettiti sotto a studiare e passa il test qui in italia..è la cosa migliore..

La Spagna la metterei assolutamente sullo stesso livello dell'Italia, al pari di tutta l'Europa occidentale (prenderesti un medico formato in Italia, magari del sud, o uno formato in Germania? Domanda provocatoria).

Per quanto riguarda l'europa dell'est, uno dei migliori medici che ho conosciuto era sloveno. Ovviamente in Italia l'avevano fatta riabilitare e rispecializzare (valeva, ti garantisco, molto più degli strutturati che l'avrebbero dovuta formare). D'altra parte si sa, in Italia se uno è in gamba gli vengono tarpate le ali.
Uscendo dal campo medico, le persone di un certo est europeo che ho conosciuto (Slovenia, Croazia, Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ucraina, Russia, Estonia, Lettonia, Lituania) sfoggiavano una cultura generale che un italiano si sogna la notte, tra l'altro a 360°: musica, letteratura, scienza. Picchiavano duro, nell'est, sull'istruzione, e si vede. Qualcuna mi raccontava che in Russia l'amore per la letteratura era tale che nelle scuole leggevano anche i libri all'indice del Soviet, sotto i banchi e mettendogli delle sovracoperte finte.
Di Romania, Albania e sud-est europeo non so, non ho esperienza diretta.
Una cosa è sicura: allo stato attuale delle cose l'unica cosa che viene valutata nel pubblico sono i titoli, e quelli sono parificati in UE per legge.
Nel (tanto vituperato) privato conta avere laurea e abilitazione, saper fare e aver voglia di lavorare.

Personalmente, a poterlo fare, me ne andrei molto lontano dall'Italia, ma non solo a studiare. Forse non andrei in un paese come la Romania, ma ammetto che è un pregiudizio, non essendoci mai stato.

Io prenderei un medico italiano ed esclusivamente della citta' di DrHP. Cosi vado sul sicuro.

Io prenderei un medico italiano ed esclusivamente della citta' di DrHP. Cosi vado sul sicuro.

Fammi capire, possiedi una tua clinica e parli sul serio oppure è un discorso meramente teorico che ti qualifica come cazzaro?
Ho come l'impressione che sia la seconda.