AIUTO: Non riesco a prendere una decisione

Careggi ha scritto:

andrea18 ha scritto: Grazie mille Careggi,il post che mi hai consigliato l'avevo già letto e l'ho trovato molto utile. Ho deciso di provare fisioterapia, oltre a questo corso di laurea mi interessa molto anche tecnico di fisiopatologia cardiovascolare, il problema è che all'università di genova al test conta la preferenza e non il punteggio perciò anche nel caso mettessi come seconda scelta tecnico fisiopat. primeggia comunque la prima scelta. Ti chiedo allora come mi dovrei comportare nel caso dovessi fallire anche a fisioterapia? Gli unici corsi di laurea che mi interessano sono Medicina, fisioterapia, tecnico fisiopat.

Ricordati che dovresti poter seguire 2 corsi del primo anno di medicina anche senza essere iscritto a med. Sono i vecchi art 16.
Il test per le prof sanitarie non è della stessa complessità di quello per Medicina.
Se non entri a Fisioterapia devi ripiegarti su un altro corso che ti piace e che saresti disposto a completare nel malaugurato caso che non entrassi a med.
Comunque sembra che la Giannini cambi le regole e faccia immatricolare tutti al primo anno di medicina, così invece di perdere 3 mesi perdete un anno :pinch:

io fossi in te aspetterei la decisione della Giannini, se toglie il test è tutta un'altra musica!!!!!

Ciao Andrea!
Guarda, secondo il mio modesto parere, non c'è un'unica e categorica soluzione: dipende tutto da te.
Non esiste la tattica magica (purtroppo) che garantisca l'ammissione :dry:
Io per esempio non ero riuscito a superare il test per medicina l'anno scorso, ma ero riuscito a passare quello per tecniche di laboratorio biomedico. Ho frequentato le lezioni del primo semestre (spesso in comune con fisioterapia e tecniche di radiologia) e mi sono focalizzato sulle materie propedeutiche al test di medicina. Alla fine non ho dato quasi nessun esame, però ritornando indietro lo rifarei anche perchè qualsiasi dubbio avevo cercavo di risolverlo chiedendo al prof.
Verso la metà di gennaio ho cominciato a stare a casa, e ho cominciato la preparazione "vera e propria" per il test, avendo il vantaggio di aver assimilato già buona parte di chimica-biologia-fisica.
Da quanto vedi ognuno di noi ha sperimentato una "tattica" diversa che comunque ha funzionato.
Detto questo, per ogni cosa, ci sono pro e contro:

1)Provare professioni sanitarie:
PRO: -puoi provare sulla tua pelle un altro test ufficiale, anche se come ha già ribadito Careggi, la difficoltà e la tipologia non è proprio uguale a quella di medicina. Tuttavia è comunque un'esperienza.
- non voglio portare sfortuna, ma bisogna considerare qualsiasi eventualità: e se non passi medicina? (toccando comunque ferro )
-nel primo semestre si trattano soprattutto materie base come biologia-chimica-fisica-anatomia-istologia, che possono aiutarti con lo studio per il test.
- supporto docenti in caso di domande

CONTRO:- l'aspetto economico non è da poco, soprattutto in questo periodo :pinch:
- c'è comunque un test da superare (che ha tra l'altro un costo), è non è detto che riesca a superarlo---> pericolo calo autostima :sick:


2)Provare biologia-biotecnologie: inizio col dire che non ho frequentato questa realtà, e mi baso solo su quello che ho sentito da alcuni amici:
PRO: -da sicuramente basi solide di biologia-chimica (secondo me di più rispetto alle professioni sanitarie).
-i restanti 3 punti sono in linea di massima analoghi a quelli per professioni sanitarie: domande ai prof, studio delle materie del test, piano B in caso di non ammissione a medicina.

CONTRO: -anche qui c'è l'aspetto economico a cui si aggiunge il "problema" (se così lo vogliam chiamare) che alcune materie vengono trattate forse troppo approfonditamente (sia dal punto di vista "quantitativo" che "qualitativo") rispetto a ciò che è richiesto nel test di medicina.

3)Prepararsi da solo per l'intero anno:
PRO: - ovviamente il tempo. Attenzione che potrebbe essere un'arma a doppio taglio!
-gestione del materiale in piena autonomia
-aspetto economico: inevitabilmente si risparmia.
-tempo di concentrarsi su tutte le proprie lacune.

CONTRO:-in caso di non ammissione, rischio di rimanere a casa.
-all'inizio della preparazione si è molto rilassati, perchè si ha molto tempo a disposizione, però si rischia di avere troppa tensione addosso a ridosso del test! Inoltre si ha la sensazione che le giornate, avolte, non passino mai. (questo io lo dico dopo essere stato a casa 3 mesi prima del test)

4)Frequentare un corso di laurea non affine all'area sanitaria: non saprei dirti niente su questo.
Tra i PRO potrebbero comunque esserci:
-frequentare l'ambiente universitario può aiutare già ad ambientarsi in vista dell'anno prossimo.
-si ha la sensazione che le giornate siano meno "lunghe". Frequentare l'ambiente universitario, può aiutare ad "allentare" la tensione in vista del test.
-scoprire/riscoprire la passione per materie e sbocchi professionali fuori dal campo medico.

Spero di aver fatto un di chiarezza...qualunque sia la tua scelta devi esserne convinto!

Guarda "TABITHA", Giannini & Co. hanno dimostrato che il loro punto forte non è sicuramente la credibilità
Aspetto un comunicato scritto nero su bianco.

Akim.94 ha scritto: Ciao Andrea!
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mi è sembrata un' ottima analisi

Akim.94 ha scritto: Ciao Andrea!****

Grazie mille Akim, risposta esaustiva. Volevo chiederti una cosa, quando ti sei fermato con il tuo corso di laurea come ti sei comportato? cioè a genova le lezioni sono obbligatorie, stando a casa 3 mesi uno salta tutte le lezioni più i tirocini, al rientro come funziona?

Allora, premetto che non sono a conoscenza del funzionamento dell'università di Genova, in quanto io ho frequentato l'università a Novara.
Detto questo, anche da noi c'è la frequenza obbligatoria. Ho frequentato tutto il primo semestre, ma ho dato pochissimi esami. Dunque avevo il diritto di fare gli esami ma alla fine ho deciso di non affrontarli ma di limitarmi ad uno studio mirato a ciò che mi interessava (limitato a ciò che richiedeva il test per medicina e tralasciando gli aspetti tecnici che caratterizzano il corso di laurea in questione).
Nel periodo tra fine lezioni e inizio esami c'era il tirocinio: l'ho voluto frequentare comunque, per rendermi conto della realtà lavorativa all'interno dell'ospedale. Fatto sta che facendo tirocinio la mia idea non è cambiata: volevo fare medicina.
A quel punto ho smesso di fare tirocinio, e parlando con la prof.responsabile del mio corso di laurea, le ho spiegato come stavano le cose.
A quel punto non ho dato esami, non ho più fatto tirocinio e non mi sono prentato alle lezioni di inizio semestre a marzo.
Se mi fosse andata male, avrei dato gli esami della prima sessione a giugno-luglio ma non avrei potuto dare gli esami del 2° semestre in quanto non avevo raggiunto la frequenza minima: avrei, dunque, fatto gli esami del primo semestre e nel frattempo avrei dovuto aspettare l'inizio delle lezioni del 2° semestre per dare gli esami restanti perdendo così mezzo anno :S
Io ho fatto così, ma ci sono miei compagni che hanno continuato a seguire le lezioni e a dare esami e sono stati a casa solo 1-2 settimane prima. E' per questo che ribadisco il concetto che non esiste una tattica "geniale e perfetta" ma dipende solo da te :lol: