\"Alla cortese attenzione dell’On. Mussi e p.c.Senatrice Giovanna Capelli;Senatrice Daniela Alfonzi.Gent.mo Ministro, On. Mussi,Ella sa quanto io la stimi, ma sono trascorsi nove mesi ed Ella ancora non ha sospeso la L.264/99, che anche l’Assemblea costituitasi in Aula Magna nella sede universitaria di Palazzo Nuovo a Torino (Assemblea alla quale Ella era stato invitato) il 15 giugno, presieduta da Elio VELTRI e del Prof. PETRINI,rappresentante del Partito di Rifondazione Comunista, ha dichiarato immorale, anticostituzionale, antidemocratica e socialmente discriminante. Da troppi anni questa legge è responsabile di gravi violenze nel privato di centinaia di migliaia di italiani. Forse Ella ha finora sottovalutato la nostra azione a difesa del diritto di scelta, ignorando le mie ultime lettere: ma d’ora in poi è con tutti gli Italiani che cisi dovrà confrontare su questo tema. Noi cittadini non siamo politici, siamo gente comune e molti di noi hanno perfinobuon senso, sanno ragionare, pensano con la propria testa. E nessuno di noi, dopo la giornata di oggi, potrà più ignorare il problema né fingere di non vedere le contraddizioni del Ministro dell’Università. Ella infatti ha dichiarato sacrosanto il diritto di scelta degli studenti: perché non ha ancora sospeso la legge sul numero chiuso? Ella ha pubblicamente dichiarato che questo sistema di accesso penalizza soprattutto i figli degli operai che sono in tal modo esclusi dall’accesso al sapere: perché non ha ancora sospeso la legge sul numero chiuso, tanto più che Ella rappresenta un partito che i figli degli operai li dovrebbe tutelare invece di escluderli? Ella ha pubblicamente ammesso che nessuna legge può sostituirsi a un principio etico condiviso dalla comunità: perché allora continua a mantenere in piedi la legge sul numero chiuso che si sostituisce al sacrosanto principio del diritto allo studio e della libera scelta? Di questo l’Assemblea di Torino Le chiede di rendere conto a tutti noi cittadini che speravamo in Lei perché riportasse giustizia nell’università. Sig. Ministro, questa Assemblea che rappresenta migliaia di italiani Le chiede di sospendere immediatamente la legge 264/99. Il 4 settembre non ci dovrà essere fin da questo anno. Non si possono ammettere altri ritardi, altre migliaia di ragazzi costretti a scelte forzate da uno Stato che diventa regime ogni giorno di più. Noi tutti oggi speriamo che in Lei prevalgano il buon senso e la giustizia e che si smetta con leggi che difendono interessi di pochi a danno del Paese intero. Altrimenti, On. Mussi, esasperandosi oltre questo malessere generale, temo che presto la gente scenderà in piazza, la protesta si estenderà a tutti gli Atenei d’Italia e si potrà assistere ad atti di disobbedienza civile e ad azioni di boicottaggio. Il nostro è un movimento non violento, pacifico ma determinato. Ci ispiriamo ad Henry Thoreau, Walt Whitman, Mahatma Gandhi, Nelson Mandela, Martin Luther King, Ernst Junger e a tutti i padri della disobbedienza civile. Emerge da questa Assemblea una forte consapevolezza dei diritti violati e la determinazione a difenderli con ogni mezzo, non violento; come ad esempio la sospensione del pagamento delle rette universitarie, in attesa della Sua sospensione della L.264/99. Tenga presente che in questi anni è fiorito attorno al numero chiuso una fitta rete di centri per la preparazione ai test che dissanguano ancor di più le classi meno abbienti, penalizzando gli studenti meritevoli che però non hanno mezzi economici. Noi sappiamo che potremmo passare ad azioni più incisive, quali l’occupazione delle aule, l’ostruzionismo e quant’altro potrebbe impedire il regolare svolgimento dei quiz il 4 settembre; ma sappiamo altresì che faremmo del male solo ai nostri ragazzi e daremmo modo di essere malvisti come sovversivi, quando invece siamo paladini della giustizia. Tuttavia, sappia anche che nessuno di noi demorderà da questo scopo. L’Assemblea ha deliberato una Carta di proposte che Le inviamo come alternativa al Numero chiuso. Chiediamo infine che la Magistratura apra un’inchiesta sui bilanci degli Ateneiitaliani e si chiarisca come mai a tutt’oggi non si sono ancora adeguati, come essi stessi sostengono, agli standard europei, nonostante i fondi stanziati. E chiediamo a Lei, Sig Ministro, di informare i cittadini sulle cifre destinate agli adeguamentieuropei e su cosa concretamente sia stato fatto in tal senso.Signor Ministro, è giunto per tutti il momento delle scelte: noi abbiamo deciso, ora tocca a Lei e solo a Lei. Massimo Citro e l’Assemblea di Torino. 15 giugno 2007 \"Dovrebbero esserci più persone come loro.. dobbiamo \'combattere\' per tutto questo ragazzi!!
<br><br>Messaggio modificato da: stefanoba, alle: 2007/09/02 17:03