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medicina e Dio

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15 Anni 2 Mesi fa #181961 da coccinella
Risposta da coccinella al topic Re:medicina e Dio
E' opinione comune che le leggi dell'universo scoperte dalla scienza siano in conflitto con quelle imperscrutabili di Dio. La contrapposizione tra fede e scienza rappresenta uno dei dilemmi più laceranti del nostro tempo; un dramma che conobbe il suo primo controverso atto con Galileo Galilei.
Zichichi, smentisce e ribalta tale contrapposizione: "Non esiste alcuna scoperta scientifica che possa essere usata al fine di mettere in dubbio o di negare l'esistenza di Dio"
Proprio Galilei, scopritore del principio d'inerzia, della relatività e delle prime leggi che reggono il creato, era credente e considerava la scienza uno straordinario strumento per svelare i segreti di quella natura che porta le impronte di Colui che ha fatto il mondo. E credenti erano Maxwell e Planck, due padri della fisica contemporanea, uomini che hanno scoperto nuovi orizzonti sulle leggi dell'universo grazie allo studio di particelle infinitamente piccole; tanto piccole da non poter contenere traccia né di angeli né di santi, e da non poter quindi avallare, apparentemente, alcuna spiegazione razionale dell'esistenza del divino.
Le conquiste della scienza non oscurano le leggi divine, ma le rafforzano, contribuendo a risvegliare lo stupore e l'ammirazione per il meraviglioso spettacolo del cosmo, che va dal cuore di un protone ai confini dell'universo.
Nessuna scoperta scientifica ha messo in dubbio l'esistenza di Dio.
La scienza è fonte di valori che sono in comunione, non in antitesi con l'insegnamento delle Sacre Scritture, con i valori quindi della Verità Rivelata.
Né la Scienza né la Logica permettono di concludere che Dio non esiste.
Nessun ateo può quindi illudersi di essere più logico e scientifico di colui che crede. Chi sceglie l'Ateismo fa quindi un atto di Fede: nel nulla.
Credere in Dio è più logico e scientifico che credere nel nulla.
Si potrebbe obiettare: dal momento in cui risulta impossibile arrivare a Dio tramite scoperta di Logica Matematica o per via di una scoperta scientifica né Logica né scienza possono essere più invocate per arrivare all'atto di Fede. Tutto ciò è esatto. Infatti la fede è un dono di dio. Corroborata però dall'atto di Ragione nel Trascendente.
Si rifletta comunque un po’. La Logica Matematica e la Scienza sono attività intellettuali che operano nell'Immanente.
Se fosse possibile dimostrare l'esistenza di Dio per via di un rigoroso procedimento di Logica matematica, Dio sarebbe l'equivalente di un teorema matematico.
Se fosse possibile dimostrare l'esistenza di Dio per via di una serie di ricerche rigorosamente scientifiche, Dio sarebbe l'equivalente di una grande scoperta scientifica.
Se ciò fosse possibile, l'uomo sarebbe in grado di arrivare al teorema supremo: la dimostrazione matematica dell'esistenza di Dio.
Ovvero la più straordinaria di tutte le scoperte scientifiche: la scoperta di Dio.
Teorema e scoperta oltre le quali non potrebbe esserci nient'altro. Sia la ricerca matematica sia quella scientifica hanno invece una proprietà fondamentale in comune. Ogni scoperta apre nuovi orizzonti. Concetti mai prima immaginati, Colonne e Forze di cui nessuno era riuscito a fantasticare l'esistenza, si presentano agli occhi del ricercatore come tappe di un cammino apparentemente senza fine.
Colui che ha fatto il mondo queste cose le conosce. Solo un Suo pari potrebbe saperne altrettanto.
Noi siamo miseri mortali: fatti sì, a sua immagine e somiglianza. Privi però della Sua potenza intellettuale. Ecco perché io penso che noi non sapremo mai tutta la Matematica né tutta la Scienza. C'è un aspetto della realtà in cui viviamo che mi affascina in modo particolare: il cammino senza soste, l'ascesa continua, nello studio della Logica Matematica e della Scienza. Ciò è possibile grazie all'intelletto che ci ha voluto dare Colui che ha fatto il mondo.
E' un privilegio straordinario essere stati invitati al tavolo della ragione che opera l'Immanente e nel Trascendente. Attorno a quel tavolo noi siamo seduti, desiderosi di apprendere, non di cacciar via Colui che ci ha invitati. Il tavolo della ragione permette però all'uomo di riflettere sul Trascendente e sull'Immanente. Ed ecco dove l'atto di Fede, che è dono di Dio, si coniuga con l'atto di Ragione. Infatti la Ragione è dono di Dio.

da "Perchè io credo in Colui che ha fatto il mondo"
di Antonio Zichichi

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15 Anni 2 Mesi fa #181962 da luemas
Risposta da luemas al topic Re:medicina e Dio

Credente...
perché qualcuno mi ha insegnato, che credere non costa niente, ma può salvarti la vita. E anche se Dio fosse tutta una balla, sarebbe una balla che mi fa stare meglio, mi riempie di speranza e mi restituisce la voglia di vivere. E' un mio modo molto presonale di vivere la fede, mi fa stare bene con me e con gli altri perché Dio, qualunque esso sia, è Amore.
E poi... se Dio non esiste, allora siamo messi male perché solo Lui è capace di fare miracoli... e noi, come l'umanità intera, ne abbiamo veramente bisogno.


Non convido assolutamente il tuo modo di vivere la fede. Credi perchè ti serve credere, perchè ti fa comodo. Credi in Dio semplicemente per una tua utilità personale e questo a me sembra piuttosto squallido...senza offesa eh, è solo la mia opinione. ;)
Inoltre non mi piace che si creda solo perchè così imposto, deve essere un tuo percorso di crescita. Bisogna anche porsi delle domande e cercare una risposta, non fregarsene e credere solo perchè è la cosa più comoda.
Io sono credente e mi piace che la mia fede sia supportata dalla ragione, quello in cui credo deve essere fondato su qualcosa, non sul nulla o accettato perchè imposto...così sarebbe una fede molto debole e poco sensata. Preferisco ragionare con la mia testa e rafforzare la mia fede con studi e ragionamenti.


Wafel mi ricorda molto la scommessa di Pascal:
Dio esiste ed io ho creduto: + (mi è convenuto);
Dio non esiste ed io ho creduto: x (non ci ho perso ne guadagnato);
Dio esiste ed io non ho creduto: - (ci ho perso);
Dio non esiste ed io non ho creduto: x (non ci ho perso ne guadagnato)

Forse sensata, ma di sicuro non si può basare la fede su un fatto di probabilità: o dai tutta la tua vita oppure no. Non si dovrebbe cadere neppure nella tentazione di razionalizzare troppo (che ho anch'io). Uno può avere fede in Dio solo perchè l'ha incontrato e lo incontra nella sua esistenza, nella sua esperienza, nella sua vita; "studi e ragionamenti" sono utili e interessanti, ma sicuramente secondari, non per niente nella fede una delle cose più importanti è la semplicità.

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15 Anni 2 Mesi fa #181965 da Wafel
Risposta da Wafel al topic Re:medicina e Dio

Credente...
perché qualcuno mi ha insegnato, che credere non costa niente, ma può salvarti la vita. E anche se Dio fosse tutta una balla, sarebbe una balla che mi fa stare meglio, mi riempie di speranza e mi restituisce la voglia di vivere. E' un mio modo molto presonale di vivere la fede, mi fa stare bene con me e con gli altri perché Dio, qualunque esso sia, è Amore.
E poi... se Dio non esiste, allora siamo messi male perché solo Lui è capace di fare miracoli... e noi, come l'umanità intera, ne abbiamo veramente bisogno.


Non convido assolutamente il tuo modo di vivere la fede. Credi perchè ti serve credere, perchè ti fa comodo. Credi in Dio semplicemente per una tua utilità personale e questo a me sembra piuttosto squallido...senza offesa eh, è solo la mia opinione. ;)
Inoltre non mi piace che si creda solo perchè così imposto, deve essere un tuo percorso di crescita. Bisogna anche porsi delle domande e cercare una risposta, non fregarsene e credere solo perchè è la cosa più comoda.
Io sono credente e mi piace che la mia fede sia supportata dalla ragione, quello in cui credo deve essere fondato su qualcosa, non sul nulla o accettato perchè imposto...così sarebbe una fede molto debole e poco sensata. Preferisco ragionare con la mia testa e rafforzare la mia fede con studi e ragionamenti.

Tu conosci almeno una persona di 20 che abbia le prove dell'esistenza di Dio? Beh, io no, ma l'unica prova che ho è che credere mi fa stare meglio. E se non vivo la fede per me, per stare bene con me stessa e con il mondo, allora che senso ha? Credere non fa assolutamente comodo, non è proprio la parola giusta, quindi prima di dirmi qual è lo scopo della mia fede pensaci bene. Uso la fede per scopi personali? Beh, hai ragione perché mi aiuta a cercare di essere una persona migliore, ma non so se hai notato, che credere non va molto di moda, non mi fa avere voti miglori a scuola, non mi alza lo stipendio... E per finire: nessuno mi ha imposto la mia fede. Ci sono state persone che mi hanno portato a credere dimostrandomi con il loro esempio che Dio non toglie niente a nessuno, ma può donare una vita nuova.
E... per favore, non giudicare la mia fede, o quella di altre persone perché è questo che è veramente squallido.
Scusa lo sfogo, spero di non averti offeso.

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15 Anni 2 Mesi fa #181967 da Wafel
Risposta da Wafel al topic Re:medicina e Dio
:-[ scusate il garssetto!

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15 Anni 2 Mesi fa #181970 da Alètheia
Risposta da Alètheia al topic Re:medicina e Dio


Wafel mi ricorda molto la scommessa di Pascal:
Dio esiste ed io ho creduto: + (mi è convenuto);
Dio non esiste ed io ho creduto: x (non ci ho perso ne guadagnato);
Dio esiste ed io non ho creduto: - (ci ho perso);
Dio non esiste ed io non ho creduto: x (non ci ho perso ne guadagnato)

Forse sensata, ma di sicuro non si può basare la fede su un fatto di probabilità: o dai tutta la tua vita oppure no. Non si dovrebbe cadere neppure nella tentazione di razionalizzare troppo (che ho anch'io). Uno può avere fede in Dio solo perchè l'ha incontrato e lo incontra nella sua esistenza, nella sua esperienza, nella sua vita; "studi e ragionamenti" sono utili e interessanti, ma sicuramente secondari, non per niente nella fede una delle cose più importanti è la semplicità.


Si hai ragione, sicuramente gli studi e i ragionamenti non sono la cosa più importante, non intendevo dire questo, forse dovevo essere più chiara. Però ci tengo a sottolineare che hanno comunque una grande importanza e che è compito di ogni credente non rimanere nell'ignoranza ma approffondire e supportare la propria fede. L'ho detto anche perchè spesso i credenti vengono accusati di non usare mai la ragione e questo per me non è assolutamente vero, anche se c'è, tra i credenti stessi, chi la scredita e la condanna, ma quelli allora sono fideisti e sbagliano.
Comunque non sono certo la prima che afferma che una fede solida deve essere supportata anche dalla ragione e che la fede o la ragione prese da sole sono deboli e incomplete, basta a pensare a qualche filosofo credente come S. Tommaso e all'enciclica "Fides et Ratio" di Giovanni Paolo II.

"E' meglio essere ottimisti ed avere torto piuttosto che essere pessimisti ed avere ragione" Albert Einstein

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15 Anni 2 Mesi fa - 15 Anni 2 Mesi fa #181971 da Alètheia
Risposta da Alètheia al topic Re:medicina e Dio


Tu conosci almeno una persona di 20 che abbia le prove dell'esistenza di Dio? Beh, io no, ma l'unica prova che ho è che credere mi fa stare meglio. E se non vivo la fede per me, per stare bene con me stessa e con il mondo, allora che senso ha? Credere non fa assolutamente comodo, non è proprio la parola giusta, quindi prima di dirmi qual è lo scopo della mia fede pensaci bene. Uso la fede per scopi personali? Beh, hai ragione perché mi aiuta a cercare di essere una persona migliore, ma non so se hai notato, che credere non va molto di moda, non mi fa avere voti miglori a scuola, non mi alza lo stipendio... E per finire: nessuno mi ha imposto la mia fede. Ci sono state persone che mi hanno portato a credere dimostrandomi con il loro esempio che Dio non toglie niente a nessuno, ma può donare una vita nuova.
E... per favore, non giudicare la mia fede, o quella di altre persone perché è questo che è veramente squallido.
Scusa lo sfogo, spero di non averti offeso.


Non ho nessuna intenzione di giudicarti o offenderti, speravo di avertelo fatto capire, ma se così non è mi scuso e ribadisco che anche se non condivido il tuo pensiero, lo rispetto come quello di ognuno, perchè in quanto persona merita rispetto e dignità.
Non volevo assolutamente dire che lo star bene con te stessa perchè hai fede è sbagliato, anzi è così anche per me. Però per me è la conseguenza del mio avere fede, è qualcosa in più, non il motivo fondante e principale su cui baso il mio credere...non so se riesci a capire ciò che intendo. Se venisse a mancare questa prerogativa dello stare bene, io crederei ugualmente. Per me, e sottolineo che è solo una mia opinione senza voler offendere e giudicare, sbagli perchè tu stai un po' strumentalizzando la fede, la usi per fini personali come hai detto tu stessa. E se a un certo punto tu non stai più bene con te stessa e con il mondo, non credi più?
Non conosco in maniera approffondita la tua fede, quindi potrei sbagliare e interpretare male le tue parole, se è così perdonami.
Comunque ci sono stati vari che hanno provato a dimostrare l'esistenza di Dio, poi ognuno può crederci o meno in queste dimostrazioni. Ma con l'usare la ragione ero ben lontana dall'intendere di utilizzarla unicamente per saper dimostrare l'esistenza di Dio

"E' meglio essere ottimisti ed avere torto piuttosto che essere pessimisti ed avere ragione" Albert Einstein
Ultima Modifica 15 Anni 2 Mesi fa da .

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