Feltri: i giovani di Utoya erano incapaci ed egoisti

In linea di massima non mi piace parlare di politica su questo Forum. In un questo caso faccio un piccolo strappo per un breve commento su un punto dell'articolo linkato sopra (quello della Stampa su Borghezio):

"Il diretto interessato però non ci sta e ai colleghi ricorda che le sue idee sono le stesse della scrittrice Oriana Fallaci, e che per sostenerle ci vogliono «i coglioni»"
Mi pare un'affermazione condivisibile.

Borghezio si commenta da sé, perfino Calderoli (che fra l'altro è nostro "collega" :sarcastic: ) ha detto che farnetica, e la Lega ha chiesto ufficialmente scusa alla Norvegia, quindi non generalizziamo "chi compra quei giornali, chi vota centro-destra" ecc.

Preferenze al Parlamento Europeo di Borghezio

2001 - 2004 23.738

2004 - 2009 35.867

2009 - in carica 48.290

Borghezio ha il suo seguito e porta un buon numero di voti cvd e Borghezio è sempre lo stesso da anni , rappresenta la parte più estrema dei leghisti

ma qui non credo proprio che sia una questione politica, non si può gettarla come al solito nella tifoseria politica italica che distrugge qualunque possibilità di costruire qualcosa di nuovo. La politica è la gestione della cosa pubblica, qui invece si tratta della scomoda posizione in cui è venuto a trovarsi un partito politico a causa della sinergia tra la propria propaganda ideologica e i deliri di uno squilibrato. Quello che c'è scritto qui media2.corriere.it/corriere/content/2011...nce.pdf?fr=correlati non l'ha inventato Breivik. Queste idee circolano da anni in Europa, nei circoli giovanili neonazisti, nella subcultura tradizionalista religiosa e ultraconservatrice di matrice protestante(ma anche cattolica in rari casi) ambienti dove si osannano le battaglie di Lepanto e di Vienna in chiave anti-islamica, si difende la legittimità delle crociate e se ne invocano di nuove(non sto scherzando). Queste idee hanno trovato un'espressione più grande nei vari partiti politici che hanno fatto del nazionalismo e della xenofobia il proprio cavallo di battaglia e che alle ultime elezioni politiche hanno vinto in mezza Europa, da noi la Lega Nord. I giornali hanno scritto che questo signore è anticattolico perché voleva uccidere il papa. Falso. Lui è antimodernista. Gli va benissimo la religione ma vuole tornare a quella dei bei tempi andati quando si potevano bruciare le streghe e processare gli eretici, lui ce l'ha con la Chiesa di Roma e vuole uccidere i suoi esponenti perché sono troppo modernisti, perché Giovanni Paolo II ha osato baciare il Corano in pubblico, perché ha chiesto scusa per le atrocità del passato. Nella mente di Breivik massoneria, tradizionalismo religioso, ultraconservatorismo nazionalista, non sono concetti ben inquadrati in un contesto ideologico, ma sono andati a far parte di un'unica poltiglia generata dalla sua follia e sfociata nel gesto di venerdì scorso. Ma non è lui che ha detto queste cose per primo, ci sono persone che le ripetono da anni e che adesso fanno finta di niente. La lega non può far finta di accorgersi ora che Borghezio dice cose molti simili a quelle di Beivik, sono quasi 20 anni che ripete le stesse stronzate e loro glielo lasciano fare, promuovendolo a dirigente del partito per di più. A me Breivik comunque ricorda molto quell'imbianchino austriaco del secolo scorso che durante il carcere scrisse un libro mescolando idee sentite da altri...anche lui cercò di usare il processo per avere più visibilità e diffondere le sue idee...