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onestà.

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12 Anni 4 Mesi fa #237233 da drTyron
onestà. è stato creato da drTyron
Qualche anno fa ho dovuto fare i conti con un grande malessere interiore che mi ha fatto perdere di vista il mio grande sogno: diventare un ottimo medico.
Adesso mi trovo a dover fare i conti con le conseguenze che quel malessere ha lasciato sul mio corpo ma sopratutto sulla mia preparazione. Mi trovo al 1°anno fuori corso, con una decina di materie clou indietro, poca esperienza, poca pratica, poco reparto, e con tanta voglia di fare, sapere, conoscere, imparare.
Mi sento indietro, mi sento impreparata, mi sento ignorante. Mi vergogno della mia ignoranza, in reparto o ambulatorio mi sento un pesce fuor d'acqua per le mie scarsissime conoscenze pratiche, cerco di compensare studiando quando rientro a casa più che posso e in maniera "oculata" ma mi chiedo se in 1 anno (tenendo per buona l'illusione di riuscire a laurearmi entro 1 anno) riuscirò a colmare le mie lacune non indifferenti.
non mi importa più di arrivare al 110 e lode, quello che voglio è sapere di sapere che domande pormi, sapere come gestire non casi clinici ma persone con determinate patologie. Io voglio diventare un bravo medico, che opera con scienza e coscienza, non un'altra cretinetta che porta il camice e fonendo.
E ancora una volta, con vergogna, bisogna ammettere che han ragione coloro che qui in questo forum sparano su "cretinette da 30 e lode totalmente ignoranti in materia medica". So di non essere una cretinetta,non starei qui probabilmente a rifletterci su altrimenti, ma mi brucia il culo (non per vanità o arroganza, ma per vergogna e dignità) rendermi conto che davvero i 30 e lode non servono a un CAVOLINO per fare bene i medici.

la vita è una lunga lezione d'umiltà

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12 Anni 4 Mesi fa #237332 da
Risposta da al topic Re:onestà.
Ciao. Quello che hai scritto mi sembra più uno sfogo che una richiesta di consigli o chiarimenti. Cmq, giusto per dire la mia:

mi chiedo se in 1 anno (tenendo per buona l'illusione di riuscire a laurearmi entro 1 anno) riuscirò a colmare le mie lacune non indifferenti

Non so se per questioni pratiche hai la necessità 'impellente' di laurearti nel minor tempo possibile. Altrimenti, a mio parere, potresti prenderti un po' più di tempo perchè la tua preparazione ti faccia sentire più tranquilla (termine grosso, cmq, dal momento che alle prime armi -ma anche alle seconde e alle terze- credo che un po' di 'strizza' l'abbiano tutti) una volta laureata e abilitata.

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12 Anni 4 Mesi fa #237348 da DrHP
Risposta da DrHP al topic Re:onestà.

bisogna ammettere che han ragione coloro che qui in questo forum sparano su "cretinette da 30 e lode totalmente ignoranti in materia medica". So di non essere una cretinetta,non starei qui probabilmente a rifletterci su altrimenti, ma mi brucia il culo (non per vanità o arroganza, ma per vergogna e dignità) rendermi conto che davvero i 30 e lode non servono a un CAVOLINO per fare bene i medici.

Uh, mi fischiano le orecchia

Volevo rispondere dal PS (chi vuoi che ci sia a Natale?) ma invece è stato un delirio. Bene.

Mi sento indietro, mi sento impreparata, mi sento ignorante. Mi vergogno della mia ignoranza, in reparto o ambulatorio mi sento un pesce fuor d'acqua per le mie scarsissime conoscenze pratiche, cerco di compensare studiando quando rientro a casa più che posso e in maniera "oculata" ma mi chiedo se in 1 anno (tenendo per buona l'illusione di riuscire a laurearmi entro 1 anno) riuscirò a colmare le mie lacune non indifferenti.


Sull'indietro non so dirti ma sull'impreparato e ignorante sì. Secondo me il buon medico si deve sentire sempre impreparato e ignorante, la medicina è un campo vastissimo e le presentazioni anche delle cose più banali sono molto varie: la sorpresa è sempre dietro l'angolo.
Dunque, se a un certo punto pensi di essere arrivato e di sapere tutto, o sei cretino abbastanza da non riconoscere i tuoi limiti (capita spesso), o ti sei chiuso in una sub-sub-subspecialità di cui sai vita morte e miracoli (in pratica sei il famoso unghincarnitologo dell'alluce del piede sinistro, e guai a farti vedere un'unghia incarnita dell'alluce del piede destro).
Il dubbio (diagnostico, terapeutico) accompagna il (buon) medico per tutta la sua carriera: guai a innamorarsi delle proprie convinzioni e non metterle mai in discussione. Diventiamo medici sempre migliori e sempre più capaci solo affrontando quotidianamente i nostri dubbi, i nostri limiti, studiando per superarli, tenendoceli e rimuginandoli, stando a guardare cosa succede e incamerando la lezione per il futuro. E in tutto questo, una batosta insegna più di 100 vittorie.

Personalmente ti consiglio anch'io di non aver fretta e di godere al massimo dei tuoi ultimi anni da studentessa, che sono quelli in cui sai già abbastanza da capire quel che succede e cosa dovresti/potresti fare ma non sei ancora investita della responsabilità di doverlo fare in prima persona. Roma non è stata costruita in un giorno.

Sottolineo che ho usato il termine "godere" e non "sfruttare" perché
1- sono un porco e
2- sì, fare il medico è una goduria.

Mai darsi per vinti! Mai arrendersi!
comandante Peter Quincy Taggart
Galaxy Quest, 1999

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12 Anni 4 Mesi fa #237650 da ari
Risposta da ari al topic Re:onestà.

Qualche anno fa ho dovuto fare i conti con un grande malessere interiore che mi ha fatto perdere di vista il mio grande sogno: diventare un ottimo medico.
Adesso mi trovo a dover fare i conti con le conseguenze che quel malessere ha lasciato sul mio corpo ma sopratutto sulla mia preparazione. Mi trovo al 1°anno fuori corso, con una decina di materie clou indietro, poca esperienza, poca pratica, poco reparto, e con tanta voglia di fare, sapere, conoscere, imparare.
Mi sento indietro, mi sento impreparata, mi sento ignorante. Mi vergogno della mia ignoranza, in reparto o ambulatorio mi sento un pesce fuor d'acqua per le mie scarsissime conoscenze pratiche, cerco di compensare studiando quando rientro a casa più che posso e in maniera "oculata" ma mi chiedo se in 1 anno (tenendo per buona l'illusione di riuscire a laurearmi entro 1 anno) riuscirò a colmare le mie lacune non indifferenti.
non mi importa più di arrivare al 110 e lode, quello che voglio è sapere di sapere che domande pormi, sapere come gestire non casi clinici ma persone con determinate patologie. Io voglio diventare un bravo medico, che opera con scienza e coscienza, non un'altra cretinetta che porta il camice e fonendo.
E ancora una volta, con vergogna, bisogna ammettere che han ragione coloro che qui in questo forum sparano su "cretinette da 30 e lode totalmente ignoranti in materia medica". So di non essere una cretinetta,non starei qui probabilmente a rifletterci su altrimenti, ma mi brucia il culo (non per vanità o arroganza, ma per vergogna e dignità) rendermi conto che davvero i 30 e lode non servono a un CAVOLINO per fare bene i medici.

...cara drTyron, sei sulla buona strada...laureati senza problemi e senza crearti problemi nel minor tempo possibile, fermo restando una preparazione decente...metti da parte la tua paura in reparto (è normale, e chi ostenta sicurezza, come altri han già detto prima e meglio di me, lo fa o per paura o per ignoranza vera) e frequenta, frequenta, frequenta...solo la pratica ti può dare quel minimo di base per affrontare ogni situazione... e se non ne sei all'altezza in quel momento, chiedi o passa la palla ad altri più esperti di te...in bocca al lupo! :wink:

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12 Anni 3 Mesi fa #238730 da Serotonina777
Risposta da Serotonina777 al topic Re:onestà.

Qualche anno fa ho dovuto fare i conti con un grande malessere interiore che mi ha fatto perdere di vista il mio grande sogno: diventare un ottimo medico.
Adesso mi trovo a dover fare i conti con le conseguenze che quel malessere ha lasciato sul mio corpo ma sopratutto sulla mia preparazione. Mi trovo al 1°anno fuori corso, con una decina di materie clou indietro, poca esperienza, poca pratica, poco reparto, e con tanta voglia di fare, sapere, conoscere, imparare.
Mi sento indietro, mi sento impreparata, mi sento ignorante. Mi vergogno della mia ignoranza, in reparto o ambulatorio mi sento un pesce fuor d'acqua per le mie scarsissime conoscenze pratiche, cerco di compensare studiando quando rientro a casa più che posso e in maniera "oculata" ma mi chiedo se in 1 anno (tenendo per buona l'illusione di riuscire a laurearmi entro 1 anno) riuscirò a colmare le mie lacune non indifferenti.
non mi importa più di arrivare al 110 e lode, quello che voglio è sapere di sapere che domande pormi, sapere come gestire non casi clinici ma persone con determinate patologie. Io voglio diventare un bravo medico, che opera con scienza e coscienza, non un'altra cretinetta che porta il camice e fonendo.
E ancora una volta, con vergogna, bisogna ammettere che han ragione coloro che qui in questo forum sparano su "cretinette da 30 e lode totalmente ignoranti in materia medica". So di non essere una cretinetta,non starei qui probabilmente a rifletterci su altrimenti, ma mi brucia il culo (non per vanità o arroganza, ma per vergogna e dignità) rendermi conto che davvero i 30 e lode non servono a un CAVOLINO per fare bene i medici.


Cara drTyron, anche io mi trovo in una situazione simile alla tua e ti capisco. Mi mancano pochissimi esami per conseguire questa laurea.o
Ovviamente sono felice, ma a volte ho paura. Quando penso alla vita nei reparti e alla responsabilità che comporta questo mi sento poco all'altezza della situazione. Anche a me è capitato di non ricordare qualcosa in ambulatorio e in reparto...allora mi faccio mille domande, mi rimprovero dicendomi "ma un domani se non saprò questa cosa non sarò in grado di capire cosa ha questo paziente, è un errore pazzesco" e mi inizio a vergognare della mia preparazione. All'inizio la vivevo molto male, adesso ho imparato che quando torno a casa apro i libri e mi rileggo quello su cui ho avuto i dubbi durante il giorno...credimi, questo è un modo ottimo per rifissare tanti concetti che credi di avere, e sicuramente li hai anche perchè nel rileggerli ci metti poco, ma che nella pratica sono difficili da usare!
Io, come te, vorrei essere un bravo medico, in grado di dare risposte e sollievo alla persona che viene da me perchè soffre.
Spero di diventare una brava internista perchè è questo che mi piace. L'ho scelta proprio perchè è così, perchè è vasta come branca, perchè è piena di sorprese, perchè non ti annoi mai...e a volte ti confesso che quando non capisco nulla oppure sono scoraggiata davanti a un esame mi viene voglia di mollare tutto e non pensarci più...ma poi vado avanti.
Forza che ce la puoi fare, sei una persona molto umile e vedrai che questo ti renderà un bravo medico e sono sicura che i tuoi pazienti ti apprezzeranno e si fideranno di te! Un bacione

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