Tributo ad Augusto

Esattamente 15 anni fa, il 7 ottobre del 1992, un male incurabile si porta via Augusto Daolio, cantante e leader indiscusso dei NOMADI. Augusto, amatissimo da tutto il Popolo Nomade, aveva un grandissimo carisma ed era caratterizzato dalla voglia di voler stare sempre in mezzo ai suoi fans che lui considerava amici. La sua personalità ha sempre espresso voglia di vivere e desiderio di giustizia per le popolazioni più deboli: ancora oggi questi ideali li ritroviamo nelle canzoni dei Nomadi e nel Popolo Nomade. Le sue canzoni rappresentarono una bandiera per i giovani degli anni 60 e 70, ma ancora oggi sono considerate tali da chi segue certi ideali. Un anno prima di morire, Augusto scrisse una delle sue canzoni più belle, “Ma che film la vita”, che è quasi il suo testamento spirituale, un vero e proprio ringraziamento alla vita. Il testo è questo:“Grazie a mia madre per avermi messo al mondo, a mio padre semplice e profondo, grazie agli amici per la loro comprensione, ai giorni felici della mia generazione, grazie alle ragazze a tutte le ragazze. Grazie alla neve bianca ed abbondante, a quella nebbia densa ed avvolgente, grazie al tuono, piogge e temporali, al sole caldo che guarisce tutti mali, grazie alle stagioni a tutte le stagioni. Ma che film la vita tutta una tirata storia infinita a ritmo serrato da stare senza fiato. Ma che film la vita tutta una sorpresa attore, spettatore tra gioia e dolore tra il buio ed il colore. Grazie alle mani che mi hanno aiutato, a queste gambe che mi hanno portato, grazie alla voce che canta i miei pensieri, al cuore capace di nuovi desideri, grazie all\'emozioni, a tutte le emozioni. Ma che film la vita tutta una tirata storia infinita a ritmo serrato da stare senza fiato. Ma che film la vita tutta una sorpresa attore, spettatore tra gioia e dolore tra il buio ed il colore. Ma che film la vita tutta una sorpresa storia infinita a ritmo serrato da stare senza fiato. Ma che film la vita tutta una sorpresa attore, spettatore tra gioia e dolore fra il buio ed il colore.”Augusto Daolio ha sicuramente lasciato un vuoto incolmabile nella storia della musica italiana, ma con la sua breve (ma intensa) carriera ha contribuito ad aprire nuove strade e nuovi orizzonti alla musica italiana.SEMPRE NOMADI, SEMPRE AUGUSTO!!

Bella questa foto!Il primo a destra è Dante Pergreffi, il bassista che morì, in un incidente automobilistico, a maggio del \'92, pochi mesi prima di Augusto quindi...da allora i Nomadi, in ogni concerto, cantano \"Canzone per un\'amica\" (scritta da Francesco Guccini per una sua fan) in ricordo di Dante...bellissima l\'ultima strofa, cantata da Cico Falzone, che dice: \"Voglio però ricordarti com\'eri, pensare che ancora vivi, voglio pensare che ancora mi ascolti, che come allora sorridi\"...