iniziare col piede sbagliato, come rimediare?

secondo anno, crisi che si accentua ogni giorno di più, sessione d\'esami invernali saltata a piè pari, concludo domani con la lista di esami prenotati e mai sostenuti....periodo difficile, si è vero...ansia d\'esame, sempre presente...ma dopo questo mese passato senza aprire un libro per esasperazione, valutazioni interiori sulla mia vita, mi rendo conto che è veramente questo che voglio fare, che so che mi renderà felice... anche se non oggi.mi guardo intorno e perdo la motivazione, ma penso alla spinta che avevo... cambiare le cose, essere un medico capace, uno studente non legato all\'esamino, ma cosciente in pieno!allora qui arriva il nodo pratico, COME?ho imparato a mie spese che non puoi costringere una sportiva quasi agonista sulla sedia tutto il giorno, o la frustrazione arriverà a livelli da follia;ho imparato a mie spese che allontanare gli amici ed i colleghi frutta solo senso di solitudine ed incapacità di affrontare la realtà.Quindi parola chiave : equilibrio.Ma, allora, qual\'è il vero problema?Il mio personalmente è che non so come studiare!Studentessa modello capace di parlare 4 lingue, impossibilitata a memorizzare una struttura chimica o imparare a riconoscere un tessuto da un\'altro, oppure nel momento specifico.... solo a ricordare quel maledetto locomotore!Secondo anno e già rischio il fuori corso...E\' capitato anche a voi? Come superare il rifiuto dello studio, l\'incapacita di ottenere risultati?

Ciao mi sono riconosciuta molto nel modo in cui descrivi le sensazioni che stai provando. In qualche altro topic sempre qui nella sezione \"FuoriCorso\" puoi trovare parole simili..mie o di altri compagni/e di sventura-avventura..Ero anche io una studentessa modello ai tempi del liceo (devo ammettere che però riuscivo ad ottenere ottimi risultati anche senza studiare troppo) e questo è un po\' una fregatura. Si rischia di portare avanti la stessa dose di impegno o disimpegno anche all\'uni; mentre qui serve MOOOOLta più applicazione..Suona banale, ma..ad averlo saputo prima :blush: Credo che una delle cose migliori tu possa fare è: scegliere l\'esame dalla materia che al momento ti aggrada di più e dedicarle..3 ore al giorno, non di più..l\'importante è la regolarità (poi magari aumenti le ore) Puoi provare se ti aiuta a \"entrare\" in un certo ritmo di studio e di applicazione mentale in genere..

ciao cara,capisco cosa vuoi dire.io ho passato quello che stai passando tu a pochi esami dalla laurea ma alla fine ce l\'ho fatta. l\'importante è che tu creda in te stessa e in quello che vuoi fare. I momenti cosi\' capitano anche ai migliori e non è necessario che tu ti laurei in regola per essere un bravo medico.quindi prenditi i tuoi tempi e non guardare gli altri,pensa solo a te. se un pom ti va di andare a fare un caffè con le amiche vacci....ti servirà per staccare la spina ed essere piu\' carica il giorno dopo.spero di esserti stata un po\' d\'aiuto. se ti va di parlare sono qui.ciao!!!

Ti capisco bene. Prima di tutto non ti scoraggiare, sei all\'inizio e niente è perduto. Il consiglio che ultimamente do spesso è di studiare con i colleghi, magari dal confronto individui qual è l\'errore del tuo metodo e poi se sei con un\'altra persona non c\'è niente da fare, non puoi fare \"valutazioni interiori sulla tua vita\" (cito senza ironia) in quelle tre ore lì, ci penserai la sera ma ormai avrai studiato un pezzo di programma e fatto il tuo pezzettino di strada quotidiano. Già l\'aver capito che abbandonare del tutto le tue passioni e isolarti non aiuta è positivo, rimanere nel tuo brodo è la cosa peggiore che tu possa fare. Coraggio, resisti se la facoltà ti piace e torna sui libri come ti dicono sopra e negli altri topic e come altri ti diranno, che stiamo facendo una cosa difficile ma bella.

Hai fatto il punto e deciso dove vuoi andare. So che suona scontato, ma il più è fatto.Sei una sportiva agonista e quindi ti parlerò come si parla ad un\'atleta.I risultati si ottengono con la fatica, ma se perdiil piacere di fare quello che fai la fatica è inutile.Qualunque atleta, a un certo punto, deve decidere quale è il suo sport e accettare i suoi limiti. Peraltro qualunque atleta ambisce all\'eccellenza.I consigli che ti dò sono:1- continua a fare sport (o riprendi a fare sport). Niente aiuta la mente ad aprirsi quanto un corpo in forma.2- conosci i tuoi limiti. Se ti eri imposta dei voti minimi, scendi. E\' possibile che tu non sia molto brava negli sport dei primi anni, e che lo sia in quelli dopo. Ma a quelli dopo devi arrivare.3- il cervello è come un muscolo. Non puoi partire adesso, da allenamento zero, e fare 8 ore al giorno. Sali gradualmente, proprio come faresti con un programma di allenamento. Quando sei stanca, vai avanti ancora un po\', ma poi smetti. Proprio come faresti in allenamento.4- riparti dal punto in cui sei e non pretendere di recuperare il tempo perduto. L\'hai perduto. Punto. Da adesso non perderne più.5- come ultima ratio, parti dalla pratica. Ad esempio, per studiare il locomotore, prendi un testo di ortopedia - così capirai cosa studiare e perchè. Ricorda che il medico è più affine ad un ingegnere che non a un matematico: non gli interessa la teoria, gli interessa curare la gente.

Ho letto attentamente le vostre risposte... Grazie.In questa situazione nessun consiglio mi è mai suonato banale, ma spesso sembravano astratti e vuoti.Sentir chi comprende cosa sto passando, perchè lo ha vissuto o perchè semplicemente vive la mia realtà, per me è oro.come dice il mio allenatore \" non ci devi provare, ci devi solo riuscire, sei perfettamente in grado di farlo\".Io lo farò, per me, per tutto quello che di sbagliato c\'è...Rialzarmi non sarà semplice, ma non posso certo farmi sfuggire l\'esistenza in questa buca mista di autocommiserazione e apatia...Sette mesi non sono molti, e come in tanti m\'insegnano, parlare di tempo perso ad una settimana dai 21 anni è una bestemmia:P Grazie ancora, vi informerò sugli sviluppi... e probabilmente massacrerò il forum di domande di chiarimenti:cheer: a presto