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13 Anni 10 Mesi fa #203676 da parnassus
ciao ragazzi, mi ritrovo a scrivere su questo forum perchè sono proprio alla frutta. Sono uno studente
fuoricorso che più fuori non si può. Sono davvero indietrissimo con gli esami, dovrei essere al 6 invece devo dare esami
del 2 anno. Non ho intenzione di mollare, sono qui per chiedere pareri e per parlare dei motivi che mi hanno portato
a trovarmi in questa situazione sperando di poter trovare uno spunto per reagire, per intraprendere la giusta via.
Sperando di trovare una soluzione. Il mio problema più grande credo si chiami procrastinazione. Essa consiste nel
rinviare sempre le cose, nel mio caso studiare. Rinviando lo studio vi lascio immaginare cosa mi ritrovo alle porte
di un esame...un pugno di mosche in mano, anzi neanche quelle. Non pensate che trascorra il giorno e la notte in balia dei
divertimenti, tutt'altro. Trascorro i miei giorni a torturarmi, avvolto e massacrato dai sensi di colpa.
Non so cosa fare, appena comincio a leggere la mia mente comincia a vagare, ogni minimo rumore mi distrae,
ogni mio pensiero mi distoglie dallo studio e non so che fare. E' una situazione che non auguro a nessuno di vivere,
un limbo dal quale non riesco ad uscire. Medicina è fatta di esami che necessitano parecchio tempo per essere
preparati a dovere, come posso preparare una materia se rinvio sempre e mi ritrovo sotto esame con un librone intero
da imparare in pochi giorni?come riuscire ad essere costante?come riuscire a concentrarmi evitando che ogni piccola
sciocchezza possa distrarmi?come evitare di farmi seghe mentali?quando intrapresi la mai carriera universitaria a
tutto pensavo tranne che potesse succedere una cosa del genere...vi prego dunque di aiutarmi, di potermi dare tutti
i suggerimenti che riterrete necessari. Ringrazio in anticipo tutti coloro che mi dedicheranno qualche minuto del loro tempo, grazie!!!

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13 Anni 10 Mesi fa #203686 da Cyanide
È difficile consigliarti, ma farò comunque un tentativo. Credo che tu sia entrato in un circolo vizioso, di quelli che capitano a maggior parte degli studenti di medicina come in tutte le altre facoltà: un periodo di stanchezza, pensieri, eventi avversi e qualsiasi altra cosa hanno fatto scattare in te il circolo: rimando a domani lo studio -> il giorno dopo: mi angoscio perchè sono indietro -> non riesco a studiare perchè le cose che mi rimangono da studiare sembrano infinite e il tempo è pochissimo -> rimando a domani perchè oggi non sono in condizioni e si ricomincia. Penso capiti un po' a tutti durante gli studi, almeno una volta. Soprattutto di fronte ad esami grandi. Di solito in qualche modo si esce, tu ne sei rimasto invischiato e più passa il tempo e peggio vanno le cose perchè aumenta l'ansia, le angosce, la paura e contemporaneamente perdi allenamento nello studio, sei sempre meno capace di concentrarti, tendi a rimandare sempre di più.

Parlare della tua situazione con qualcuno, secondo me, è già un primo passo. A volte si vedono gli ostacoli molto più grandi di quello che in effetti sono e parlare con altre persone serve a ridimensionare i propri timori. In secondo luogo il tuo problema è che non riesci ad agire. E devi trovare un modo per costringerti a farlo, e devi ritrovare le motivazioni.

Prova a cercare un posto che non ti crei distrazione alcuna, come ad esempio la biblioteca o qualche aula studio, che possono anche rivelarsi stimolanti, vedendo altra gente studiare (a me ad esempio aiuta molto, quando sono in crisi) e prova a ricominciare a studiare, a piccoli passi, ma con un tuo piano preciso: miro a dare quest'esame per questa data, quindi mi organizzo lo studio così, oggi faccio questo capitolo, domani quel capitolo eccetera, e ti sforzi di rispettare ogni giorno il tuo programma. Crearsi un piano del proprio studio, organizzarselo, dà sicurezza e aiuta ad eliminare alcune delle paure. Aprire il libro e cominciare a studiare senza un obiettivo preciso molto vicino (come ad esempio, completare un capitolo entro la giornata) può creare molte angosce infondate e soprattutto si può far molta fatica a mantenersi concentrati.

Altra cosa che forse potrebbe aiutarti è cercare di avere contatti con altri studenti di medicina: non estraniarti nel tuo mondo, per lo stesso motivo che ti dicevo prima, a volte si vedono gli ostacoli molto più grandi di quello che sono in realtà e questo è sicuramente uno dei fattori di blocco per molte persone.

Ti linko qualche altro topic del forum che magari potrebbe tornarti utile:
www.futurimedici.com/forum/index.php?topic=181630.0
www.futurimedici.com/forum/index.php?topic=182619.0
www.futurimedici.com/forum/index.php?topic=182491.0
www.futurimedici.com/forum/index.php?topic=146998.0
www.futurimedici.com/forum/index.php?topic=183554.0

Spero di esserti stata un po' di aiuto.

La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci (Isaac Asimov)

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13 Anni 10 Mesi fa #203688 da Theli
Sottoscrivo quanto detto dalla mia collega di moderazione. Mi pare di capire più che altro che il tuo problema sia proprio ciò che hai detto, cioè la procrastinazione. Forse qui puoi trovare qualche metodo per evitarla:

www.efficacemente.com/2009/04/procrastin...7-modi-per-smettere/

Dovrei avere anche un articolo su qualche mensile di psicologia che la spiega in maniera più dettagliata e suggerisce alcuni modi simili sul come affrontarla. Fammi sapere se pensi che può servirti. Nel caso ti mando qualcosa.

Non mollare!

"In ogni caso, veniamo dal nulla e andiamo nel nulla, e non c'è nulla di cui preoccuparsi" (Peter Wessel Zapffe)

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13 Anni 10 Mesi fa #203731 da DrHP
Guarda, è semplicissimo: non sei fatto per studiare. Non in questo momento della tua vita, quantomeno.
Non ci girerò attorno: se non trovi dentro di te le motivazioni per andare avanti, niente e nessuno te le darà.
Io ti consiglio di cercarti un lavoro. Potrebbe darti delle soddisfazioni, oppure potrebbe riavvicinarti al piacere dello studio (sì, studiare è un piacere).

Mai darsi per vinti! Mai arrendersi!
comandante Peter Quincy Taggart
Galaxy Quest, 1999

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13 Anni 10 Mesi fa #203969 da selene

Guarda, è semplicissimo: non sei fatto per studiare


Ma chi sei tu per dare delle sentenze così drastiche?E mi riferisco anche a quelle che hai dato in altre discussioni!

DrHp ho letto la tua storia tra i vari post e ti chiedo:cosa diamine ci fa un medico laureato in tempo a rompere le pal*e ai fuoricorso o alle persone che stanno male,che stanno attraversando un momento difficile?
Ma sei disoccupato?Non hai un lavoro?E se ce l'hai (cosa di cui sono sicura perchè non esistono medici disoccupati),è la frustrazione che ti spinge a stare sempre qui a dare queste risposte?o il cinismo?o sei un sadico che ama leggere storie delle persone in difficoltà e godere di esse?

No davvero,illuminami!

E adesso un bel cazziatone anche ai moderatori e non mi importa che mi bannate: Ma questo tizio puntualmente risponde così e voi moderatori NON DITE NULLA?
Ho letto quasi tutte le discussioni di questa sezione,e mi meraviglio della passività (e dell'inutilità) dei moderatori di fronte a risposte che a persone in un periodo di difficoltà possono dare davvero fastidio.

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13 Anni 10 Mesi fa #204012 da DrHP

Ma chi sei tu per dare delle sentenze così drastiche?E mi riferisco anche a quelle che hai dato in altre discussioni!

Sostanzialmente, uno che è passato attraverso varie difficoltà e porta la sua opinione e il suo contributo.
Mica pretendo che sia il Verbo.

è la frustrazione che ti spinge a stare sempre qui a dare queste risposte?o il cinismo?

Oddio, sempre... certe volte passan settimane tra i miei post.
E non perché vado in vacanza a Barbados, eh (purtroppo).

risposte che a persone in un periodo di difficoltà possono dare davvero fastidio.

Il fastidio è positivo. E' il fastidio che ti porta a reagire.
Diciamo che sei nella merda fino al collo. Quello che tu invochi è che nessuno ti dica "ehi, imbecille, sei nella merda fino al collo, datti da fare e vieni fuori" ma che invece ti si dica "ma sì poverina, sei nella merda ma insieme a te c'è tanta gente, adesso vedrai che piano piano, ma piaaaaaaaaaaaanooooooooooooo, eh, ne puoi anche venire fuori. Nel frattempo sguazza un altro po'".

Inizi a venirne fuori quando prendi atto della situazione in cui ti trovi e fai qualcosa per cambiare. Certo finché ti crei degli alibi imbevibili non ne vieni fuori. Cos'altro devi dire a uno che scrive

appena comincio a leggere la mia mente comincia a vagare, ogni minimo rumore mi distrae,
ogni mio pensiero mi distoglie dallo studio

se non che è caso che cambi la sua vita? Soprattutto se è uno che nella sua vita non ha fatto altro che studiare, e non ha quindi termini di paragone p.es. con il mondo del lavoro?

Nella vita può capitare quasi di tutto (la mia vita ne è un perfetto esempio), puoi perdere la tua strada, percorrerne un'altra, tornare indietro e riprendere la vecchia, percorrere fino in fondo quella nuova: va tutto bene. L'unica cosa che non va bene è starsene fermi. Perché è l'unico modo in cui sei certo al 100% che non andrai da nessuna parte.

sei un sadico

Tendenzialmente no. Ma se sei carina, hai manette tue proprie e mi mandi una foto a figura intera ne possiamo parlare.


Mai darsi per vinti! Mai arrendersi!
comandante Peter Quincy Taggart
Galaxy Quest, 1999

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