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Aiutatemi!!!!
Si immagino che il miglior aiuto sia la commiserazione e l'autocommiserazione.... sono cose che aiutano da sempre l'umanita'Non c'è nulla di male a farsi aiutare
Ma ci sono difficoltà e debolezze che ti impediscono di studiare medicina e soprattutto che ti impediscono di essere un buon medico, oltre tutto se hai ancora certe debolezze a una certa eta'.non è che studiare medicina debba per forza significare non avere difficoltà, non avere debolezze.
Certo, perche e' scontato che li superi certi blocchi...come no...sicurissimo.Siamo umani non macchine ed ogni essere umano è diverso dall'altro, c'è chi riesce ad affrontare le sue paure senza problemi, c'è chi non ha imparato a farlo e si trova a 25, 26 anni ad essere bloccato..ciò non significa che chi si è trovato in difficoltà, una volta superato i suoi problemi, non sarà un valido dottore o addirittura un dottore più bravo di tanti altri.
Nessuno ha detto che non dobbiamo avere le nostre debolezze o paure.
Se hai problemi di relazione col prossimo da dodicenne non puoi affrontare un lavoro come quello del medico.
Se soffri di vertigini non vai a fare l'equilibrista e se una mi venisse a dire che puo' farlo perche non siamo macchine ma umani... :sarcastic:
Non capisco questo cosa c'entri con il resto del discorso.Ragazzi studiare medicina non vuol dire essere super, scendete dal piedistallo!!!
....attenzione che arriva il Ma anche nofrase che andrebbe incisa sui banchi di ogni aula di medicina, molti miei compagni di corso pare abbiano in tasca un nobel dalla spocchia con cui parlano...Roberta per come la vedo io un medico valido deve essere in grado di fare diagnosi corrette e precise in primis, e deve capire il paziente in secundis, cioè deve avere empatia verso l'altro, deve capire cosa vuol dire "essere malato". Questa seconda qualità, ahi me, non si impara sui libri di medicina, e ho trovato pochissimi medici che possono dire di capire davvero i pazienti.
questo si che andrebbe inciso.
Gia' quando verra' da te gente che ne passa di tutti i colori, che prova sofferenze di ogni genere, ricordati di quando ti bloccavi a dare gli esami e ti accompagnava la mamma...questo si che ti dara' l'empatia necessaria!Se usi le difficoltà e le sofferenze che stai attraversando(da sola o aiutata non importa) come un mezzo per imparare cosa vuol dire stare veramente male(non solo fisicamente) allora sarai un grande medico. Buona fortuna.
Io invece mi auguro che la ragazza abbia piu' capacita' di capire dei soliti benpensanti, cosa le si sta cercando di dire.mi auguro che la presunzione e la superficialità che personalmente ho ravvisato in alcune risposte (non si fanno i nomi, si fanno i nick: DrHP e Freedom) non scoraggino (ma non credo che ciò avvenga, e non deve avvenire) il percorso di una persona che -stando a quello che racconta- sta LOTTANDO per non buttare al vento il lavoro che ha fatto e costruirsi il futuro al quale aspira.
Se c'e' una cosa di cui NON ha bisogno, una persona che a 25 anni ancora ha problemi seri nel rapportarsi con gl'altri e nella maturazione della sua personalita' adulta, e' la piangeria e solidarieta' di cartapesta.
"Ho sempre tentato. Ho sempre fallito. Non discutere. Fallisci ancora. Fallisci meglio."
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Perchè, stai dicendo qualcosa? Avrei giurato, come si dice dalle mie parti, che "non sesi narendi nudda"!! :dash: (Svelo la sciarada per gli individui che non vantano affinità etnica con il sottoscritto: "non stai dicendo niente", detto di persona che aggiunge solo banalità ad un discorso in atto ).
Se c'e' una cosa di cui NON ha bisogno, una persona che a 25 anni ancora ha problemi seri nel rapportarsi con gl'altri e nella maturazione della sua personalita' adulta, e' la piangeria e solidarieta' di cartapesta.
Ah sì? E di cosa ha bisogno, della predicozza del maestrino con piglio da sofista di carta straccia? 0.(
Cmq non voglio contribuire ad abbassare ulteriormente il pH della discussione. In bocca a lupo a chi è in difficoltà e -vista l'ora- buona notte a tutti!! :angel:
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A invece tu stai dicendo tutto. :sarcastic:Perchè, stai dicendo qualcosa? Avrei giurato, come si dice dalle mie parti, che "non sesi narendi nudda"!! :dash: (Svelo la sciarada per gli individui che non vantano affinità etnica con il sottoscritto: "non stai dicendo niente", detto di persona che aggiunge solo banalità ad un discorso in atto ).
Nessun predicozzo ma neanche nessuna piangeria da show.Ah sì? E di cosa ha bisogno, della predicozza del maestrino con piglio da sofista di carta straccia?
"il percorso di una persona che -stando a quello che racconta- sta LOTTANDO per non buttare al vento il lavoro che ha fatto e costruirsi il futuro al quale aspira"
se l'avessi sentito da maria de filippi o simili mi sarei emozionato
Stiamo parlando di una persona che semplicemente non ha sviluppato una personalita' adulta perche' chiusa nel proprio bozzolo famigliare o a seguito di eventi spiacevoli ci si e' chiusa...non di una persona affetta da disturbo bipolare
Dovrebbe concentrarsi diventare indipendente, non continuare degli studi stressanti accompagnata dalla mamma. Magari iniziando un percorso con tranquillita' da uno specialista bravo.
Non c'e' bisogno di fare melodrammi
"Ho sempre tentato. Ho sempre fallito. Non discutere. Fallisci ancora. Fallisci meglio."
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infatti nessuno sta facendo melodrammi. Io dico quello che ho sempre pensato. A medicina ho trovato persone che a 19 anni sono seriamente convinte di essere luminari della scienza medica (il fatto che poi i risultati degli esami li smentiscano costantemente non sembra intaccare minimamente la loro sicurezza), ho trovato arroganza ed ego smisurati, destinati a sgonfiarsi non appena metteranno piede in un reparto e avranno contatti coi pazienti. Studiare medicina è come studiare qualsiasi altro CdL scientifico, fare il medico invece non è come fare qualsiasi altro lavoro. Per cui incidiamola bene la frase, che sia ben leggibile.Non c'e' bisogno di fare melodrammi
Non c'è autocommiserazione nel tentativo di risolvere un problema che si ha. Sono il primo a dire che se non riuscisse a risolvere il problema diventerebbe un limite per lei come medico(e come persona), ma non stiamo parlando di una 50 enne depressa, ma di una ragazza di 25 anni. Non sappiamo quali potenzialità può avere. Ti faccio un esempio: mia madre a 25 anni aveva paura persino di guidare la macchina, non voleva responsabilità perché le procuravano una stato di ansia cronico. Si è fatta aiutare e oggi gestisce una famiglia di 5 persone, un ufficio di 18 e guida meglio di molti uomini.Si immagino che il miglior aiuto sia la commiserazione e l'autocommiserazione
è quello che ha fatto.Magari iniziando un percorso con tranquillita' da uno specialista bravo.
Freedom sai già che abbiamo idee diverse di quel che vuol dire essere medico.attenzione che arriva il Ma anche no
questo si che andrebbe inciso.
ahahahaha! Lo sapevo che l'avresti scritto. La sindrome del dottor House continua ad impazzare noto. Evviva evviva!! I blocchi psicologici capitano e possono capitare a tutti, ma possono essere superati e usati come mezzo per capire chi questi problemi li ha. Potrebbe capitare pure al buon freedom, che ovviamente, in coerenza con le proprie posizioni, correrebbe in segreteria con la rinuncia agli studi sotto braccio, nevvero?Gia' quando verra' da te gente che ne passa di tutti i colori, che prova sofferenze di ogni genere, ricordati di quando ti bloccavi a dare gli esami e ti accompagnava la mamma...questo si che ti dara' l'empatia necessaria!
Mortui Vivos Docent
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Premetto che io non sono una persona dal carattere sicuro- sono molto testarda, questo sì…ma non sicura.
Paradossalmente ho anche notato su di me che in certe occasioni, l’insicurezza può essere anche un grosso vantaggio, se la si usa nel modo giusto(… è stata per me davvero un modo per migliorarmi di continuo!...quindi, secondo me non c’è di che preoccuparsi dell’insicurezza…ogni aspetto del nostro carattere può essere un pregio o un difetto allo stesso tempo a seconda di come la usiamo….e oltretutto, secondo me, molta sicurezza, in questo lavoro, la si acquisisce col tempo, con l’esperienza).
Inoltre sempre da quella che è stata la mia esperienza personale, anche le persone che apparentemente sembrano molto determinate o“spocchiose”, hanno le loro fragilità e debolezze. Tutte.
Quindi una persona insicura non è inferiore ad una determinata e sicura, né viceversa.
Io ho avuto un periodo di problemi nel mio percorso e per questo sono intervenuta in un post, cercavo di essere di aiuto…perché davvero anche se magari non sembra, capisco molto bene la situazione.
Non volevo giudicare , volevo dare un consiglio in base a quella che è stata la mia esperienza personale(anche se forse non essendo stato aperto da roberta questo topic, il mio consiglio non era richiesto!)
Chiedere aiuto non è sbagliato, anzi. Né il fatto di chiedere aiuto o di avere dei problemi durante il proprio percorso farà di una persona un medico peggiore( sono perfettamente d’accordo con lucadoc sul fatto che i problemi, una volta superati e rielaborati, ti possano aiutare a capire meglio te stesso e gli altri).
Quello che volevo dire è semplicemente che, metaforicamente parlando, quando si ha un problema è come se ci si fosse persi in una grossa città. Chiedere aiuto quando si ha un problema non è sbagliato , ma deve essere, metaforicamente, come “farsi dare una mappa delle strade della città” per poi essere di nuovo in grado di guidare la macchina percorrendo la strada giusta da soli. Magari all’inizio non si riuscirà a leggere la mappa, si sbaglieranno tutte le strade e si prenderanno contromano dei sensi unici….ma alla fine si imparerà come fare per raggiungere la meta guidando la macchina da soli. Questo “metodo” è stato assolutamente fondamentale per me perché mi ha insegnato davvero tanto e mi ha aiutato a “venirne fuori”dai periodi più difficili….. per questo sono intervenuta in un post.
Con questo, in ogni caso, faccio un grosso in bocca al lupo a tutti ed un augurio sincero di buone feste!
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Ma io le persone piu' egocentriche che ho trovato sono invece proprio quelle trovano conferme nei risultati degli esami e credono di essere medici luminari solo perche' imparano a memoria il libro, poi se gli fai una minima domanda trasversale non capiscono nullaA medicina ho trovato persone che a 19 anni sono seriamente convinte di essere luminari della scienza medica (il fatto che poi i risultati degli esami li smentiscano costantemente non sembra intaccare minimamente la loro sicurezza), ho trovato arroganza ed ego smisurati, destinati a sgonfiarsi non appena metteranno piede in un reparto e avranno contatti coi pazienti. Studiare medicina è come studiare qualsiasi altro CdL scientifico, fare il medico invece non è come fare qualsiasi altro lavoro. Per cui incidiamola bene la frase, che sia ben leggibile.
Se il problema e' un incapacita' di affrontare certi problemi e situazioni, cadere nell'autocommiserazione e' facile.Non c'è autocommiserazione nel tentativo di risolvere un problema che si ha. Sono il primo a dire che se non riuscisse a risolvere il problema diventerebbe un limite per lei come medico(e come persona), ma non stiamo parlando di una 50 enne depressa, ma di una ragazza di 25 anni. Non sappiamo quali potenzialità può avere. Ti faccio un esempio: mia madre a 25 anni aveva paura persino di guidare la macchina, non voleva responsabilità perché le procuravano una stato di ansia cronico. Si è fatta aiutare e oggi gestisce una famiglia di 5 persone, un ufficio di 18 e guida meglio di molti uomini.
Quali siano le sue potenzialita', ci vuole molto tempo per superare un problema simile, e' una pessima idea portare avanti un percorso di studi che invece richiede una certa responsabilita' e impegno.
Si anche se non ricordo in cosa.Freedom sai già che abbiamo idee diverse di quel che vuol dire essere medico.
che c'entra dr.house?ahahahaha! Lo sapevo che l'avresti scritto. La sindrome del dottor House continua ad impazzare noto. Evviva evviva!! I blocchi psicologici capitano e possono capitare a tutti, ma possono essere superati e usati come mezzo per capire chi questi problemi li ha. Potrebbe capitare pure al buon freedom, che ovviamente, in coerenza con le proprie posizioni, correrebbe in segreteria con la rinuncia agli studi sotto braccio, nevvero?
Ho affrontato i miei problemi (che magari fossero solo un blocco) prima di iniziare medicina, in coerenza con le mie posizioni, ho aspettato 2 anni prima di iniziare medicina proprio per mettere ordine nella mia vita.
A tutt'ora continuo a prendere calci ogni giorno e da ogni direzione ma ho un obiettivo e lo porto avanti.
E se un giorno arrivassi a capire di non riuscire a continuare i miei studi, rinuncerei...anche se oramai sono troppo avanti :sarcastic: del resto non ho detto di rinunciare ai suoi studi ma di non continuarli finche' il problema sussiste.
"Ho sempre tentato. Ho sempre fallito. Non discutere. Fallisci ancora. Fallisci meglio."
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