continuare o cambiare?

Ciao a tutti sono Sara una studentessa del terzo anno di medicina fuori corso per quest'anno.Ho 24 anni e frequento medicina al'università di tor vergata di Roma.Quest'anno è stato un anno molto duro perchè mi sono fermata con gli esami da settembre perchè non riuscivo a trovare la motivazione per farli.Quindo mi sono messa in discussione ,determinata finalmente a capire quale fosse la strada giusta per me.MI sono sempre impegnata nel sociale ho fatto volontariato di vario tipo.Quest'anno ho fatto parte di un associazione che si occupa di ragazzi down e mi è piaciuto molto lavorare con loro,ho fatto un tirocinio alla caritas di roma e anche lì ho avuto piacevoli sorprese.IN tutte queste esperienze quello che emegeva sempre era il piacere che provavo nello stare a conatto con  le persone in difficoltà ,ascoltare i loro problemi e i miei interssi vertevano molto più sull'analisi della loro psiche che del loro corpo ,anche alla caritas dove stavo a contatto con medici, provavo maggiore piacere a parlare con i  pazienti del loro vissuto, delle loro paure che dei loro sintomi fisici o nel visitarli.Dopo essermi informata sulle vare facoltà triennali che operano in ambito sociale mi sono trovata ad escluderle tutte sia assistente sociale che educatrice perchè in ognuna di queste mi mancava qualcosa, più che altro la parte clinica che a me interessava anche se principalmete legata alla psiche.Quindi ho capto che tornando indietro magari sceglierei psicologia, anche per lo studio meno scientifico e  sistematico.Infatti a medicina ho avuto sempre una grande difficoltàò nell'affrontare gli esami proprio perchè non ho una capacità schematica di studio molto sviluppata, insomma sono più portata per le materie letterarie.A luglio di quest'anno ho fatto comunque un esame a medicina(fisiologia 2) la seconda parte di questo esame immenso passandolo,perchè non riuscivo più ad avere il suo peso addosso.Quindi ora diciamo ho finito tutti gli esami del secondo anno e uno del terzo.Ora sono davanti ad un bivio...settembre  è alle porte e io devo scegliere...continuare medicina per poi magari avvicinarmi alla sfera psicologica potendo diventare anche psicoterapeuta con la laurea in medicina o psichiatra anche se il lungo percorso scientifico mi spaventa visto che sarà pieno di cose che non mi interessano....oppure cambiare iscrivermi a psicologia a quasi 25 anni e iniziare da capo uno studio più affine a me?il mio dubbio è anche se mi conviene intrprendere uno studio di psicologia che poi non è cosi diverso forse da medicina??non lo so...sono confusa...se qualcuno di voi conosce meglio questa facoltà, le differenze con medicina o cmq mi piacerebbe conoscere le vostre idee...cosa fareste al posto mio????

Ciao!
il consiglio che posso darti e di non mollare assolutamente medicina!! Non sei così indietro, c'è gente che al terzo anno deve ancora dare anatomia!  te hai già fatto fisio, probabilmente arriverai alla laurea con 3 anni fuori corso, verso i 30 anni,  ve bè… non mi sembra una tragedia! a 30 anni c'è chi ha il coraggio di iniziare da zero medicina!

Per quanto riguarda invece la scelta tra medicina e psicologia, io non avrei dubbi, la possibilità per uno psicologo  di trovare un buon lavoro (stabile, pagato decentemente)  è molto minore rispetto ad un medico specializzato in psichiatria. Di psicologi c’è n’è veramente troppi rispetto alle domande, è una figura professionale che dagli anni 90 a oggi ha avuto una enorme crescita in termini di numeri e perciò spesso molti sono costretti per diversi anni a lavorare gratis (li conosco per esperienza personale) o per pochissimi soldi (300-500 euro) in vari enti, cliniche pubbliche o private.. e ciò non ti permetterà assolutamente un’indipendenza economica.
Poi  secondo me  il lavoro dello psichiatra è molto più appagante rispetto a uno psicologo, oltre a lavorare come uno psicologo sul piano della conversazione, del rapporto umano con il paziente (psicoterapia, terapia cognitivo-comportamentale…)  sei un medico a tutti gli effetti puoi prescrivere psicofarmaci o anche altri tipi di farmaci, fare diagnosi di patologie neuro-psichiatriche, puoi lavorare negli ospedali pubblici o aprirti uno studio privato… se inizialmente appena specializzato non trovi lavoro puoi comunque fare sostituzioni di medico di base, guardie mediche che uno psicologo non può fare… 
Oggi la gente sta capendo che lo psichiatra è un medico e lo psicologo no, e tra i due preferisce il primo. Se ti piace l’aspetto più umanistico della medicina secondo me psichiatria è la tua via, naturalmente c’è anche la parte più scientifica, c’è da saper bene la neurofisiologia, la neurologia, la farmacologia… ecc.
Poi ci sono anche altre specializzazioni come neuropsichiatria infantile, psicologia clinica… che sono molto belle. Anche medicina generale per fare il medico di famiglia la trovo un indirizzo che ti permetterà di instaurare dei bei rapporti umani con il paziente.

Tieni duro per i prossimi 4-5 anni, studierai materie che ti piacciono poco o per nulla, ma poi con la specializzazione ritroverai le tue motivazioni, e sarai contenta di non aver fatto la pazzia di abbandonare medicina a 24 anni.

Ciao Spong,
per quanto riguarda la tua situazione esami devo dire che non è così catastrofica come la vedi tu: ti basta girare per questo sito per vedere come c'è chi riversa in situazioni più critiche della tua.
Chiaramente la tua è una questione di motivazioni e di interesse verso la materia. In generale concordo con Adalos quando ti dice che potrai avvicinarti alla psichiatria o alla neuropsichiatria infantile dopo la laurea, ma voglio comunque metterti in guardia sul fatto che si sta parlando di discipline che poggiano sempre più su basi scientifiche e che richiedono uno studio sistematico e schematico. Ovviamente la componente dialogica è spiccatissima e molte terapie si basano proprio su di questa, ma tutto, dalla diagnosi alla scelta terapeutica, si avvale di evidenze in perenne evoluzione che devono essere patrimonio del terapeuta. Attualmente poi tali discipline si avvalgono sempre maggiormente dei contributi della genetica, della biologia molecolare, della neurofisiologia e delle neuroscienze in generale. Non credo che si possa essere un buono psichiatra moderno continuando a concepire le psiche come un entità separata dal corpo, così come non credo si possa essere buoni psichiatri e neuropsichiatri infantili senza una buona conoscenza della neurologia. Voglio dire, vi sono quadri clinici di pertinenza neurologica che mimano piuttosto bene alcune malattie psichiatriche: se non si passa per un'anamnesi e un esame obiettivo accurato, tali quadri possono rimanere misconosciuti. Con questo non voglio spaventarti o indurti a desistere, tutt'altro! Voglio semplicemente consigliarti di avvicinarti per conto tuo al mondo della psichiatria leggendoti qualcosa a tempo perso (testi, articoli divulgativi, articoli scientifici, siti dedicati ecc ecc): solo così potrai capire se si tratta di un tipo di studio che si adatta alla tua indole e solo così potrai capire se ne vale la pena di continuare a studiare per anni materie che non ti appassionano per poi arrivare a queste discipline.

sei alla fine del terzo anno e hai finito tutti gli esami del secondo più uno del terzo, guarda che non è affatto male. Non è disastrata come situazione anzi! Io ho compagni di corso che hanno fatto solo gli esami necessari per passare all'anno successivo e hanno indietro una marea di roba...non mollare adesso...in più il bello arriva ora, il triennio clinico!Datti un altro anno di tempo, se vedi che anche frequentando i reparti e studiando le cliniche non ti piace, allora hai ragione a cambiare, ma prima di gettare via tre anni di lavoro devi essere assolutamente certa che la medicina non sia la tua strada.

Ciao, spong ...non mollare assolutamente! Sarebbe un errore madornale! Hanno proprio ragione lucadoc e Adalos: altri 4 o 5 anni e sarai medico! cambiando in psicologia, considera che, almeno attualmente, per l'abilitazione ci vuole molto di più che in medicina (credo un anno, ma forse anche più)...non diventi psicoterapeuta...per quello dovrai fare una specializzazione o una scuola privata, impiegandoci molti più anni di quel che credi...ti scrivo questo per esperienza personale...mi sono appena laureata e abilitata, e ho fatto la tesi in psichiatria (la mia passione!)...capisco le tue difficoltà: io mi ero iscritta all'uni per psichiatria (anzi, il mio sogno è proprio fare la psicoterapeuta di tipo psicodinamico), che è un mondo a parte rispetto all'essere medico in genere...quindi, non troverai interessantissime le materie che studierai, lo so..ma, è la via migliore da seguire in questo momento: la visione completa che ti dà una formazione medica è invidiata da molti psicologi, che mi hanno espressamente detto (e ne ho conosciuti un po') di essersi pentiti di non avere scelto medicina...quindi, resisti: il bello, credimi, verrà dopo...
per l'età non preoccuparti: io ho 44 anni e non ho smesso di lottare e sognare!

Sarò anche una voce fuori dal coro, ma se hai capito, grazie anche a diverse esperienze, che è psicologia la cosa giusta per te e che ti piace veramente per me dovresti farla, non è che se vecchia! secondo me se si ha la volontà e poi il coraggio per cambiare, allora vuol dire che ne vale la pena..poi ho visto che ci sono anche delle interfacoltà di psicologia e medicina come a pisa che è, se non sbaglio, scienze e tecniche di psicologia clinica, perciò si potrebbero trovare più esami con quelli che hai già fatto, ma vedi meglio..Comunque secondo me dovresti pensare non ai 2 anni che hai già fatto ma ai 4 più specializzazione che mancano (e che se non hai la voglia e la motivazione adatta aumentano) e a quelli di psicologia che potresti non difficilmente recuperare (investigando un po' sugli esami delle interfacoltà con medicina)...Morale della favola: fa quello che senti più giusto per te e non quello che razionalmente andrebbe fatto, perchè è quello che farai per tutta una vita, e la vita non è affatto razionale!!