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Microbiologia, Virologia e Parassitologia

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17 Anni 8 Mesi fa #15924 da lunapi
Risposta da lunapi al topic prioni
Che cosa sono i prioni? Il termine Prione ? stato coniato nel 1982 da Stanley Prusiner, per denominare una particella infettiva con caratteristiche inedite, in particolare la resistenza ai raggi U.V., la mancanza di acidi nucleici e la composizione esclusivamente proteica (pr per proteina, i per infettiva e one per particella). Si tratta di una particella infettiva di natura proteica (glicoproteina), priva di acido nucleico e resistente quindi all\'azione degli enzimi che distruggono l\'RNA ed il DNA.La sua struttura ultramiscroscopica ? diversa da quella dei virus e pertanto non pu? essere considerato n? un virus n? un viroide (cio? una struttura dotata di acido nucleico), n? tantomeno un fungo, un batterio od un parassita. L\'isoforma fisiologica della proteina Prionica (PrPC, Prion related Protein) ? presente sulla superficie di tutte le cellule nucleate, ma ? maggiormente espressa nei neuroni e viene codificata da un gene situato sul braccio corto del cromosoma 20 dell\'uomo. Il suo ruolo ? sconosciuto, si sa che ? una proteina che lega il Rame.La proteina Prionica esiste per? in dueisoforme [Korth_1997], PrPC e PrPSc, che hanno peso molecolare e sequenza aminoacidica identici ma differiscono nella struttura terziaria e quaternaria: PrPC (o PrP-sens), isoforma normale gi? sopracitata, sensibile a detergenti e proteasi, e PrPSc (o PrP-res), isoforma patologica, parzialmente resistente a detergenti e proteasi, che quando viene trattata con queste sostanze d? origine alla PrP27-30.PrPSc e PrP27-30 sono correlate invariabilmente con le TSE (encefalopatie spongiformi trasmissibili) e l\'isoforma PrPC presenta un polimorfismo associato specificamente con alcune TSE.Si ipotizza che l\'isoforma PrPSc trasmetta la sua caratteristica resistenza all\'isoforma PrPC, e che questo provochi un accumulo di materiale proteico che causerebbe la malattia [Weber_1997, Weber_1999]. Questo tipo di modificazione strutturale, da una conformazione prevalentemente alfa-elicoidale ad una forma denominata beta-PrP ? stata riprodotta in vitro, e l\'attitudine della forma beta-PrP a costituire aggregati fibrillari sembra fornire un plausibile meccanismo molecolare della propagazione del Prione [Wadsworth_1999]. Prione esiste in due forme. Quella normale, innocua (PrPc), pu? cambiare la sua forma e diventare patogena (PrPSc). La conversione da PrPc a PrPSc procede poi con una reazione a catena. Quando viene raggiunta una concentrazione sufficiente di proteine PrPSc, queste si aggregano a formare un lungo filamento che gradualmente danneggia il tessuto neuronale. La proteina prionica (PrPc) ? generalmente innocua. Nella forma benigna, il suo scheletro si ripiega formando diverse eliche (mostrate come spirali nel plausibile modello a nastro a sinistra, e come cilindri nello schema in alto a destra). La PrPc si converte nella forma infettiva (PrPSc) quando gran parte dello scheletro si distende, formando i cosidetti filamenti beta (rappresentati come frecce nella struttura ipotetica in basso a destra). I siti in rosso nel modello a nastro della PrP normale evidenziano posizioni nelle quali la sostituzione di un amminoacido promuove probabilmente l\'avvolgimento nella forma infettiva della molecola.E\' stata dimostrata l?esistenza, all?interno della proteina prionica, di una struttura con notevole stabilit? se disposta a quattro a-eliche, che per? ? pure molto stabile in conformazione b-sheet; anche studi di diffrazione di raggi X hanno convalidato il modello della conversione da a-elica a b-sheet. Inoltre poich? il blocco della sintesi proteica porta ad un arresto della formazione di PrPSc ? probabile che nella transizione da PrPC (a-elica) verso PrPSc (b-sheet) sia essenziale l?azione di altre proteine cellulari, molto probabilmente tipo chaperonine. La prima malattia da prioni riconosciuta e descritta ? stata lo "scrapie", un morbo delle pecore il cui nome si deve al prurito che provoca agli animali affetti. Nel tempo lo scrapie ? divenuto il morbo capostipite di un insieme di malattie che interessano mammiferi di varie specie, per esempio la sindrome di Jakob-Creutzfeldt (SJC) e la sindrome di Gerstmann-Straussler nell?uomo, lo scrapie nelle pecore, l\'encefalopatia spongiforme bovina (BSE) e che sono state denominate "encefalopatie spongiformi trasmissibili" (TSE).Si tratta di patologie infettive che si distinguono per la presenza di vacuoli nei neuroni degli animali deceduti, che danno al tessuto un aspetto spugnoso da cui proviene il nome.Altre caratteristiche sono il decorso progressivo con esito sempre mortale, la formazione di placche e il lungo periodo di incubazione, anche di alcuni anni, durante il quale lo stato di malattia ? difficilmente dimostrabile. Le malattie umane da prioni riconosciute fino ad ora sono il kuru, la malattia di Creutzfeldt-Jakob (CJ), quella di Gerstmann-Straussler-Scheinker (GSS), e l?insonnia fatale familiare (FFI). Ci? che le accomuna ?, per definizione, la forma patologica della PrP, resistente all?azione degli enzimi proteolitici. Tutte le malattie da prioni hanno inoltre il comune progressivo deterioramento intellettivo che prima o poi d? luogo a demenza, inoltre l?eccessiva produzione di PrP pu? causare neurodegenerazioni e la distruzione di muscoli e nervi periferici.Differiscono soprattutto per il tipo di lesione prevalente, e per certi sintomi che ne rappresentano la caratteristica patologica: il Creutzfeldt-Jakob ? soprattutto una spongiosi, cio? una malattia che prevede la formazione di vacuoli intracellulari di acqua e soluti; Gerstmann-Straussler-Scheinker ? un?amiloidosi, che consiste in un accumulo di frammenti di prione anormale che si aggregano in fibrille di amiloide; insonnia fatale familiare ? un?abiotrofia talamica, cio? una scomparsa di cellule nervose nel talamo. Le differenze si estendono anche al decorso, che con tutte le altre caratteristiche risente delle caratteristiche genetiche del paziente. Il decorso tende ad essere pi? lungo quando la malattia ? associata a una mutazione del gene che codifica la sintesi della PrP. Gerstmann-Straussler-Scheinker e l?insonnia fatale familiare sono sempre malattie che si trasmettono secondo le regole della genetica mendeliana; Creutzfeldt-Jakob si manifesta anche in forma sporadica, per l?azione di fattori ambientali non identificati, oppure perch? trasmessa dall?ammalato al sano. Queste malattie sono molto rare: Creutzfeldt-Jakob, per esempio, ha un?incidenza di un caso per un milione di persone e si ritiene che in futuro l?incidenza delle encefalopatie da prioni rimarr? costante. E? invece possibile che in futuro altre malattie, per quanto gi? conosciute, siano da annoverare in questo gruppo; ? il caso, per esempio di una forma familiare di malattia da Alzheimer, il morbo di Parkinson e la sclerosi laterale amiotrofica, che risultano da degenerazioni nella conformazione proteica. Il meccanismo d?azione del prione all?interno della cellula ? quasi completamente oscuro, anche se sono state formulate diverse ipotesi per spiegare come la proteina possa causare l?insorgere e lo svilupparsi della malattia neurologica. Una di queste sostiene che il prione, nella sua forma anormale, contrae con la membrana cellulare un rapporto particolare, danneggiandone alcune funzioni. Potrebbe accentuarne, per esempio, la permeabilit? al calcio, che si accumulerebbe nella cellula fino a distruggere i neuroni e a ipertrofizzare la glia. Un?altra ipotesi per? sostiene che la PrP cellulare, una volta convertita nella forma infettiva, si accumula nei lisosomi delle cellule. Con la successiva formazione di grandi quantit? di PrP, i lisosomi e successivamente le cellule scoppiano rilasciando le PrP infettive nella matrice extracellulare, per poi continuare il loro ciclo.Spero ti sia utile per quanto riguarda i prioni

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17 Anni 8 Mesi fa #15925 da lunapi
Risposta da lunapi al topic soatanza amiloide
L\'amiloide ? il risultato finale della deposizione in ambito tissutale di immunoglobuline, e come tale la sua presenza segue processi infiammatori con stimolazione intensa e prolungata del sistema immunitario. La deposizione di amiloide pu? anche prevedere cause genetiche, come nei casi di amiloidosi renale ed epatica in gatti di razza siamese. La sostanza amiloide generalmente pu? essere osservata in allestimenti provenienti da agoaspirati epatici, dove assume tintorialit? eosinofila e aspetto granulare compatto, distribuita irregolarmente tra gli aggregati di epatociti; tuttavia non sono infrequenti le rilevazioni in corso di agoaspirati di provenienza polmonare e renale,soprattutto in corrispondenza dei voluminosi aggrgati cellulari corrispondenti ai glomeruli renali. La sostanza amiloide si colora elettivamente con il Rosso Congo ed assume tintorialit? verde brillante se osservata al microscopio con luce polarizzata.Per il momento ? tutto, spero di esserti stata utile. Ciao. :129:

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17 Anni 8 Mesi fa #15935 da elliona
Wow! grazie mille, davvero, sei stata gentilissima! :D

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17 Anni 7 Mesi fa #18451 da
Help! Microbiologia Clinica - CeveniniDomani ho l\'esame e mi sono accorta solo ora che al libro mancano delle pagine! Che sfigata! Nessuno ha questo libro in versione non amputata :( ?

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17 Anni 7 Mesi fa #20832 da
io di virologia ho usato il dianzani ? skematiko e fatto bene...te lo consiglio

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17 Anni 7 Mesi fa #20852 da luisa7
noi a brescia facciamo batteriologia sull la placa mentre virologia che sulla placa nn ? cosi completa la facciamo sul murray

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