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Lavori alternativi per i laureati in Odontoiatria

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15 Anni 3 Mesi fa #180021 da odonteo
nicmaf ha scritto:

thetruth ha scritto:

i medici piu\' amati dai pazienti sono proprio i dentisti insieme agli psicologi?!

Che infatti non sono medici. A questo punto potevi dire che i medici più amati dai pazienti sono gli idraulici (che si stressano ancora meno).Tra l\'altro a proposito del fatto che gli psicologi siano poco stressati ti invito ad informarti sulla cosiddetta sindrome da burn-out , che interessa soprattutto gli psicologi (insieme a psichiatri e altre categorie particolari di medici, come gli oncologi o gli intesivisti).

e io ti invito a ripassare un po\' di blanda psicologia da quinta superiore e capire perchè il paziente si innamora dello psicologo..

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15 Anni 3 Mesi fa #180023 da Sys
odonteo ha scritto:

nicmaf ha scritto:

thetruth ha scritto:

i medici piu\' amati dai pazienti sono proprio i dentisti insieme agli psicologi?!

Che infatti non sono medici. A questo punto potevi dire che i medici più amati dai pazienti sono gli idraulici (che si stressano ancora meno).Tra l\'altro a proposito del fatto che gli psicologi siano poco stressati ti invito ad informarti sulla cosiddetta sindrome da burn-out , che interessa soprattutto gli psicologi (insieme a psichiatri e altre categorie particolari di medici, come gli oncologi o gli intesivisti).

e io ti invito a ripassare un po\' di blanda psicologia da quinta superiore e capire perchè il paziente si innamora dello psicologo..

eh.. transfert e controtransfert.. :lol: :lol:

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15 Anni 3 Mesi fa #180043 da futuro medico?!
Uga ha scritto:

.... Qualcuno qui parla di soldi, ma non di tutto l\'insieme di casini legati ad uno studio. Ai mancati pagamenti, agli studi di settore, alle tasse, al commercialista. Guardate che doversi preocupare di essere gentili con i pazienti, spiegarsi bene, sapersi vendere (far accettare un preventivo non è una cosa semplice, ci vuole dell\'abilità), pianificare un trattamento, eseguirlo bene, farsi pagare mentre, frattanto, 2 pazienti non pagano, un altro telefona perchè gli fa ancora male il dente, il tecnico chiama perchè c\'è un sottosquadro nell\'impronta... Ho volutamente scritto un periodo solo per rendere l\'idea della contemporaneità di tutto. E questa è una giornata tipo, una di quelle tranquille. E\' un lavoro massacrante, faticoso, allucinante. E\' strapagato, ma è ad un livello di stress che non ha paragoni con nessun\'altra figura professionale. Soprattutto laureata.]Ma questa è la giornata tipo di un qualsiasi libero professionista!!!!!Avvocato: il cliente da ascoltare, la causa da impostare e studiare, le leggi che cambiano in continuazione, la burocrazia, il tribunale la mattina, il giudice che ti dà torto, i compromessi con la controparte, il cliente imbufalito perché gli hai perso la causa, la lungaggine della giustizia italiana, quello che non paga, l’esame di stato da superare dopo 2 anni di praticantato a 0 E, se lo passi!….Architetto: il cliente che vuole la casa in stile cascinetta e tu ami i grandi maestri dell’architettura moderna, gli impresari, le gare d’appalto, gli artigiani da coordinare, le amministrazioni comunali, i tempi da rispettare x non pagare penali, la sovrintendenza, il cliente che ogni scusa è buona (piastrella con crepa o macchi di muffa) per non darti il saldo, la normativa che cambia in continuazione, il black out del computer con tutto il lavoro dentro, l’ingegnere che insiste per metterti un pilastro in mezzo al soggiorno, i tempi da rispettare se no hai le penali, i muratori in cantiere che non si imbracano e tu vai in galere se cadono giù…… Commercialista: bilanci, fatturazioni, IVA, scadenze di ogni cliente che se non ricordi tutto gli fai pagare multe o sanzioni, strategie x far risparmiare il cliente se no giustamente te e chiede conto e lo perdi, rapporti con le banche, agenzia delle entrate, dipendenti da coordinare , le leggi che cambino a ogni finanziaria, quelli che non pagano, quelli che pretendono di evadere e tu rischi la galera x loro, ecc….Ingegnere: se in proprio, come sopra se alle dipendenze di un’azienda ti possono far fuori come e quando vogliono se non gli servi più.And so on!C’è gente, con fior di laurea, che preferisce un lavoro alle dipendenze, più modesto, piuttosto che sottoporsi allo stress che ogni (ma tutte!!!!) libera professione comporta. Auguri!

da antipatica mi è diventata simpatica!;) :)

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15 Anni 3 Mesi fa #180055 da MicheleS
Uga è stata grandeQuà nessuno ti da neinte per senza niente!!!Un tempo se uno non voleva fare una mazza cercava il posto come impiegato comunale...Il libero professionismo per molti versi è duro...

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15 Anni 3 Mesi fa #180155 da thetruth
l\'ho trovato poca fa su infodent:\"Sindrome da Burnout: logorio da insegnamento Venerdì, 13 Febbraio 2009 Sindrome da Burnout: logorio da insegnamentoVi sentite frustrati, demoralizzati e stanchi del vostro lavoro? Un tempo lo si chiamava esaurimento, ma nuovi studi hanno individuato un nuovo nome, moderno ma allo stesso tempo inquietante, che ricorda un fiammifero consumato dalla fiamma: \"burnout\", bruciarsi.La sindrome del burnout è una condizione caratterizzata da affaticamento fisico ed emotivo, emicrania, insonnia, ansia, irritabilità, agitazione, frustrazione, apatia e disinteresse per i rapporti interpersonali.La sindrome colpisce le persone che esercitano professioni d\'aiuto (medici, infermieri, poliziotti, educatori) che non riescono a sopportare i carichi eccessivi di stress che il loro lavoro porta ad assumere. Se non opportunamente trattati, questi soggetti sviluppano un lento processo di \"logoramento\" o \"decadenza\" psicofisica dovuta alla mancanza di energie e di capacità per sostenere e scaricare lo stress accumulato.Il soggetto colpito da burnout si assenta spesso dall\'ambiente lavorativo e lavora senza entusiasmo; la sua frustrazione si trasforma in una ridotta empatia nei confronti delle persone delle quali dovrebbe occuparsi e spesso trova una valvola di sfogo nell\'abuso di alcol e di droghe.Stress in cattedraTra le categorie più esposte al burnout c\'è quella degli insegnanti. Al di là degli stereotipi che li descrivono come privilegiati o - nel peggiore di casi - come fannulloni, maestre e professori sono soggetti a una frequenza di patologie psichiatriche due volte superiore a quella degli altri impiegati. La natura della loro professione li costringe infatti a un costante rapporto interpersonale in situazioni spesso delicate e difficili: in poche parole, con il proprio lavoro l\'insegnante mette quotidianamente in discussione se stesso.Recenti studi hanno confermato che la categoria degli insegnanti è sottoposta a numerosi stress dovuti al rapporto costante con studenti e genitori, classi troppo numerose, situazione di precariato, conflittualità tra colleghi, disorganizzazione, indisciplina degli studenti.Oltre a questi fattori \"classici\", il burnout da insegnamento subisce l\'influsso delle nuove problematiche socio-culturali, come l\'avvento dell\'informatica (che costringe molti insegnanti a dover imparare ad usare nuovi strumenti - quali Internet e il computer - e li fa sentire spesso in condizioni di inferiorità rispetto ai propri allievi) e di una società multietnica, la totale delega educativa da parte di famiglie sempre meno presenti nella vita dei ragazzi, le continue riforme istituzionali, lo scarso prestigio del ruolo d\'insegnante (collegato alla bassa retribuzione e quindi a una considerazione sociale in declino).La sindrome si manifesta generalmente seguendo quattro fasi: la prima è quella \"dell\'entusiasmo idealistico\"; nella seconda ci si rende conto di come le sue aspettative non coincidano con la realtà lavorativa; nella terza fase subentrano la frustrazione e sentimenti di inutilità, inadeguatezza e insoddisfazione; la quarta fase coincide con l\'apatia, l\'indifferenza e lo spegnersi dell\'interesse e la passione per il proprio lavoro.Come difendersi?Per difendersi dalla sindrome da burnout - che spesso è l\'anticamera per patologie fisiche e psichiatriche ben più gravi - gli insegnanti possono affidarsi a un approccio psicoterapeutico personalizzato, possono imparare a gestire lo stress e a organizzare meglio il lavoro in classe e migliorare la comunicazione con colleghi e studenti.Il bornout degli insegnanti non è un problema solo italiano, ma interessa tutti i paesi del mondo ed è un tema particolarmente sentito in quelli anglosassoni (USA, Gran Bretagna, Australia). Un fenomeno di grosse dimensioni, dunque, ma ancora sottostimato, forse per la paura di dover ammettere la presenza di un problema che interessa una categoria professionale di forte rilevanza sociale.\"

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12 Anni 10 Mesi fa #221166 da stonice
leggendo la varie discussioni qui dentro mi pare di aver capito che le cose non sono come credo, e come si dice...

un dentista può guadagnare poco... non lo avrei pensato.  ma è davvero così ?

perchè avrei intenzione di provare ad entrare ad odonto... ma non ho nessuno in famiglia con uno studio. quanto costa in termini economici e di sacrificio iniziare questa attività da zero ?

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Moderatori: odonteocely85
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