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Dov'è il futuro?

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11 Anni 7 Mesi fa #269655 da Alexio
Risposta da Alexio al topic Re:Dov'è il futuro?
lunatica1985, non immagini neanche quanto vorrei che i tuoi post fossero veritieri, anzi che si avvicinassero anche per poco alla realtà dei fatti. Purtroppo le storie mia e di giuseppe DEVONO essere un campanello d'allarme e un monito per tutti coloro che stanno per intraprendere questa strada. Lo dico e lo ripeto, se non potete permettervi di spendere cifre imbarazzanti per poter lavorare, cercate di trovare altre strade. Io non dico che bisogna abbandonare l'ambito medico! Il percorso di medicina ad esempio offre infinite alternative in più ad un giovane, il medico è una professione che non avrà mai crisi ricordatevelo. lunatica1985 capisco che la situazione ancora oggi non sembra del tutto nera, soprattutto per i neo laureati alle prime armi, ma se ami questa professione ti consiglio di pensare subito di andartene dall'Italia. In questo paese questo mestiere non ha futuro. Tu invece si! Prova ad entrare in qualche università americana con i test per l'equipollenza della laurea: spero che tu sia a conoscenza del fatto che non esiste una convalida immediata per una laurea europea fuori dalla comunità. Ti faccio un grande in bocca al lupo  ;)

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11 Anni 7 Mesi fa - 11 Anni 7 Mesi fa #269724 da lunatica1985
Risposta da lunatica1985 al topic Re:Dov'è il futuro?
Allora, mi scuso per non aver visto la precedente risposta di alexio, il quale si chiedeva se avessi ereditato lo studio, e la risposta è no, perchè mio padre è si medico ma non ha mai fatto il dentista, nè sono partita con pazienti altrui.
Al momento di acquistare l'attrezzatura avrei potuto acquistarla tramite leasing, opzione anche consigliatami dal mio commercialista, ma i miei genitori hanno preferito evitare questa strada ed aiutarmi nell'avvio, e sicuramente questa è stata una grossa mano, ma alcuni colleghi hanno invece scelto per ridurre le spese di affittare studi già pronti e scaricarsi anche la spesa dell'affitto dalle tasse, idea per niente sciocca, anzi.
Ma comunque. Mi dispiace anche non aver ricordato che Giuseppe ha 40 anni, e che è stato a Boston e non a Chicago, capisco quanto ciò sia importante per lui.
Vi riporto un articolo che ricordavo di avere letto su un'indagine del nostro settore, e ne riporto uno stralcio per chi non avesse tempo/voglia di leggerlo. L'articolo tratta dell'incremento del fatturato delle industrie del settore dentale, e dell'andamento contestuale del reddito dei dentisti come indicatore della capacità di produrre lavoro:


"Per i più coraggiosi la situazione si è stabilizzata
In buona sostanza – ed eccoci alla discordanza – nel 2010 i fatturati delle industrie del settore dentale hanno ripreso a crescere, ma i redditi dei dentisti no. Da un lato, insomma, arrivano finalmente i segnali di un'attenuazione della crisi con un recupero beneaugurante per il futuro, ma dall’altro il problema sembra essersi aggravato. O meglio, la situazione appare peggiorata per alcune importanti tipologie di odontoiatra, mentre si è in parte stabilizzata per le fette di professione più giovani o coraggiose."


ecco il link
80.70.114.18/cs/Satellite?c=Articolo&chi...gename=MedWebWrapper

Sicuramente si continua a parlare di crisi, sfido a trovare un settore in crescita, ma è fatta differenza tra "vecchi" e giovani dentisti: se i fatturati ammontavano a diverse centinaia di milioni di lire una volta, mi spiegate come sarebbe stato possibile che questo non si riducesse, ma anzi potesse aumentare, date le premesse dei tempi in cui viviamo? Io non credo di essere visionaria più di chi pensa di affermare una cosa del genere.
Si sottolinea altresi' come la crisi sia maggiormente attutita per i più giovani, certo ci sono mille difficoltà burocratiche, ma questo accade per ogni professione, e l'atteggiamento più costruttivo al riguardo non credo proprio sia quello di abbattersi o compatirsi vicendevolmente per la propria sfortuna, anzi, sono proprio i più vecchi che erano abituati a vivere in un modo per certi versi più lineare e meno cavilloso ad arrancare in questo scenario più rognoso. Ma non si può tornare indietro, sarebbe come dire agli insegnanti di non fare più il proprio lavoro perchè le generazioni nuove sono troppo maleducate rispetto a un tempo... Che aveva un senso insegnare solo una volta quando ci si metteva in ginocchio sui ceci, quando lo stipendio durava ben oltre la metà del mese, quando si era più rispettati anche a livello sociale... Ma a che portano tutte queste sterili polemiche? Io le trovo più vicine a delle chiacchiere da bar che a dei discorsi tra professionisti che vogliano trovare stimoli e soluzioni per poter andare avanti.
Certo, i tempi non sono facili e sono la prima a dirlo, ma sono quelli più grandi di noi che dovrebbero dare impulso e coraggio ai più giovani, e non spingerli ad andarsene o rinunciare... Viene da pensare quasi che facciano paura e quindi si miri ad allontanarli per avere maggiore campo libero... Ma questi sono pensieri che lasciano il tempo che trovano e non portano a niente.
E poi, a fronte di fatturati ridotti per la metà degli odontoiatri... Vogliamo parlare della parte sommersa dei ricavi, quella che non figura da nessuna parte? Quella che la gente a volte richiede per poter risparmiare e che molti professionisti compiacenti intascano tranquillamente? Allora per piacere, evitiamo falsi allarmismi e ostentate preoccupazioni per le nuove leve, che credetemi, di tutto hanno bisogno tranne che di questo, dopo aver ereditato una società che per molti versi è frutto della cattiva gestione delle risorse di chi ci ha preceduto.
Noi che probabilmente lavoreremo per pagare la pensione a persone che ci demoralizzano e ci invitano ad andare all'estero per il nostro bene... Mi sa che vi conviene più se restiamo, o con questi chiari di luna non avrete neppure la zuppa o di che vivere in tarda età, se non sovvenzioniamo col nostro modesto apporto gli organi di previdenza.
Un saluto a chi da queste parole trarrà nuova linfa per motivare le proprie scelte e portarle avanti con convinzione e senza paura.
Crepi il lupo
Ultima Modifica 11 Anni 7 Mesi fa da .

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11 Anni 7 Mesi fa #270823 da talll
Risposta da talll al topic Re:Dov'è il futuro?
salve ragazzi,racconto la mia espereinza di laureato in odontoiatria da 5 anni.confermo che il futuro è tutt'altro che roseo...lasciamo stare i figli d'arte,che sono un caso a parte,chi non è figlio d'arte si ritroverà con un mare di problemi.le uniche opportunità lavorative che troverete sono:1. collaborare presso ditte low cost o simili:pretese molto alte,guadagni molto bassi.e se non vi piace,nessun problema,troverranno facilmente qualcun altro.2.aprirsi uno studio.ammesso che la vostra famiglia possa aiutarvi,vi farete carico di un grosso investimento e di un mare di problemi burocratici per poi iniziare a fare qualcosa forse ad amici e parenti.....insomma non proprio una bella prospettiva.

considerate anche che l'università non vi preparerà in modo adeguato per l'ingresso nel mondo del lavoro,per cui ritarderete l'effettivo inizio lavorativo di molti mesi o anche anni.
secondo me il vero problema al di là di un miglioramento generale della salute orale della popolazione,per cui inevitabilmente vi è meno richiesta,e ve ne sarà sempre meno,è rappresentato dal fatto che siamo troppi!!!negli anni passati ci sono stati una miriade di ricorsisti che hanno vanificato il significato di numero chiuso,poi ci sono gli studenti che vanno in romania o spagna,poi ci sono gli abusivi,poi il turismo dentale.....conclusione:scegliete odontoiatria solo se veramente motivati e se vi appassiona realmente.a suo tempo ero stato molto indeciso se scegliere odonto o medicina dopo aver superato i test di entrambi.se potessi scegliere oggi,non avrei più dubbi su cosa è meglio.

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