Ci sono proteine che, agendo sui danni della doppia elica del DNA, contrastano l’instabilità genomica e lo sviluppo delle cellule tumorali.
È su queste proteine che è centrata la ricerca coordinata da Paolo Plevani e Federica Marini in collaborazione con il laboratorio del Cancer Research UK, coordinato da Simon J.Boulton.
Lo studio, pubblicato su Molecular Cell, è stato condotto sul Caenorhabditis elegans, verme nematode che vive nel suolo e che si sta rivelando un ottimo organismo modello per studiare processi essenziali per il mantenimento dell’integrità cromosomica.
Le proteine descritte in questo articolo
www.unimi.it/img/news/Overlapping_Mechanisms.pdf
sono capaci di riparare i tagli della doppia elica del DNA che inducono modificazioni particolarmente tossiche per la cellula.
Si tratta di alterazioni che, quando non riparate correttamente, portano alla perdita di interi cromosomi e a loro ri-arrangiamenti.
Le alterazioni del genoma, frequenti nelle cellule di tutti gli organismi, sono causate sia dalle modifiche indotte dagli agenti chimico-fisici presenti nell’ambiente che da alcuni prodotti del normale metabolismo cellulare.
Fortunatamente esistono dei meccanismi di sorveglianza e di riparazione del DNA che ne controllano la qualità e, se individuano alterazioni pericolose, attivano una risposta da parte della cellula volta a limitare i danni e a riparare le lesioni.