PTX3, la proteina in difesa dei pazienti con cancro

Dal sito dell'Università degli Studi di Milano:

In uno studio pubblicato su Nature Immunology lo scorso 7 marzo è stato spiegato il meccanismo con cui la proteina PTX3 regola la risposta immunitaria, aprendo nuove possibilità di lotta contro microbi patogeni coinvolti nei tumori.
La scoperta – sostenuta da AIRC, Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro - si deve al gruppo di ricerca coordinato dal prorettore Alberto Mantovani e ha visto la partecipazione dell’Istituto Clinico Humanitas, dell’Università di Milano, di Verona, della Bicocca, dell’Universidade Federal de Minas Gerais di Belo Horizonte (Brasile) e delle due istituzioni non profit Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri e Consorzio Mario Negri Sud.
La PTX3 – già scoperta dal gruppo di Alberto Mantovani agli inizi degli anni ’90 – è una molecola della famiglia delle pentrassine “lunghe”, proteine con un ruolo fondamentale nella risposta immunitaria e nel sistema immunitario innato, in prima linea contro gli organismi patogeni.
Lo studio ha dimostrato che la PTX3 svolge la sua funzione anti-infiammatoria interagendo con un’altra proteina, la P-selettina, presente nelle cellule endoteliali durante un danno tissutale o uno stimolo infiammatorio.
L’interazione con la P-selettina permette alla PTX3 di rallentare e limitare l’infiltrazione di leucociti nel sito infiammato, riducendone il reclutamento e quindi regolando la risposta infiammatoria.
“Questo lavoro – afferma il professor Mantovani – segna una tappa fondamentale nel percorso che il nostro gruppo di ricerca sta compiendo e che dall’identificazione della molecola porta alla sua applicazione al letto del paziente come nuovo diagnostico e potenziale agente terapeutico. PTX3 è infatti attiva contro alcuni microbi patogeni, come il fungo aspergillus fumigatus, che è un flagello nei pazienti affetti da tumore. Abbiamo fatto un passo avanti che ci consentirà di ottimizzare l’attività antimicrobica di PTX3”.
Il lavoro di ricerca è stato svolto in collaborazione con i dipartimenti di Ricerca e Sviluppo di due partner industriali – Sigma Tau e Tecnogen, con una ricaduta immediata delle innovazioni prodotte in laboratorio nella cura dei pazienti.