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ELUANA ENGLARO

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15 Anni 3 Mesi fa #179232 da coccinella
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15 Anni 3 Mesi fa #179237 da Emildandy
Risposta da Emildandy al topic Re:ELUANA ENGLARO
Ma per carità.
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15 Anni 3 Mesi fa #179239 da Sys
Risposta da Sys al topic Re:PER LA VITA DI ELUANA ENGLARO
Emildandy ha scritto:

Ma per carità.

In che senso?
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15 Anni 3 Mesi fa #179240 da Emildandy
Nel senso che comprendo (anche se non condivido) i dubbi sull\'attuale esito di una delicata questione medico-legale, ma non l\'attivismo militante \"pro-eluana\"... io mi chiedo se veramente qualcuno può desiderare che venga mantenuta in vita in quelle condizioni, o se piuttosto non si stia difendendo un dogma.
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15 Anni 3 Mesi fa #179243 da
Risposta da al topic Re:PER LA VITA DI ELUANA ENGLARO
coccinella ha scritto:

www.dueminutiperlavita.info/2009/01/emai...a-eluana.htmlleggete e aderite numerosi:kiss:

Facciamo in modo che la vita sia un diritto non un dovere. Qui non conta quello che vogliono le associazioni pro - life , i cattolici, gli atei , gli agnostici, i politici , la Chiesa , qui quello che conta, quello che deve essere rispettato con umiltà , è la volontà del paziente che ha espresso le sue “direttive anticipate” ed ha diritto ad autodeterminarsi una volta informato.Qui non si tratta di appellarsi ad autorità religiose o laiche o politiche o a qualsiasi altra autoritas al fine di dare legittimità a questi appelli che proliferano invitando chi ad una cosa chi all’opposto. Qui si tratta di dare voce al malato,a quello che sta attaccato a quel respiratore ,a colui che da 17 anni è in quella drammatica situazione e che forse è il caso di rispettare.Come è giusto che venga rispettato chi desidera che le cure siano protratte, così è giusto rispettare chi le vuole rifiutare.Dirò due cose che faranno storcere il naso a chi legge e spingeranno a concludere che mi contraddico, ma correrò il rischio: • la prima : sono credente• la seconda : non condivido molte delle posizioni che in questi ultimi anni la Chiesa ha rigidamente assunto. Una delle tante : questo schieramento ad oltranza nell’impedire il rifiuto delle cure,ossia a non rispettare il diritto del paziente.Vedi ,essere religioso, per me non significa accettare pedissequamente e incondizionatamente qualsiasi posizione o dettame venga imposto dal mio credo. L’integralismo religioso è innaturale ,non può condurre a nulla di equilibrato, di qualunque estrazione sia : cattolico, musulmano , amish , ortodosso, protestante … l’uomo ha una razionalità e uno spirito critico con cui deve rielaborare, comprendere e solo dopo accettare ciò che viene deciso.Guarda ,ho fede e questo mi rende ancora più doloroso e difficile comprendere perché la Chiesa stia assumendo orientamenti in contrasto con ciò che l’ha ispirata .Se vogliamo davvero fare gli integralisti , allora dato che le Scritture dicono “non uccidere “, la Chiesa non dovrebbe permettere che il nostro stato addestri schiere di giovani militari ad un eventuale e ipotetico scontro o conflitto con altri uomini perché , non giriamoci intorno, questi ragazzi vengono addestrati a difendersi e a difenderci ,uccidendo. Ora ,se non vogliamo essere contraddittori , dovremmo far nascere anche un movimento per l’abolizione di tutti i corpi militari nel paese, in ogni paese.La Chiesa in realtà dovrebbe rispettare ciò che essa stessa ha riconosciuto :“ è di grandissima importanza distinguere tra eutanasia e astensione dal’accanimento terapeutico, due termini spesso confusi .Evitando l’accanimento terapeutico non si vuole procurare la morte : si accetta di non poterla impedire, assumendo così i limiti propri della condizione umana mortale.” ( da Catechismo della Chiesa Cattolica n ° 2278 )Giovanni Paolo II ha scritto prima di morire : “Dio non ci chiede di essere ostaggi di una macchina , dobbiamo guardarci dal trasformare la sacralità della vità in sacralità della tecnica .”Rifiutò le cure in fase avanzata di malattia , ma nessuno si è scagliato contro o ha impedito la sua volontà , perché allora questo rispetto del malato non è applicato anche agli altri malati che abbiano espresso o lasciato a terzi la propria volontà?Dice bene Gustavo Zagrebelsky , quando scrive che qui siamo davanti a quello che in termini giuridici è definito \"denegata iustitia” , ossia quando in teoria ci viene riconosciuto un diritto , ma nella pratica non lo possiedamo,in quanto non adeguatamente tutelato. La richiesta di interruzione di un trattamento è riconosciuta dall’ordinamento ma non concretamente tutelata. C’è un vuoto legislativo dovuto anche alla difficoltà di entrare in merito ad ogni caso clinico, legato al rischio di commettere errori nel rendere norma e immutabile ciò che nella realtà è estremamente mutevole, ma questo non può esimere il giurista dal non far valere e tutelare un diritto del malato , mettendo poi medici e anestesisti nella scomoda posizione di dovere colmare quel vuoto giuridico. Io penso solo che non spetta a noi osservatori,opinione pubblica ,religiosi o atei , fare appelli per rispettare la nostra volontà, piuttosto :Chiesa, scienza , politica e legge dovrebbero rispettare una sola volontà ,quella del paziente ,che una volta informato , ha scelto.
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15 Anni 3 Mesi fa #179245 da Sys
Risposta da Sys al topic Re:PER LA VITA DI ELUANA ENGLARO
Faro49 ha scritto:

coccinella ha scritto:

www.dueminutiperlavita.info/2009/01/emai...a-eluana.htmlleggete e aderite numerosi:kiss:

Facciamo in modo che la vita sia un diritto non un dovere. Qui non conta quello che vogliono le associazioni pro - life , i cattolici, gli atei , gli agnostici, i politici , la Chiesa , qui quello che conta, quello che deve essere rispettato con umiltà , è la volontà del paziente che ha espresso le sue “direttive anticipate” ed ha diritto ad autodeterminarsi una volta informato.Qui non si tratta di appellarsi ad autorità religiose o laiche o politiche o a qualsiasi altra autoritas al fine di dare legittimità a questi appelli che proliferano invitando chi ad una cosa chi all’opposto. Qui si tratta di dare voce al malato,a quello che sta attaccato a quel respiratore ,a colui che da 17 anni è in quella drammatica situazione e che forse è il caso di rispettare.Come è giusto che venga rispettato chi desidera che le cure siano protratte, così è giusto rispettare chi le vuole rifiutare.Dirò due cose che faranno storcere il naso a chi legge e spingeranno a concludere che mi contraddico, ma correrò il rischio: • la prima : sono credente• la seconda : non condivido molte delle posizioni che in questi ultimi anni la Chiesa ha rigidamente assunto. Una delle tante : questo schieramento ad oltranza nell’impedire il rifiuto delle cure,ossia a non rispettare il diritto del paziente.Vedi ,essere religioso, per me non significa accettare pedissequamente e incondizionatamente qualsiasi posizione o dettame venga imposto dal mio credo. L’integralismo religioso è innaturale ,non può condurre a nulla di equilibrato, di qualunque estrazione sia : cattolico, musulmano , amish , ortodosso, protestante … l’uomo ha una razionalità e uno spirito critico con cui deve rielaborare, comprendere e solo dopo accettare ciò che viene deciso.Guarda ,ho fede e questo mi rende ancora più doloroso e difficile comprendere perché al Chiesa stia assumendo orientamenti in contrasto con ciò che l’ha ispirata .Se vogliamo davvero fare gli integralisti , allora dato che le Scritture dicono “non uccidere “, la Chiesa non dovrebbe permettere che il nostro stato addestri schiere di giovani militari ad un eventuale e ipotetico scontro o conflitto con altri uomini perché , non giriamoci intorno, questi ragazzi vengono addestrati a difendersi e a difenderci ,uccidendo. Ora ,se non vogliamo essere contraddittori , dovremmo far nascere anche un movimento per l’abolizione di tutti i corpi militari nel paese, in ogni paese.La Chiesa in realtà dovrebbe rispettare ciò che essa stessa ha riconosciuto :“ è di grandissima importanza distinguere tra eutanasia e astensione dal’accanimento terapeutico, due termini spesso confusi .Evitando l’accanimento terapeutico non si vuole procurare la morte : si accetta di non poterla impedire, assumendo così i limiti propri della condizione umana mortale.” ( da Catechismo della Chiesa Cattolica n ° 2278 )Giovanni Paolo II ha scritto prima di morire : “Dio non ci chiede di essere ostaggi di una macchina , dobbiamo guardarci dal trasformare la sacralità della vità in sacralità della tecnica .”Rifiutò le cure in fase avanzata di malattia , ma nessuno si è scagliato contro o ha impedito la sua volontà , perché allora questo rispetto del malato non è applicato anche agli altri malati che abbiano espresso o lasciato a terzi la propria volontà?Dice bene Gustavo Zagrebelsky , quando scrive che qui siamo davanti a quello che in termini giuridici è definito \"denegata iustitia” , ossia quando in teoria ci viene riconosciuto un diritto , ma nella pratica non lo possiedamo,in quanto non adeguatamente tutelato. La richiesta di interruzione di un trattamento è riconosciuta dall’ordinamento ma non concretamente tutelata. C’è un vuoto legislativo dovuto anche alla difficoltà di entrare in merito ad ogni caso clinico, legato al rischio di commettere errori nel rendere norma e immutabile ciò che nella realtà è estremamente mutevole, ma questo non può esimere il giurista dal non far valere e tutelare un diritto del malato , mettendo poi medici e anestesisti nella scomoda posizione di dovere colmare quel vuoto giuridico. Io penso solo che non spetta a noi osservatori,opinione pubblica ,religiosi o atei , fare appelli per rispettare la nostra volontà, piuttosto :Chiesa, scienza , politica e legge dovrebbero rispettare una sola volontà ,quella del paziente ,che una volta informato , ha scelto.

È esattamente come la penso anche io.. in tutto!..complimenti per le bellissime eparole..in particolare non riesco a capire perché ci sia questa enorme contraddizione attualmente nell\'aver chiamato questo caso eutanasia qnd prp nel catechismo della Chiesa Cattolica che hai riportato spiega in modo preciso la distinzione..
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