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Non fate il chirurgo!!
In linea generale la chirurgia dà grandi soddisfazioni perché permette di vedere immediatamente i frutti del proprio impegno senza spaccarsi troppo il cervello sui libri: bellissimo mestiere, io personalmente lo trovo un po' noioso e poco stimolante. Devo ammettere però che l'età ha giocato un ruolo fondamentale nella scelta della carriera medica piuttosto che chirurgica.
Totalmente no, ma certamente diversi.a vent'anni si è in un modo, a quaranta-cinquanta si è totalmente diversi.
Anche questo è abbastanza individuale: per tanti il lavoro non è che un mezzo necessario per ottenere quello che davvero desideri, che è al di fuori della vita professionale.a vent'anni senti di poter sacrificare tutto per fare ciò che ti piace, ma più in là con l'età cominci a sentire il bisogno di avere una vita al di fuori del lavoro.
E' difficile sempre, non solo a vent'anni.È veramente difficile quindi poter decidere cosa sia meglio per sé stessi a vent'anni.
Personalmente non permetterei mai a un ciarlatano di psicologo di valutare alcunché mi riguardi.un'attenta analisi psicologica per valutare le attitudini potrebbe già rendere le scelte più consapevoli.
E' una categoria che personalmente ho in grossa disistima e che detesto.
Mai darsi per vinti! Mai arrendersi!
comandante Peter Quincy Taggart
Galaxy Quest, 1999
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Certamente. Ma secondo me, nel caso specifico di uno che va a scegliere di fare il chirurgo, sapendo della vita che lo aspetta, è perchè mette al primo posto il proprio interesse per il lavoro. Se uno pensa il lavoro solo come mezzo per raggiungere quello che vuole al di fuori delle vita professionale, non penso opti per una professione così impegnativa. Credo. A meno che non sia abbastanza incosciente.Anche questo è abbastanza individuale: per tanti il lavoro non è che un mezzo necessario per ottenere quello che davvero desideri, che è al di fuori della vita professionale.a vent'anni senti di poter sacrificare tutto per fare ciò che ti piace, ma più in là con l'età cominci a sentire il bisogno di avere una vita al di fuori del lavoro.
La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci (Isaac Asimov)
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Non è neanche un'idea così folle (il mercato c'è, non è strettamente necessaria la specializzazione ma è prevalente il saper fare, eccetera).
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Certamente. Ma secondo me, nel caso specifico di uno che va a scegliere di fare il chirurgo, sapendo della vita che lo aspetta, è perchè mette al primo posto il proprio interesse per il lavoro. Se uno pensa il lavoro solo come mezzo per raggiungere quello che vuole al di fuori delle vita professionale, non penso opti per una professione così impegnativa. Credo. A meno che non sia abbastanza incosciente.Anche questo è abbastanza individuale: per tanti il lavoro non è che un mezzo necessario per ottenere quello che davvero desideri, che è al di fuori della vita professionale.a vent'anni senti di poter sacrificare tutto per fare ciò che ti piace, ma più in là con l'età cominci a sentire il bisogno di avere una vita al di fuori del lavoro.
non è detto, questo mestiere ti presenta tanti spunti poco impegnativi e molto redditizi.
Ci vuole solo tanta resistenza ad arrivare fino in fondo.
Conosco personalmente dermatologi che si occupano di medicina estetica, fanno iniezioni di botulino e intascano 2000 euri a pomeriggio.
Certamente la responsabilità c'è, ma vogliamo confrontarla con un operazione al pancreas?
Tutto copre,
tutto crede,
tutto spera,
tutto sopporta.
L'amore non avrà mai fine". (Paolo di Tarso)
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Diverso è invece Medicina Estetica, un master post-laurea che solitamente si prendono dermatologi, oculisti, otorini (insomma quelli che hanno a che fare con interventi estetici), che da la possibilità di effettuare piccoli ritocchi che fruttano grandi soldoni...
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