Omosessuale non può donare il sangue

Guarda ormai i rapporti promiscui non protetti sono all' ordine del giorno, e se è vero che il rapporto che favorisce il contagio è quello anale, è anche vero che gli omosessuali sono meno degli eterosessuali e che comunque, anche tra gli eterosessuali il rapporto anale è molto diffuso.
C' è anche da dire che ci sono uomini convinti che il contagio avvenga solo nel senso uomo->donna, e non viceversa, quindi si beccano l' hiv dal rapporto non protetto, poi magari ritornano a fare sport con la moglie e anche lei diventa inconsapevolmente sieroposita;questo per dirti che secondo il mio modestissimo e opinabilissimo parere, la fiducia non basta.
Questo è solo un esempio, ce ne sono altri milioni da fare....
Detto ciò comunque, non ho competenze tali da poter pensare ad altre soluzioni, purtroppo.
Mi sembra chiaro che manchi la prevenzione e anche un po' di sano terrore psicologico, dato che l' aids non è un raffreddore, la varicella o l' herpes genitale.

@F
é ovvio che anche la categoria degli eterosessuali sia passibile di contagio, qui il discorso però è legato alla probabilità, pescando a caso tra gli omosessuali, di trovare un HIV-positivo. Il fatto che siano di meno degli eterosessuali non è un dato rilevante in questa discussione che non parla di quanto influisca la comunità omosessuale sulla prevalenza totale degli HIV+, ma di come la sieropositività sia distribuita in ogni singolo gruppo.
Riguardo il discorso della fiducia, è ovvio che non basta, infatti i donatori si sottopongono sempre a delle analisi di routine, indipendentemente dal modo in cui rispondono al questionario. Diciamo che domandare spesso serve indirettamente anche a informare il donatore di eventuali propri comportamenti scorretti.
Quello che dicevo io è che la stessa fiducia che si accorda all'eterosessuale deve essere concessa all'omosessuale, con l'unica eccezione che, oltre alla analisi di routine, quando si presenta a donare per la prima volta, essendo membro di un gruppo maggiormente a rischio, dovrebbe fare anche una RT-PCR. Ma era solo un pensiero mio, tutto là.

Guarda, paradossalmente credo che, oggi, l' hiv si stia diffondendo più tra gli eterosessuali che gli omosessuali.
Ho un amico gay, ho provato a uscire con la sua compagnia "omosessuale":hanno dimostrato di essere molto più informati ed interessati alla prevenzione rispetto ai miei "amici eterossessuali", forse perchè essendo, agli albori della diffusione, considerata "malattia dei gay e dei tossici" si sentono toccati molto più da vicino, o forse anche perchè oltre alle mts con rapporti anali è facilissimo beccarsi qualche simpatico batterio fecale, o ancor più semplicemente per una questione di igiene.
Parlo comunque di ragazzi che frequentano l' università, quindi con una certa cultura ed educazione.

Quello che volevo sottolineare è che ormai il divario si sta "appianando" o comunque si sta andando in questa direzione, e che quindi una misura straordinaria nei confronti dell' omosessuale mi sembra inutile.

Comunque non volevo esser polemica, se lo sono stata mi scuso  :sorry:

Guarda, paradossalmente credo che, oggi, l' hiv si stia diffondendo più tra gli eterosessuali che gli omosessuali.
Ho un amico gay, ho provato a uscire con la sua compagnia "omosessuale":hanno dimostrato di essere molto più informati ed interessati alla prevenzione rispetto ai miei "amici eterossessuali", forse perchè essendo, agli albori della diffusione, considerata "malattia dei gay e dei tossici" si sentono toccati molto più da vicino, o forse anche perchè oltre alle mts con rapporti anali è facilissimo beccarsi qualche simpatico batterio fecale, o ancor più semplicemente per una questione di igiene.
Parlo comunque di ragazzi che frequentano l' università, quindi con una certa cultura ed educazione.

Quello che volevo sottolineare è che ormai il divario si sta "appianando" o comunque si sta andando in questa direzione, e che quindi una misura straordinaria nei confronti dell' omosessuale mi sembra inutile.

Comunque non volevo esser polemica, se lo sono stata mi scuso  :sorry:

Quoto. Per quanto mi riguarda non mi sognerei mai di farlo con un altro ragazzo senza protezione (sia occasionale sia il mio ragazzo stabile). E la maggior parte dei miei amici (omo) la pensa così. Devo invece ammettere che molte mie amiche si concedono al famoso metodo anticoncezionale del coito interrotto  e allora chi è più a rischio? Bastano analisi accurate, gli zozzoni ci sono ovunque

Capisco che il rapporto anale sia un rapporto a rischio (non solo per l'HIV) e che il sesso anale sia praticato maggiormente dagli omosessuali maschi rispetto agli eterosessuali (cosa che incide notevolmente sulla prevalenza dell'infezione da HIV in determinati gruppi), ma spesso nei centri trasfusionali c'è carenza di sangue e lo so perchè, essendo donatore,  l'avis comunale mi chiama quando le scorte finiscono. In ragione di questo non capisco il motivo per cui un omosessuale sano (e che lo è da molti anni) che pratica sesso sicuro all'interno di una relazione "monogama" debba essere scartato. Casomai invece si ammette il delinquente etero che pratica sesso promiscuo e non protetto con chi capita... Donare è un atto che si fa con coscienza e, se uno non capisce che mentendo può far male a molte persone, dovrebbe astenersi. Se tutti i donatori fossero onesti, non ci sarebbe bisogno delle restrizioni per gli omosessuali.
Comunque non voglio riaccendere una polemica, ma qualche mese fa ho visto un servizio a Le Iene in cui dicevano che un omosessuale con comportamenti sessuali corretti può donare. Indipendentemente dalla validità del programma, non credo che dicano stupidaggini. Qualcuno può linkarmi la legge al riguardo?