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Sepsi vs influenza
www.corriere.it/cronache/10_ottobre_05/s...1-00144f02aabc.shtml
Bari, Infezione dopo l'intervento a una cisti. Inchiesta della Procura
Setticemia curata come influenza,
studentessa muore a 22 anni
Inutile l'amputazione delle gambe. Diagnosi sbagliata
BARI - Un banale intervento chirurgico. Per asportare una cisti al coccige. Ma la 22enne Antonella Mansueto, studentessa in Farmacia, di Noci nel Barese, muore 3 mesi dopo l'operazione. In un estremo tentativo di salvarla, i medici le avevano amputato gambe e dita delle mani.
La causa del decesso è uno choc settico che alcuni non hanno saputo diagnosticare, altri hanno scambiato per virus influenzale. All'esposto presentato in Procura a Bari da Vito Mormando, l'avvocato della famiglia, è allegata una perizia fatta da un esperto internista e da un medico legale: lì è spiegato come la ragazza avrebbe potuto essere salvata se l'infezione fosse stata diagnosticata in tempo e curata con medicine specifiche. La pm inquirente Angela Maria Morea ha aperto un'inchiesta e i carabinieri hanno già acquisito le cartelle cliniche e stanno identificando i medici coinvolti.
Antonella si era ricoverata il 4 dicembre scorso all'ospedale civile di Putignano (Bari): operata dal chirurgo Aldo Calò, viene dimessa il giorno successivo. Torna in ospedale per il consueto ciclo di medicazioni, fatte sempre dallo stesso medico. Con un'unica eccezione, quando un altro dottore osserva: «Questa ferita non mi piace, lo dica domani al dottor Calò». Cosa che accade. Ma il chirurgo - si legge nell'esposto - spiega che il suo operato non va messo in discussione, il decorso post operatorio procede bene. «Mi fidavo ciecamente di lui - spiega tra le lacrime Anna Quarato, mamma di Antonella - ma ricordo che in un'occasione, quando un'infermiera ha tolto la fascia, si sentiva un cattivo odore e c'era un liquido che fuoriusciva. Mi è stato detto che era tutto normale».
Il 6 febbraio le condizioni di Antonella peggiorano, la febbre arriva a 42. I genitori chiamano il medico di guardia che dopo una rapida visita assicura: si tratta di un virus influenzale, la prescrizione sono gocce di Novalgina. All'alba del giorno dopo la situazione precipita e la 22enne viene trasportata all'ospedale di Noci. Lì, dopo un'attesa di sei ore, ai genitori viene finalmente comunicato che Antonella ha una setticemia diffusa. «Ero fuori e sentivo i medici agitarsi - ricorda la madre -, uno di loro ha urlato: "È una setticemia, non lo vedete?"». La paziente a quel punto viene portata nel più attrezzato ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti, sempre nel Barese, e ricoverata in Rianimazione. Il 22 marzo un'équipe di medici bolognesi scende a Bari per amputare le gambe e le dita della mani, fatta eccezione per i pollici. Un ultimo tentativo, che si rivela inutile.
Antonella muore il 26 marzo per una «cancrena conseguente a una trombosi arteriosa per choc settico». Sono passate settimane prima che la famiglia denunciasse l'accaduto. «Ho riflettuto molto - spiega mamma Anna - perché nessuno mi darà indietro la mia Antonella, ma voglio che una cosa così brutta, che ti trasforma la vita in un inferno dal quale non esci più, non accada a altri. Era un intervento semplice, di quelli che in tutti gli ospedali vengono fatti ogni giorno. Mi fidavo di quei medici, e ora invece la mia bambina non c'è più».
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cattivo odore da una ferita = normale? Liquido dipende da che genere, ma cattivo odore... Non so, mi sembra strano che sia normale, ma potrei tranquillamente sbagliarmi, non sono assolutamente un'esperta in merito.ricordo che in un'occasione, quando un'infermiera ha tolto la fascia, si sentiva un cattivo odore e c'era un liquido che fuoriusciva. Mi è stato detto che era tutto normale
Seconda cosa: febbre a 42 = virus influenzale, nessun problema? Sì, insomma, mi sembra una temperatura seria, anche se fosse stato un banale virus influenzale, magari qualche attenzione in più la si poteva dare.
Comunque sia, non so se stia veramente succedendo qualcosa negli ospedali italiani o se semplicemente, di recente, soprattutto dopo la rissa tra ginecologi a Messina, i media hanno deciso di darci più attenzione, come spesso fanno con determinati argomenti di cronaca, che passano inosservati per anni, poi improvvisamente un qualche evento richiama l'attenzione su di essi ed ecco che non si parla d'altro.
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Comunque sia, non so se stia veramente succedendo qualcosa negli ospedali italiani o se semplicemente, di recente, soprattutto dopo la rissa tra ginecologi a Messina, i media hanno deciso di darci più attenzione, come spesso fanno con determinati argomenti di cronaca, che passano inosservati per anni, poi improvvisamente un qualche evento richiama l'attenzione su di essi ed ecco che non si parla d'altro.
In effetti si lo avevo pensato anche io all'inizio. Un po' come la storia degli stupri, poco prima dell'elezione dell'attuale governo: era uno scempio, ne violentavano tre al giorno. Ora non si sente più nulla. Però anche allora le ragazze violentate c'erano davvero. Come ora ci sono i morti in ospedale. Il mio prof di anatomia ha detto che un sistema sanitario dove la madre muore durante il parto rappresenta un campanello d'allarme di un sistema al collasso, e penso abbia ragione, qui invece abbiamo un chirurgo che rifiuta di vedere l'evidenza, in quanto "il suo operato non va messo in discussione".
Per cui comincio davvero a preoccuparmi. Ammetto di non avere le competenze per giudicare l'operato di un chirurgo, ma non serve una laurea in medicina per capire che qui hanno fatto una grandissima str****ta.
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