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15 anni ai macellai della S.Rita

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13 Anni 6 Mesi fa #212187 da lucadoc
[size=18pt]Clinica degli orrori, 15 anni e 6 mesi
all'ex primario di Chirurgia toracica
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La richiesta del pm per Brega Massone, il principale imputato della Santa Rita, era stata di 21 anni
La vicenda era cominciata nel giugno del 2008 con l'arresto di 14 persone fra medici e amministratori


E' stato condannato a 15 anni e mezzo di carcere l'ex primario di Chirurgia toracica della Santa Rita, la cosiddetta "clinica degli orrori" di Milano, Pier Paolo Brega Massone. Nella requisitoria, lo scorso aprile, i pm Tiziana Siciliano e Grazia Pradella aveva chiesto 21 anni di reclusione. Ai suoi vice, Marco Pansera e Pietro Fabio Presicci, sono stati inflitti rispettivamente sei anni e nove mesi e dieci anni di carcere. I tre medici - interdetti per cinque anni dalla professione - erano accusati a vario titolo di 83 casi di lesioni ai danni di altrettanti pazienti, ma sono stati assolti da quattro imputazioni e parzialmente da una quinta imputazione. La sentenza è stata accolta con apparente indifferenza dal principale imputato. La moglie, invece, è scoppiata a piangere.

La decisione è stata presa dai giudici della quarta sezione penale del tribunale di Milano (presidente del collegio, Luisa Balzarotti). Per l'ex primario si aggiunge l'interdizione perpetua dai pubblici uffici. Inoltre dovrà risarcire, in alcuni casi in solido con la clinica e in altri con i coimputati, una quarantina di parti civili fino a 80mila euro ciascuno. Duecentomila euro dovranno essere versati all'Ordine provinciale dei medici, 40mila alla Asl di Milano e 30mila alla Regione Lombardia. "Sono il capro espiatorio di una situazione più ampia", è il commento che Brega Massone ha fatto al suo legale, l'avvocato Luigi Fornari. Il difensore, al termine della lettura del dispositivo della sentenza, ha dichiarato che "questo è un processo estremamente complesso e le motivazioni saranno complesse e opinabili. Per questo - ha aggiunto - ricorreremo in Corte d'appello e anche in Cassazione".

Un chirurgo e un uomo "crudele, dall'indole malvagia e priva del minimo senso di umana pietà", fu definito Brega Mssone. Un medico "il cui agire è stato finalizzato solo al massimo profitto". Lui si è sempre difeso: "Dal giorno in cui ho ricevuto queste accuse dico che ho sempre agito in scienza e coscienza e per quello che ritenevo essere il meglio per il paziente". Era il 9 giugno del 2008 quando a Milano scoppiava lo scandalo Santa Rita: 14 camici bianchi e amministratori della clinica di Città Studi (convenzionata con il Servizio sanitario nazionale) finiscono nel mirino della giustizia per presunte operazioni "avventate, inutili, dannose". Per il primario Brega Massone e per Presicci, fra i suoi più stretti collaboratori, si aprono le porte del carcere. Gli altri finiscono agli arresti domiciliari.

Secondo la Procura milanese, i medici imputati dal 2005 al 2007 avrebbero eseguito 83 interventi nella migliore delle ipotesi completamente inutili, effettuando decorticazioni e sezioni, soprattutto di polmoni e mammelle, unicamente per chiedere il massimo dei rimborsi. Fra gli episodi contestati ci sono anche una decina di casi di pazienti con tubercolosi curati con l'asportazione del polmone. In altri casi sarebbero state asportate mammelle a donne in giovane età, compresa una ragazza di 18 anni, senza motivo, quando sarebbe bastata la semplice asportazione di un nodulo.


Una donna di 88 anni affetta da tumore sarebbe stata operata tre volte in tre mesi (con un rimborso di 12mila euro a intervento), quando sarebbe bastato un solo intervento. In molti casi il consenso all'intervento non sarebbe stato firmato dai pazienti e l'operazione eseguita anche contro il parere del medico curante. Tutto, ipotizzano i pm, per rimpolpare le buste paga, che da 1.700 euro al mese potevano lievitare fino a 27mila euro, "in totale mancanza di ogni considerazione per il paziente e per la sua sofferenza".

Le vicende ricostruite dalle indagini, i racconti dei pazienti, le intercettazioni raccolte dai pm, dipingono camici bianchi senza scrupoli e lunghi calvari affrontati da malati di cancro che si concludevano con operazioni drastiche e invasive. Tutto inizia con l'esposto di un anonimo che dà il via agli accertamenti curati dai militari. Nella denuncia si segnalava che i pazienti ricoverati in "regime convenzionato" sarebbero stati sottoposti a interventi diversi rispetto a quelli effettivamente necessari, così da ottenere rimborsi maggiori.

Il notaio Francesco Paolo Pipitone, ex proprietario della clinica, a cinque mesi dal terremoto che travolge la struttura patteggia la pena a quattro anni e quattro mesi di reclusione. Per gli altri indagati il 2 dicembre del 2008 si apre il processo. Fin da subito i riflettori sono puntati su Brega Massone. E' lui, che in un sms si autodefiniva "l'Arsenio Lupin della chirurgia", il perno attorno a cui ruota l'intero sistema, secondo i pm. E mentre nelle aule di tribunale si consumano gli ultimi atti del dibattimento, la clinica Santa Rita ha deciso di voltare pagina e lasciarsi alle spalle il passato. Nuovo nome, Istituto clinico Città studi (Iccs), nuovi vertici, nuovi progetti. Per chiudere i conti la struttura ha versato anche 7 milioni di euro alla Regione Lombardia, per un danno patrimoniale che è stato in un secondo momento ridimensionato.
milano.repubblica.it/cronaca/2010/10/28/...ta_rita_xxx-8532916/

ascoltate le intercettazioni se non le avete mai sentite:
milano.repubblica.it/multimedia/home/4830862
milano.repubblica.it/multimedia/home/4830868
milano.repubblica.it/multimedia/home/4830873
milano.repubblica.it/multimedia/home/4845202
milano.repubblica.it/multimedia/home/4830865

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13 Anni 6 Mesi fa #212225 da melted
la telefonata più interessante è quella della dottoressa del san raffaele che chiama Massone per chiedere spiegazioni su un' operazione subita dal suo paziente con polmonite.

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13 Anni 6 Mesi fa #212226 da lucadoc

la telefonata più interessante è quella della dottoressa del san raffaele che chiama Massone per chiedere spiegazioni su un' operazione subita dal suo paziente con polmonite.

vero...e ancor più interessante è l'arroganza del macellaio Massone che di fronte alle domande della dottoressa dice "vai a vedere cosa ho pubblicato, scrivi il mio nome su internet"....penso che neanche un premio nobel per la medicina risponderebbe con tanta spocchia, sapendo per di più che un paziente che lui ha operato sta male!!

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13 Anni 5 Mesi fa - 13 Anni 5 Mesi fa #212525 da DrHP

.e ancor più interessante è l'arroganza del macellaio Massone che di fronte alle domande della dottoressa dice "vai a vedere cosa ho pubblicato, scrivi il mio nome su internet"....penso che neanche un premio nobel per la medicina risponderebbe con tanta spocchia,


Veramente a me pareva parecchio più spocchiosa la collega del san raffa. Facile parlare con l'istologia in mano.
Come pure del tutto ragionevole mi pareva la considerazione relativa alla sterilizzazione del chiodo aperto per sbaglio.

Sicuramente nella vicenda della S.Rita c'era molta avidità in ballo (come purtroppo quasi ovunque in sanità).
Altrettanto sicuramente sono state usate strumentalmente delle vicende eticamente non scorrette.

Inoltre, per quanto ne so, la clinica S.Rita aveva in progetto notevoli ampliamenti e qualcuno poteva avere interesse a fermarne l'espansionismo.

Di certo dei santi non sono. Al momento si sono ribattezzati "istituto clinico città studi", abbreviato (anche sulle insegne) ICCS, non poi così dissimile dalle IRCCS eh?

Mai darsi per vinti! Mai arrendersi!
comandante Peter Quincy Taggart
Galaxy Quest, 1999
Ultima Modifica 13 Anni 5 Mesi fa da .

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13 Anni 5 Mesi fa #212533 da lucadoc

Sicuramente nella vicenda della S.Rita c'era molta avidità in ballo (come purtroppo quasi ovunque in sanità).
Altrettanto sicuramente sono state usate strumentalmente delle vicende eticamente non scorrette.
Inoltre, per quanto ne so, la clinica S.Rita aveva in progetto notevoli ampliamenti e qualcuno poteva avere interesse a fermarne l'espansionismo.

Si ma da quanto dice il professor Legnani nell'intercettazione con il proprietario della clinica questi erano dei gran farabutti, manca l'anamnesi in ogni cartella clinica, ogni intervento erano anticipato o posticipato ad arte per ottenere più soldi...per quanto riguarda la dottoressa del san raffaele, si parla di linee guida internazionali che vanno seguite(e qui mi stupisce davvero l'arroganza di Massone che di fronte alla domanda della Bencardin "forse chi le ha stabilite ha pubblicato più di noi" risponde "può darsi...") io ammetto di essere ignorante in materia, ma nella discussione chi aveva ragione? è vero quello che dice la dottoressa?


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13 Anni 5 Mesi fa #212536 da DrHP

manca l'anamnesi in ogni cartella clinica, ogni intervento erano anticipato o posticipato ad arte per ottenere più soldi...

Pensi forse che nel pubblico non si cerchi di sfruttare al massimo il sistema dei DRG?

per quanto riguarda la dottoressa del san raffaele, si parla di linee guida internazionali che vanno seguite

Onestamente in pneumologia non so. In linea generale le linee guida spesso non sono univoche, e altrettanto spesso lasciano una certa libertà di scelta clinica (ci mancherebbe).
Tieni inoltre presente che con le linee guida rendi un buon servizio al 90% dei pazienti e un pessimo servizio al restante 10%, che è costituito da quei casi che non sono poi così "guidati".
Non credere poi che la stesura di linee guida non sia essa stessa un gran giro di quattrini, motivo per il quale vengono costantemente viste e riviste. Del resto non si può mica privare il barone o baronetto che le coordina dei relativi finanziamenti.

Recentemente mi sono capitate sottomano le linee guida sul trattamento delle faringotonsilliti nell'infanzia (70 pagine!) e quella sul trattamento delle otiti nell'infanzia. Senza scendere nel dettaglio ti dirò che conosco diversi degli stesori e in pratica clinica applicano regolarmente terapie che nelle linee guida sono sconsigliate per i possibili (rari) effetti indesiderati. Così come ho visto diversi lattanti con bronchiolite finire in terapia intensiva dopo pedissequa e ostinata adesione ai precetti delle linee guida.
Le linee guida vanno bene, perché danno un orientamento di massima, ma non possono in alcun modo sostituire una gestione personalizzata del caso, che può divergere anche molto dalle linee guida.

Insomma, io non conosco le parti in causa, ma quando salta fuori una manovra così ben organizzata non già contro un singolo medico, ma contro un'intera struttura, il sospetto che a muoverla ci siano degli interessi economici è notevole.

Con tutto ciò ripeto, non sono dei santi. Ma vai tranquillo che non sono dei santi nemmeno quelli che gli danno addosso.

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comandante Peter Quincy Taggart
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