Chirurgo ebreo si rifiuta di operare paziente neonazista

Radiazione immediata.
Sia per la scelta di sala, ma anche per essersi accorto solo in sala che il paziente aveva il tatuaggio.

Non potrei essere più d'accordo.Fortuna che almeno in Italia non si è ancora sentito niente del genere!

non esiste. E' un discorso che se venisse giustificato anche solo in un caso, causerebbe un precedente che porterebbe a conseguenze inimmaginaibili secondo me...che fai? scegli chi curare? sulla base di cosa?
MA NO DAI NON SCHERZIAMO.
E poi si fa tanto per far girare le pubblicità della Carfagna sul fatto che 'non ti interessa se il chirurgo è gay' contro l'omofobia per poi salire in cattedra e fare la stessa cosa alla rovescia?

[tt]curato, operato, e poi combattute fino alla morte le sue idee stupide (naturale).[/tt]

by Allegra

ehm,... articolo 28 codice deontologico:

"Qualora abbia avuto prova di sfiducia da parte della persona assistita o dei suoi legali
rappresentanti, se minore o incapace, il medico può rinunciare all'ulteriore trattamento, purché ne
dia tempestivo avviso; deve, comunque, prestare la sua opera sino alla sostituzione con altro
collega, cui competono le informazioni e la documentazione utili alla prosecuzione delle cure,
previo consenso scritto dell'interessato."

infatti anche nell'articolo che citi tu non è contemplato che un medico prenda e se ne vada perchè scopre che uno è neonazista, gay, negro, pedofilo o altro.
Avrebbe dovuto assisterlo fintanto che non fosse arrivato un collega, certo, ma nell caso in cui avesse ricevuto sfiducia dal paziente o dai legali.
Qui ha fatto tutto il medico, scusa...ma così diventa una giungla...