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Bimba morì di peritonite colpevole la pediatra in vacanza

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13 Anni 3 Mesi fa #214005 da Cyanide
[size=14pt] Bimba morì di peritonite
colpevole la pediatra in vacanza
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Il giudice: anche il medico che si è fatto sostituire deve risarcire i danni
La preoccupazione dei dottori e dell'ordine: "Una sentenza assurda"

di MICHELE BOCCI

Una vicenda dolorosa, una sentenza che prevede un risarcimento altissimo, un'intera categoria in fibrillazione. Dopo le condanne per omicidio colposo inflitte ai due medici che seguirono il caso della bambina di Molin del Piano poi morta al Meyer per una peritonite, c'è un elemento che scuote pediatri e dottori di famiglia toscani e non solo. Si tratta dell'aspetto civilistico. Il giudice ha infatti obbligato al versamento di un anticipo di risarcimento del danno di quasi tre milioni di euro e ha previsto che la responsabilità civile oltre che dei due medici condannati si estenda ad un terzo. Si tratta della pediatra di famiglia, che quando la bambina si sentì male si trovava all´estero in ferie. In quel periodo si era fatta sostituire da una collega, che parlò tre volte per telefono con i genitori della piccola ipotizzando una influenza. Quella professionista è finita sotto processo a Firenze con un dottore della guardia medica. Nessuno si rese conto che i sintomi erano quelli di una appendicite e fu la madre, visto che la figlia continuava a stare male, a decidere di portarla al Meyer. La bimba arrivò all'ospedale pediatrico in condizioni gravissime per una sepsi, un'infezione che le stava devastando l'organismo. Morì dopo alcuni giorni. A processo sono finiti la sostitua della pediatra e due medici di guardia, di cui uno è stato riconosciuto non responsabile. Martedì scorso ci sono state le due condanne: un anno per la dottoressa, 8 mesi per l'altro professionista. Il giudice ha deciso una altissima provvisionale per i parenti (950mila euro a ciascun genitore, 600mila al fratello della bambina e 200mila ai nonni) e ha stabilito che la responsabilità civile riguardi anche la pediatra titolare, che non era al lavoro.

Questa estensione della responsabilità civile è inedita e mette in allarme prima di tutto i pediatri. Valdo Flori, responsabile della Fimp, sindacato della categoria, parla di «sentenza assurda. Si penalizza un medico per un errore commesso da un altro. Non voglio entrare nel merito della responsabilità penale di questa vicenda ma non torna che si chiedano i soldi a chi si era fatto sostituire. Ognuno risponde della propria attività».

Uno dei temi è quello dell'assicurazione. Difficilmente la dottoressa titolare potrà convincere la sua a sborsare soldi per quanto fatto dalla collega. «Vedremo, aspettiamo di leggere le motivazioni della sentenza - spiega l´avvocato civilista della pediatra Pier Francesco Lotito - Vogliamo capire perché il giudice ritiene che in un caso del genere ci sia una responsabilità oggettiva. A quel punto porremo la questione all´assicurazione. Intanto faremo certamente ricorso contro la decisione». L'avvocato Lotito era costituito al processo civile inizialmente promosso dalla famiglia della bimba morta, poi confluito in quello penale. Sono stati proprio i legali delle parti civili a proporre il coinvolgimento come responsabile della pediatra titolare, ipotesi accolta poi dal giudice. L'anticipo del danno è altissimo: 950mila euro per il padre e 950mila per la madre, 600mila per il fratello della bambina e 200mila per ognuno dei nonni. L'avvocato della famiglia Filippo Viggiano, è soddisfatto della sentenza. «Ho trattato questa questione con il collega civilista Marco Orlandi. In sostanza il tema è se si applichi o meno in questo caso l'articolo del codice civile per cui chi si avvale di un altro per compiere un'obbligazione risponde anche dell'operato di quest'ultimo. Il rapporto tra medico convenzionato e l'assistito assimilato a quello libero professionale, il sostituito risponde dell'operato del sostituto. Voglio sottolineare il fatto che finalmente è stata disposta una provvisionale degna di questo nome».

Nessuno dei medici vuole entrare nell'ambito della responsabilità penale della morte della bambina. Sono tutti però molto colpiti dalla condanna. «Ovviamente devo vedere le carte, non posso dare un giudizio. Siamo molto incuriositi dal coinvolgimento del medico convenzionato, appare poco logico e del tutto inedito». A parlare è il presidente dell´ordine dei medici Antonio Panti, che a suo tempo aprì una istruttoria sulla vicenda. «La responsabilità nella scelta del professionista da cui farsi sostituire ha senso solo quando c'è una gerarchia di medici, ad esempio in un reparto. Nel caso dei convenzionati (dottori di famiglia e pediatri, ndr) il sostituto è alla pari, un laureato in medicina». Sempre Flori fa notare come nella convenzione nazionale che lega i pediatri alle Asl «c'è scritto che sostituto assume tutte le responsabilità, anche quella civile». La vicenda scuote anche i medici di famiglia. Vittorio Boscherini, segretario regionale del sindacato Fimmg commenta così: «E' pazzesco. Se ti fai sostituire da un libero professionista, lui è responsabile come te. Tra l´altro se il dottore non è in grado di trovare nessuno, magari perché si ammala o ha un impegno improvviso, la Asl è obbligata a reperirlo per conto suo.

(21 gennaio 2011)

da La repubblica

La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci (Isaac Asimov)

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13 Anni 3 Mesi fa #214018 da Ibuprofene
Che assurdità....Cosa c'entra la pediatra che era in vacanza? Mica è stata lei a diagnosticare una semplice influenza al posto della peritonite?  0.(

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13 Anni 3 Mesi fa #214040 da DrHP
Ci sarebbe molto da dire, in particolare sui risarcimenti (la perdita di un figlio non ha prezzo, allora perché vale tre milioni di euro? Non restituisce la vita al morto, non colpisce se non marginalmente il medico che normalmente è assicurato, non garantisce che il medico non sbaglierà di nuovo).

Preferisco però consigliare ai futuri colleghi che tra poco si potrebbero trovare a sostituire di ripetere 50 volte al giorno il mantra del giovane medico allo sbaraglio:

visita
visita sempre
visita tutto
anche visitando non è sempre facile fare diagnosi, figuriamoci per telefono
se pensi che serva un esame, l'esame serve e devi farlo fare
Meglio una corsa in più al PS che una in meno.

Ciò detto, specie in pediatria (ma non solo), di cretinette modello "ma sì signora avrà mangiato troppe cozze, che vuole che sia" è pieno.

Cosa c'entra la pediatra che era in vacanza? Mica è stata lei a diagnosticare una semplice influenza al posto della peritonite?

Comprendete una cosa: fare il medico è un impegno 24/7, non un lavoro dalle 9 alle 5. NON E' "solo un lavoro". Sei responsabile della salute dei tuoi pazienti. Devi essere disponibile, devi essere raggiungibile. Non puoi chiudere studio e telefono e andartene in vacanza perché "tanto c'è il sostituto". Sei un medico. Se vuoi un lavoro dalle 9 alle 5, ferie pagate e festività soppresse, fai la cassiera al supermercato o l'impiegato alle poste o in banca.

Mai darsi per vinti! Mai arrendersi!
comandante Peter Quincy Taggart
Galaxy Quest, 1999

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13 Anni 3 Mesi fa #214042 da albe89

Assolutamente d'accordo sulla necessità di visitare tutti e in modo approfondito.
Molto meno sul resto: è vero che non si può pretendere di staccare alle 5 tutti i giorni, ma se un medico/pediatra di base è in vacanza trovo assurdo che risponda degli errori di un collega.
Non condivido quest'idea di medico alla stregua di missionario laico, perchè i pazienti ci marciano ("mi visiti subito anche se non ho appuntamento, se mi succede qualcosa la denuncio") e i turni massacranti di sicuro non migliorano la qualità del servizio. Figuriamoci se uno non può nemmeno andare in vacanza...

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13 Anni 3 Mesi fa #214043 da DrHP

se un medico/pediatra di base è in vacanza trovo assurdo che risponda degli errori di un collega.

Ma ti dirò, questa faccenda della "libertà e indipendenza della professione" è sempre stata usata un po' come scudo dai vecchi medici per pararsi il didietro da qualunque problema.
Inclusi nella lista le/i pediatre/i di base che fanno solo le visite filtro (ovvero quelle di buona salute), le visite domiciliari a pagamento, e consulenze dietologiche anch'esse a pagamento, e poi pagano un sostituto che tutti i giorni visita i bambini malati e si assume il relativo rischio.
Incluso nella lista anche un certo primario di ostetricia e ginecologia di un ospedale del sud che aveva tassativamente proibito ai suoi specializzandi e aiuti di praticare cesarei senza interpellarlo, perché puntava al record di parti naturali e relativo premio in denaro promesso dalla regione. Andò bene finchè andò bene, poi, mentre era in vacanza a telefono spento, capitò la grana, il bimbo ne uscì col cervello devastato e la mamma ne uscì con un apparato genitale ancora utile per lo spasso ma non più per la riproduzione. A quel punto invocò l'indipendenza della professione e addossò ogni responsabilità all'aiuto.

Non condivido quest'idea di medico alla stregua di missionario laico, perchè i pazienti ci marciano

Vedo con gioia che a nemmeno 22 anni hai già l'idea del paziente come nemico. Cazzo, questo sì che è credere nel mestiere di medico.


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comandante Peter Quincy Taggart
Galaxy Quest, 1999

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13 Anni 3 Mesi fa #214046 da albe89

se un medico/pediatra di base è in vacanza trovo assurdo che risponda degli errori di un collega.

Ma ti dirò, questa faccenda della "libertà e indipendenza della professione" è sempre stata usata un po' come scudo dai vecchi medici per pararsi il didietro da qualunque problema.
Inclusi nella lista le/i pediatre/i di base che fanno solo le visite filtro (ovvero quelle di buona salute), le visite domiciliari a pagamento, e consulenze dietologiche anch'esse a pagamento, e poi pagano un sostituto che tutti i giorni visita i bambini malati e si assume il relativo rischio.
Incluso nella lista anche un certo primario di ostetricia e ginecologia di un ospedale del sud che aveva tassativamente proibito ai suoi specializzandi e aiuti di praticare cesarei senza interpellarlo, perché puntava al record di parti naturali e relativo premio in denaro promesso dalla regione. Andò bene finchè andò bene, poi, mentre era in vacanza a telefono spento, capitò la grana, il bimbo ne uscì col cervello devastato e la mamma ne uscì con un apparato genitale ancora utile per lo spasso ma non più per la riproduzione. A quel punto invocò l'indipendenza della professione e addossò ogni responsabilità all'aiuto.

Non condivido quest'idea di medico alla stregua di missionario laico, perchè i pazienti ci marciano

Vedo con gioia che a nemmeno 22 anni hai già l'idea del paziente come nemico. Cazzo, questo sì che è credere nel mestiere di medico.


Non so nulla di pediatria di base, ma - abusi di cui parli tu a parte - i sostituti fino a prova contraria hanno laurea e specializzazione proprio come il titolare. Se andare in vacanza è una negligenza, si può fare causa all'intera classe medica.
Ventidue anni di vita sono stati sufficienti per scoprire che esistono persone maleducate. Che fino a prova contraria si ammalano esattamente allo stesso modo di quelle rispettose del ruolo del medico.
Se per te fare il medico è una missione senza soluzione di continuità - 24/7 e 365 giorni all'anno - è affar tuo.  Siamo su un forum, si discute e ci sta che ci sia qualcuno che non è d'accordo con te.





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