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Epidurale negata a priori.

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12 Anni 7 Mesi fa - 12 Anni 7 Mesi fa #227120 da BeatriceE
Buonasera,
scusate se mi intrometto proprio oggi, conosco bene l'ansia del test, ma spero che mi possiate aiutare.
La persona che amo di più avrà un bambino a breve, ma l'ospedale che ha scelto per il parto (non vi erano molte alternative) rifiuta l'epidurale. Le ostetriche che seguono i corsi pre parto hanno chiaramente detto che se le gestanti desiderano l'analgesia si possono rivolgere ad un altro ospedale (lontano molti chilometri) perchè il parto dev'essere NATURALE.

Nell'ospedale scelto io ho visto una paziente oncologica terminale essere rimandata a casa a morire con il solo palliativo dell'efferalgan orale (la paziente come potrete immaginare non riusciva neppure a bere un cucchiaino d'acqua)... Le sofferenze, i deliri da metastasi, l'impotenza di fronte ad una vita che si spegne senza la minima assistenza, la mancanza di compassione, lo stato (volutamente in minuscolo) che permette di sprecare soldi allungando agonie...

Ora ho di fronte una giovane donna incinta, sana, che dovrà partorire a breve. Ed ha paura.
Nell'ospedale dove partorirà sono contrari all'epidurale.
Lei è la classica persona che non dirà mai nulla ai medici, ma io, che purtroppo ho subito sulla mia pelle errori madornali, vorrei poterla aiutare.

Io sarò lì quando partorirà, il mio quesito è questo: "Si può richiedere l'epidurale? In base a cosa?" .
Lei chiaramente ha già fatto gli esami con l'anestesista.

Grazie infinite a chi vorrà rispondermi ed in bocca al lupo ai ragazzi del test!  :)

Ultima Modifica 12 Anni 7 Mesi fa da .

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12 Anni 7 Mesi fa #227285 da C.J.S.
Risposta da C.J.S. al topic Re:Epidurale negata a priori.
La parto-analgesia è un settore che si discosta parecchio dalla normale pratica medica.
Prima di tutto un breve discussione tecnica:
L'epidurale (o peridurale) è la tecnica anestesiologica più utilizzata per la parto-analgesia; non è l'unica, poichè per alcune pazienti si possono anche utilizzare protocolli di sedo-analgesia, che hanno però meno vantaggi e più svantaggi rispetto alla peridurale. Il posizionamento di un caterino nello spazio peridurale (ovvero lo spazio virtuale compreso tra la dura madre del midollo spinale ed il legamento giallo) consente di somministrare elevate quantità di anestetico locale che diffonderanno ai corni posteriori del midollo spinale interferendo con le vie sensitive del paziente. Le vie motorie nel corno anteriore non sono toccate (a differenza della cosiddetta anestesia spinale, o rachianestesia, od anestesia subaracnoidea), creando il cosiddetto blocco differenziale (sensitivo non motorio) che consente alla paziente di "spingere", ovvero partorire.
Controindicazioni assolute all'anestesia peridurale:
-Mancato consenso da  parte del paziente
-Mancata collaborazione del paziente (es: pz demente, pz pediatrico, ecc...)
Controindicazioni relative:
-Turbe della coagulazione
-Instabilità emodinamica
-Sepsi ed infezione della cute a livello del blocco che si deve effettuare
-Valvulopatie (stenosi aortica in primis)
-Ipertensione Endocranica
-Patologie relativamente rare: SM, sindrome di Arnold-Chiari, spina bifida vera,...

Controindicazioni ostetriche all'anestesia peridurale:
-travaglio avanzato (poca utilità se si è a buon punto)
-travaglio ritardato (l'epidurale allunga leggermente la durata del travaglio)
    => AKA non troppo tardi e non troppo presto...

Ora, se questi criteri tecnici sono osservati, la paziente può ricevere un'anestesia peridurale. Può decidere di farla, ma non quando farla, proprio perchè il timing della peridurale nel travaglio è attentamente codificato.
Oltre a queste pure note tecniche, c'è il fatto che spesso le ostetriche scoraggiano l'uso della peridurale nelle partorienti. Non ho mai capito bene a che pro, ma credo da un lato per limitare l'istituzionalizione della gravidanza "fisiologica" e dall'altro per limitare la possibile denuncia in caso di complicanze gravi in seguito alla manovra invasiva (molto rare, certo, ma cmq possibili come in ogni atto medico).
Bisogna sempre ricordare che essenziale per svolgere qualunque procedura medica è che ci sia personale in grado di svolgerla. L'anestesia peridurale sia nei pazienti normali ma soprattutto nelle partorienti non è una cosa facile. di solito è sempre meglio rivolgersi a realtà locali che abbiano comprovata esperienza nell'anestesia peridurale. se ha già parlato con le ostetriche immagino che la tua amica sia abbastanza avanti (se ha già fatto la visita finale con l'anestesista dovrebbe essere circa all'ottavo mese, giusto?), quindi cambiare ospedale all'ultimo non sembra la scelta migliore. Una possibile soluzione potrebbe essere parlare con la ginecologa che l'ha seguita e spiegare che la paziente, se non contro-indicato vorrebbe cmq avere una parto-analgesia degna di questo nome. Fortunatamente non tutti siamo obbligati a dover partorire nel dolore se le nostre credenze non ci obbligano... Oltretutto, anche con l'epidurale il parto non è una passeggiata, perchè anche se il dolore è ben controllato le contrazioni si sento comunque. Se la tua amica desidera l'epidurale è suo diritto ottenerla, e nessun ostetrica si può rifiutare.

Spero di avere almeno in parte risposto alle tue domande...

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12 Anni 7 Mesi fa #229005 da BeatriceE
C.J.S. ti ringrazio per la risposta esaustiva e chiara.
Ho cercato un po' qua e là su internet e purtroppo ho avuto la riprova che troppo spesso sono proprio le ostertriche che rifiutano alcune pratiche, che fondamentalmente richiedono l'intervento di un medico.
Io mi auguro che la persona della quale parliamo abbia il parto più semplice del mondo, ti chiedo scusa ma ho un'ultima domanda e perdonami se forse la risposta era insita nelle parole che hai scritto, ma potrai capire che sono un po' confusa: quando un medico (non un'ostetrica, un infermiere o altro) DEVE intervenire se una paziente sta davvero soffrendo troppo? Esiste un limite? Esiste un codice? Hai giustamente descritto quando non si può più intervenire, se il parto è già troppo avanzato e la dilatazione eccessiva, ma prima?
Insomma, se una donna sta davvero male, in quale maniera si può chiedere (pretendere mi sembra eccessivo) che ci sia un aiuto?
Quando si può richiedere l'intervento di un medico?

Grazie infinite.

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