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Cure omeopatiche, muore un bambino

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12 Anni 6 Mesi fa #234007 da lucadoc
è successo di nuovo. Il padre di questo bambino è pure un medico...e neanche alle prime armi...io non so più cosa pensare.

www.corriere.it/cronache/11_ottobre_22/c...3-d0ce15270601.shtml

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12 Anni 6 Mesi fa #234012 da
...e il padre è un medico! mah...

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12 Anni 6 Mesi fa #234024 da Merril
A volte non riesco a comprendere questo "odio" accanito verso la medicina tradizionale.
Personalmente io penso che per lievi disturbi transitori ed occasionali, magari l'omeopatia può essere d'aiuto, ma quella povera creatura dopo settimane di febbre... forse era il caso di ragionare...

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12 Anni 6 Mesi fa #234025 da Evviva
Ah pure medico il padre ?
se dipendesse da me gli toglierei la possibilità di lavorare come medico e lo sbatterei in carcere

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12 Anni 6 Mesi fa #234030 da lucaleo

Personalmente io penso che per lievi disturbi transitori ed occasionali, magari l'omeopatia può essere d'aiuto, ma quella povera creatura dopo settimane di febbre... forse era il caso di ragionare...


Spiegami, da un punto di vista concettuale, come si possa anche solo pensare che un approccio terapeutico qualsiasi possa essere effettivo per TUTTI i non meglio specificati disturbi "lievi" e al contempo essere inefficace per TUTTI i non meglio specificati disturbi "gravi".
Non è che magari la risposta è insita nella stessa transitorietà del disturbo che magari recede senza usare un bel niente?
A mio parere è proprio questo modo di pensare, il "che male vuoi che faccia se è una cosa controllata?" (anche da parte dei professionisti che non accettano e non usano l'omeopatia), a permettere che tra la gente si conservi una diffusa idea di fiducia nell'approccio, che poi può sfociare in fenomeni di simile drammaticità.
Il rispetto per la scelta di cura dei propri pazienti è fondamentale, ovviamente, ma un conto, dal punto di vista etico-professionale, è dire: "il mio parere di professionista è che ciò che stai usando è inefficace, sei libero di farlo, ma, se i sintomi cambiano, ti prego di informarmi ", un altro è dire "finché i sintomi sono poco gravi (qualunque cosa voglia dire), quello che stai usando potrebbe anche essere d'aiuto, se i sintomi diventano gravi (qualunque cosa voglia dire) passiamo ad altro". Nel secondo caso passa un messaggio di "fiducia limitata, ma pur sempre fiducia" nell'approccio.

Facendo un discorso più generale e travalicando il caso specifico (il tizio era un forte sostenitore di questo tipo di terapie), nella maggior parte dei casi (esclusi quindi i fanatici dell'alternativo a tutti i costi), chi usa omeopatia, non sa affatto su quali principi si basi l'approccio: i più pensano che sia una medicina "dolce", "naturale", basata sulle "erbe" (si confonde con la fitoterapia), nella quale c'è un principio attivo che però non da assolutamente effetti collaterali.
I più rimangono alquanto stupiti di sapere che i tre cardini fondanti dell'omeopatia sono:
a) il simile cura il simile
b) maggiore è la diluizione di una sostanza, maggiore è il suo effetto biologico
c)l'acqua ha una memoria che può essere attivata dinamizzandola (shakerando) insieme  alle infinitesimali quantità di sostanza di cui sopra.
Se siete a cena con un sostenitore dell'omeopatia e state ordinando del vino sfidatelo nel seguente modo: se è davvero convinto degli assunti che sostiene fategli scegliere tra "vino allopatico" (sano bicchierozzo di vino) e "vino omeopatico" (bottiglia d'acqua con una piccola goccia di vino, il tutto shakerato). Secondo le sue teorie un principio attivo (l'alcol in questo caso) assunto in questa maniera dovrebbe aumentare a dismisura il suo effetto, dunque, tre bicchieri di vino omeopatico dovrebbero letteralmente "stenderlo" per bene...

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12 Anni 6 Mesi fa #234032 da lucadoc
a me ricordano molto gli adepti delle sette religiose...solo lì ho ritrovato assurdità logiche altrettanto eclatanti. L'omeopatia non funziona perché non c'è assolutamente nessun motivo razionale per il quale dovrebbe funzionare. Davvero nessuno. Ma mi sconvolge il fatto che un medico arrivi a far morire un figlio pur di non riconoscere l'inefficacia di questa pratica. Cazzo era suo figlio! Lo vedi che sta male, lo vedi che le tue "cure" non funzionano, ma possibile che non ti venga neanche un piccolo dubbio, neanche un minimo ripensamento? Hai studiato sei anni per che cosa? Ma un medico con 25 anni di pratica alle spalle può davvero pensare di curare una gastroenterite con una tisana al finocchio? Fa davvero paura...quanti altri ce ne sono in giro che ragionano nella medesima maniera? 

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