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suicidio assistito

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12 Anni 4 Mesi fa #236295 da cataplema
Risposta da cataplema al topic Re:suicidio assistito
il suicidio è un diritto? forse sì... ma che c'entra il medico?
come avete detto voi, se uno vuole farlo lo fa, non chiede al dottore di fare un lavoro che non è il suo. se non ha bisogno di aiuto per farlo,che chiami un sicario piuttosto.

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12 Anni 4 Mesi fa #236327 da verduz
Risposta da verduz al topic Re:suicidio assistito

ma che c'entra il medico? come avete detto voi, se uno vuole farlo lo fa

Non ne sarei così sicuro. Ci sono condizioni, come la sindrome locked-in, in cui si è impossibilitati a farlo autonomamente. La possibilità di trovarsi improvvisamente malati ed incapaci di provvedere a sé stessi (suicidio incluso) non è così remota e pone problemi etici non indifferenti.

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12 Anni 4 Mesi fa #236337 da lucadoc
Risposta da lucadoc al topic Re:suicidio assistito
però di solito sul piano etico(e sul piano giuridico) si fa una distinzione tra eutanasia e suicidio assistito:
il suicidio assistito è appunto un suicidio, nel senso che non è il medico ad uccidere il paziente. Al paziente viene dato un farmaco e un bicchiere d'acqua, sta a lui decidere se bere o no.
Nell'eutanasia invece c'è un ruolo attivo del medico, è lui che deve fare l'iniezione letale o sospendere i trattamenti(staccare la spina) per questo penalmente è considerato omicidio.

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12 Anni 4 Mesi fa #236369 da DavideSmed
Risposta da DavideSmed al topic Re:suicidio assistito

Ognuno dovrebbe essere libero di scegliere se e quando morire, se terminale. Se una persona preferisce la morte immediata a due settimane di sofferenza indescrivibile, sia fatta la sua volontà.

se terminale. Ma quello si chiama eutanasia, qui si parla di suicidio assistito. Se assumiamo che una persona è proprietaria della sua vita allora ha o no il diritto di togliersela quando meglio crede, al di là del fatto che sia malata o meno? Il problema è che una persona che sta bene difficilmente sceglie di morire, i casi più noti infatti fanno intendere un quadro di depressione profonda alle spalle della decisione di uccidersi...


Mah io non faccio distinzione tra eutanasia e suicidio assistito a livello morale. Comunque credo proprio che nessuna persona perfettamente sana, sia fisicamente sia mentalmente, potrebbe decidere di togliersi la vita, quindi non mi pongo neanche questo problema, in quanto piuttosto irreale. Ovviamente con "perfettamente sana" intendo priva anche di problemi di depressione.

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12 Anni 3 Mesi fa #238230 da Dr.Cox91
Risposta da Dr.Cox91 al topic Re:suicidio assistito

Ognuno dovrebbe essere libero di scegliere se e quando morire, se terminale. Se una persona preferisce la morte immediata a due settimane di sofferenza indescrivibile, sia fatta la sua volontà.

se terminale. Ma quello si chiama eutanasia, qui si parla di suicidio assistito. Se assumiamo che una persona è proprietaria della sua vita allora ha o no il diritto di togliersela quando meglio crede, al di là del fatto che sia malata o meno? Il problema è che una persona che sta bene difficilmente sceglie di morire, i casi più noti infatti fanno intendere un quadro di depressione profonda alle spalle della decisione di uccidersi...


Mah io non faccio distinzione tra eutanasia e suicidio assistito a livello morale. Comunque credo proprio che nessuna persona perfettamente sana, sia fisicamente sia mentalmente, potrebbe decidere di togliersi la vita, quindi non mi pongo neanche questo problema, in quanto piuttosto irreale. Ovviamente con "perfettamente sana" intendo priva anche di problemi di depressione.

è un concetto molto forte ma credo che tu abbia ragione...di norma nessuno si butta giù dal cornicione a meno che non si è depressi...facendo una citazione televisiva mi viene da pensare a quelle scene di "scrubs"dove l'avvocato Ted sta sul cornicione ma non riesce a buttarsi giù,non perchè non sia triste o la sia vita non sia na merda ma perchè semplicemente non è depresso...e quindi non è malato....

Credo che mettere a segno qualche vittoria sia l'unica cosa che ci dà la forza di continuare a giocare le altre partite, quelle che sappiamo di non poter vincere

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11 Anni 9 Mesi fa #254308 da albertchem MD
Risposta da albertchem MD al topic Re:suicidio assistito
scusate se riprendo questo topic, tra eutanasia e suicidio assistito c'è chi dice che nessuno puo controllare il proprio corpo, è immorale e non è etico. io penso ci sia una  grandissima differenza tra una cosa e l'altra.
Il suicidio assistito viene proprosto (in USA,qui ci siam lontani..un po come a tutto..) a causa di una patologia degenerativa, incurabile e fatale, in cui il paziente sia conscio del decorso della sua patologia e ne conosca "l'iter" fino al exitus, nel qual caso il paziente chiede al medico (vorrei apripre una parentesi anche sulla richiesta)* di evitare quelle atroci sofferenze fisiche e psicologiche che purtroppo lo aspettano, il medico si consulta con un collega e se il secondo medico è daccordo si procede con la prescrizione,firmata da entrambi i medici, di compresse (di solito un barbiturico (pentobarbital o secobarbital), il paziente o chi per lui va a ritirare la prescrizione e il paziente assume di sua volontà le compresse, in presenza di un medico.
Nell'Eutanasia (dolce morte) ci si trova di fronte a un paziente in fase terminale e solitamente nelle ultime ore di vita, che richiede al medico una dolce morte, senza Ansia e senza Dolore. di qui il medico provvede a far firmare un apposito modulo e (secondo la procedura di un kit utilizzato mi sembra nei Paesi Bassi, costituito da un flacone di pentobarbital, un flac di vecuronio e  potassio cloruro) si (auto)somministra prima il barbiturico, il vecuronio e in fine il KCl.
conclusa la parte tecnica, penso che ogni caso sia da valutare singolarmente e agire come da volontà del malato.
mentre se vogliamo prospettare il caso in cui una persona,con grandi problemi che sembrano insuperabili, vada in ambulatorio a chiedere un endovena di cloruro di potassio per "finirla li", penso che questo caso non sia di competenza di un medico ma lo stesso indirizzi questa persona da uno specialista in psichiatria.

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