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Petizione contro la legalizzazione della Marijuana "Medica"

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11 Anni 11 Mesi fa - 11 Anni 11 Mesi fa #248485 da lucadoc

il principio attivo della cannabis sarebbe usato nella terapia del dolore?

lo studio qui sopra parla appunto di questo, nello specifico nella terapia della neuropatia cronica. Si è potuto provare che: "a single inhalation of 25 mg of 9.4% tetrahydrocannabinol herbal cannabis three times daily for five
days reduced the intensity of pain
" questo va detto però con le dovute cautele del caso(il numero di pazienti presi in esame è troppo basso per parlare di dimostrazione inequivocabile, e anche i tempi dello studio sono abbastanza ristretti)

Stiamo parlando soltanto di questo tipo di applicazione?

assolutamente no. Credo che ci vorrebbe un apposito trattato per descrivere le proprietà della Cannabis sativa, dei recettori per i suoi principi attivi e degli antagonisti di tali recettori;
partendo dall'inizio: il principio attivo principale della Cannabis è il delta-9-tetraidrocannabinolo(delta-9-THC), un endocannabinoide endogeno, presente in natura nella pianta con una percentuale tra 7% e 14%. Sono stati identificati due recettori per i cannabinoidi, chiamati CB1 e CB2. CB2 si trova principalmente sulle cellule immunitarie per cui non influenza l'omeostasi energetica, il CB1 invece si trova in tantissimi tessuti: muscolo, adipe, fegato, intestino, stomaco, pancreas, SNC(soprattutto la Substantia Nigra, Globus Pallidus, Nucleo Caudato e Putamen). Le funzioni di CB1 nel SNC influenzano il metabolismo energetico con 2 meccanismi:
Il primo meccanismo consiste nella capacità di modulazione del segnale dai nuclei ipotalamici verso le cellule che producono ormoni tropici dell'adenoipofisi. Quindi GH, ACTH, LH, TSH, FSH. Tutti questi ormoni a loro volta controllano la secrezione degli ormoni dagli organi endocrini periferici quindi IGF-1, cortisolo, ormoni sessuali, ormoni tiroidei, che a loro volta controllano il consumo di alimenti e il loro utilizzo/deposito.
Il secondo meccanismo invece consiste nella stimolazione dell'iperfagia, anche in animali già sazi. Infatti questa azione oressizzante è inibita se si somministra nell'animale un antagonista specifico di CB1 prima di prendere il THC. Si è dimostrato che gli inibitori dell'enzima acido grasso sintetasi hanno un effetto anoressizante, e dato che l'attivazione del recettore CB1 modula positivamente nell'ipotalamo la via dell'acido grasso sintetasi, l'inibizione del recettore CB1 per mezzo di un suo antagonista specifico può permettere di avanzare una valida ipotesi sulle proprietà anoressizzanti degli antagonisti degli endocannabinoidi.
La somministrazione degli antagonisti di CB1 si associa infatti a diminuzione del peso corporeo e l'effetto si prolunga oltre la durata dell'effetto proprio della molecola. Evidentemente i recettori CB1 esercitano un controllo stimolatorio sulla spesa energetica. Secondo delle ricerche abbastanza recenti sembrerebbe che gli antagonisti di CB1 portino a perdita di grasso mediante un'azione lipolitica che è il risultato della sovraespressione di enzimi coinvolti nella B-ossidazione. Gli stessi antagonisti del recettore CB1 possono aumentare l'espressione del trasportatore GLUT4...si potrebbe pensare ad azione antidiabetogena? Gli studi sugli antagonisti dei cannabinoidi più che sulla cannabis in sé hanno portato alla creazione di un farmaco contro l'obesità(Acomplia), che è però stato ritirato dal commercio nel 2008 a causa di gravi effetti collaterali dimostrati(depressione, suicidi).
Le cannabis e i suoi recettori cerebrali vanno studiati più approfonditamente per avere risposte certe sulle sue proprietà. Di sicuro non mancano le testimonianze di chi assumendo THC si riprende da violenti attacchi di nausea/vomito e come dicevamo sopra da dolori cronici altrimenti non gestibili. Non vorrei però ingenerare un equivoco e far passare il messaggio che la Cannabis fa sicuramente benissimo e quindi fumiamo allegramente le canne, perché non è così. Sono stati segnalati casi di tossicità a carico della mucosa della bocca in diversi pazienti e in altri reazioni psicotiche(soprattutto in chi ha iniziato a fare uso di Cannabis da adolescente, dato che la sovrastimolazione prolungata del sistema endocannabinoide può provocare modificazioni neurobiologiche che influiranno sul comportamento da adulti cfr: www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21768160 )

Teoricamente il metodo scientifico dovrebbe condurci ad una risposta inequivocabile

appunto, teoricamente. Praticamente, come vedi, è un gran casino.


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Ultima Modifica 11 Anni 11 Mesi fa da .

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11 Anni 11 Mesi fa #248500 da Mattia.Busana
Ok, pressapoco ho capito. Ma quindi, dico, se gli studi sono ancora in fase "embrionale", per quale motivo ci si è già esposti nel legalizzarla a scopi terapeutici? Cioè, si dovrebbe prima avere un quadro chiaro di pro e contro prima di prendere una decisione.
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11 Anni 11 Mesi fa #248506 da lucaleo
Mattia, l'ambiguità della letteratura scientifica su una determinata terapia o procedura di qualsivoglia genere è molto più frequente di quello che pensi, persino per cose che oramai sono invalse nella pratica clinica quotidiana. Spesso anche costruendo buone meta-analisi non si arriva a risposte definitive, ma solo ad orientarsi in un senso piuttosto che in un altro. Qualche tempo fa si aprì un topic dove si iniziò a discutere sulla reale utilità degli SSRI nelal depressione: la cosa mi spinse ad approfondire e praticamente mi sono trovato in un ginepraio inestricabile, tant'è che ancora non mi sono formato una mia idea chiara a riguardo.
Questo per dire che chiunque operi in campo biomedico, sia clinico che di ricerca, deve imparare a convivere col dubbio, sempre.
Riguardo al sistema dei cannabinoidi endogeni reputo che abbia un interesse estremo e che la capacità di modularlo farmacologicamente sia molto allettante come prospettiva, in molti campi della medicina. D'altronde è un sistema distribuito praticamente ubiquitariamente, dal funzionamento non troppo dissimile da quello delle manipolatissime prostaglandine in termini di dinamiche di sintesi e cinetica, ma sicuramente diverso in termini di funzioni.
Lavori (assolutamente acerbi) come questo, poi ( www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21714860 ), lo rendono particolarmente affascinante.
Infine trovo che fumare i fiori o le foglie di cannabis sia il metodo più antieconomico in termini farmacologici, quindi, se mai si troveranno applicazioni terapeutiche per tali principi attivi, si useranno di certo composti purificati e controllati.

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11 Anni 11 Mesi fa #248513 da lucadoc

Ma quindi, dico, se gli studi sono ancora in fase "embrionale", per quale motivo ci si è già esposti nel legalizzarla a scopi terapeutici? Cioè, si dovrebbe prima avere un quadro chiaro di pro e contro prima di prendere una decisione.

ma da un punto di vista terapeutico fumare la Cannabis non conviene, bisognerà trovare un modo alternativo di somministrarla forse...so che sono già stati creati degli sciroppi e dei vaporizzatori sublinguali. Comunque sia, riguardo al proibizionismo su questa sostanza, credo ci sia anche una bella dose di ipocrisia. Ormai 5 anni fa uscì un interessante studio su Lancet, nel quale venivano classificate le droghe di uso più comune, e venne fuori che sostanze assolutamente legali come l'alcol e il tabacco sono di gran lunga più pericolose della Cannabis, e ti assicuro che gli effetti dell'alcol  e del fumo di sigaretta si conoscono benissimo. Se io scelgo volontariamente di intossicarmi i polmoni con il catrame e farmi venire il cancro con il benzopirene, o produrmi una cirrosi epatica perché bevo come un disperato, perché non posso fumare la cannabis? Bisognerebbe vietare, per logica conseguenza, anche tutte le sostanze risultate più pericolose?
(cfr: www.iconocluster.com/clusterblog/wp-cont...he_harm_of_drugs.pdf )

Mortui Vivos Docent

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11 Anni 11 Mesi fa #248524 da Mattia.Busana
Grazie lucaleo, mi hai fatto capire molto bene.

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11 Anni 9 Mesi fa #253679 da albertchem MD
salve, premettendo che è un po di tempo che non mi connetto, mi piacerebbe presentare anche la mia idea.
sulla questione Cannabis utilizzo terapeutico il dibattito è molto ampio, si daccordo esistono preparati contenenti come principio attivo dei cannabinoidi ma per quanto ne so (correggetemi se sbaglio) richiedono una  speciale procedura d'importazione da altri paesi nei quali questi farmaci sono in commercio. credo che sia insensato paragonare uno stupefacente ad un'altro, generalizzare è molto sbagliato in quanto per potere giudicare ogni singola cosa occorre conoscere bene quest'ultima. non ha senso il paragone es. Morfina vs D 9 THC, agiscono su recettori diversi, hanno azioni diverse e di conseguenza anche indicazioni diverse. se la vogliamo dire  tutta credo inoltre che la cannabis medicale  non sia prescrivibile su una comune ricetta ripetibile, i cannabinoidi sono classificati in tabella II a, quindi penso sia necessaria una prescrizione RMR e anche con nota di competenza Anestesiologica o comunque specialistica. in ambito medico penso questo, nell'ambito di "fumetti" aventi come scopo solamente quello di prospettare la situazione di un minore che va dal proprio medico a motivare una ricetta di questi preparati  per "farsi una canna" direi che è piuttosto irreale come contesto e possa anzi urtare la sensibilita di persone che hanno veramente necessità di utilizzare questi farmaci a scopo curativo per patologie gravi e/o a scopo palliativo, questi tuttora non hanno un grande repertorio utile di trattamenti efficaci e con questo mi riferisco ad un esempio concreto come la riluttanza irrazionale di  molti  medici a porre rimedio alle sofferenze dei propri pazienti con terapie antalgiche adeguate. a tal proprosito vorrei ricordare che fino a 3 anni fa l'Italia era al penultimo posto tra i paesi europei nella prescrizione di analgesici oppiacei cosa che non è radicalmente mutata anche dopo l'introduzione della legge 38/2010 infatti 1 medico su 3 non conosce ancora l'esistenza di essa www.pharmastar.it/index.html?cat=search&id=8494 detto questo non mi sembra veramente il caso di gettare benzina su un fuoco che pochi vogliono spegnere e che è gia difficile da domare

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