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Petizione contro la legalizzazione della Marijuana "Medica"
Non è che ti presenti dal tuo medico di base e dici: "mi fa male la chiappa destra", e lui ZAC, in quattro e quattrotto te la prescrive!!
Sinceramente non capisco questo proibizionismo...non stiamo parlando di fornire la cannabis in modo indiscriminato, e comunque, parlando da astemio(a parte l'ultimo dell'anno ) e da non fumatore posso dire che è sicuramente meglio la maria di molti farmaci che creano dipendenze anche più forti e hanno molti più effetti collaterali.
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ma che significa sta frase? quali sarebbero quelle psichedeliche? e qual'è la distinzione tra molecola buona e quella cattiva da non usare mai? ma siete studenti di medicina? o di seminario?come dici anche tu esistono altri tipi di farmaci che hanno proprietà in comune con la marijuana ma che non sono droghe psichedeliche...
Tutto ciò è scabroso..
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da non fumatore posso dire che è sicuramente meglio la maria di molti farmaci che creano dipendenze anche più forti e hanno molti più effetti collaterali.
Questo è il tipo di grossolana semplificazione che uno studente di medicina non dovrebbe neanche sognarsi di pronunciare, anche in una discussione colloquiale come questa: sui farmaci (cioè molecole con un azione biologica, qualunque essa sia) non si può discutere di rischi (dipendenze, effetti collaterali, effetti avversi) e benefici senza entrare nel merito delle singole applicazioni.
La "maria", come la chiami tu, intendendo (credo) la miriade di diversi principi attivi in essa contenuta, sarebbe meglio di quale altro farmaco in quale specifico contesto clinico? Perché altrimenti la tua affermazione è completamente vuota, priva di qualsivoglia significatività. Deve essere argomentata!
Voglio dire, è ovvio che se paragoni oppioidi e "maria" i primi danno più dipendenza, ma la scelta di un farmaco dipende dalla comparazione relativa allo scopo che sto perseguendo, non dalla loro comparazione in senso assoluto, che non ha senso. Se usassi lo stesso meccanismo logico usato da te, potrei dire che la marijuana non dovrebbe essere usata per nulla in quanto rappresenta un importante causa di ipogonadismo e infertilità per i fitoestrogeni in essa contenuti in abbondanza. Ma anche qui è ovvio che dipende dal contesto clinico in cui siamo: se devo lenire il dolore di un malato terminale, magari dell'ipogonadismo non mi importa nulla.
Te lo sta dicendo uno che, pur non fumando, non avrebbe nessun problema a veder legalizzata la cannabis persino per consumo a scopo edonistico, in esercizi controllati. Quindi non c'è nessuno schieramento ideologico in quello che dico, semplicemente la constatazione che ogni affermazione, in campi come questi, ha un suo peso specifico, anche adesso che si è ancora studenti. Non è che in medicina non ci sia spazio per opinioni, anzi! Però devono essere documentate
Detto questo sarei molto curioso di vedere, in una discussione come questa, qualcuno che, con dati alla mano, giustifica una posizione piuttosto che l'altra. Voglio dire, io, su questa tematica, non sono affatto ferrato: ricordo di aver letto, ad esempio, vari articoli in cui, in modelli animali e in vitro, mettevano in relazione la diminuzione del compartimento staminale del glioblastoma (quello che, per intenderci, conferisce chemio e radio resistenza al tumore) e la somministrazione di analoghi di sintesi dei cannabinoidi ( www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17202146 ). Tuttavia nulla che sia già arrivato alla sperimentazione clinica, almeno per quanto ne so.
Per esempio sarei molto curioso di leggere qualcosa di serio e solido sui cannabinoidi usati nella terapia del dolore.
Se mi sto formando un idea, voglio dar credito solo a chi mi porta dati convincenti, non a quello che ha migliori capacità dialettiche o argomentazioni più seducenti. In questa discussione, da una parte e dall'altra, non c'è nulla di tutto questo: quindi su su ragazzi fateci vedere!!!
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avevo letto mesi fa uno studio canadese riguardante l'utilizzo di delta-9-THC in pazienti con dolore neuropatico cronicoPer esempio sarei molto curioso di leggere qualcosa di serio e solido sui cannabinoidi usati nella terapia del dolore.
full text in PDF:
www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2950205/pdf/182e694.pdf
abstract su pubmed:
www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20805210
seminario indubbiamente. E tutti voi drogati andrete all'inferno, come dice la Bibbia.ma siete studenti di medicina? o di seminario?
Mortui Vivos Docent
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Riguardo lo studio nello specifico ha alcuni limiti, che gli stessi ricercatori hanno avuto l'onestà di riconoscere, ma sicuramente è una strada che vale la pena di battere con trial più ampi, più lunghi (per valutare gli effetti a lungo termine), più controllati nella stratificazione dei pazienti e che magari mettano a confronto più gruppi (oltre a placebo/delta-9-THC anche i farmaci convenzionali, anche se si sa che questi ultimi nel dolore neuropatico hanno efficacia limitatissima).
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- Mattia.Busana
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Bravo lucadoc, era il tipo di materiale a cui mi riferivo!
Riguardo lo studio nello specifico ha alcuni limiti, che gli stessi ricercatori hanno avuto l'onestà di riconoscere, ma sicuramente è una strada che vale la pena di battere con trial più ampi, più lunghi (per valutare gli effetti a lungo termine), più controllati nella stratificazione dei pazienti e che magari mettano a confronto più gruppi (oltre a placebo/delta-9-THC anche i farmaci convenzionali, anche se si sa che questi ultimi nel dolore neuropatico hanno efficacia limitatissima).
Cioè, fatemi capire, il principio attivo della cannabis sarebbe usato nella terapia del dolore? Stiamo parlando soltanto di questo tipo di applicazione? Scusate, non sono ancora studente di medicina e, sinceramente, si leggono una montagna di articoli in merito e sembra che ci siano due squadre: quella di quelli che dicono che è utile e quelli che dicono che non lo è. Teoricamente il metodo scientifico dovrebbe condurci ad una risposta inequivocabile....ma non sembra così finora, quindi chiedo a voi, sicuramente più preparati, di illuminarmi sulla faccenda
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