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Ma l'ospedale dov'è ?

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11 Anni 7 Mesi fa #271731 da petitegrande
Hai ragione DrHP ,
non credo che cambierò un bel nulla se mai lavorerò tra le corsie dell'ospedale ed è questo che mi fa stare anche più male. Se potrò, cercherò di usare più tatto, ma questo fa parte del mio carattere per cui non credo che sarà difficile essere più sensibile dei medici che hanno curato mio zio.
Per quanto riguarda il problema delle trasfusioni io non credo che sia lecito fargli le sacche se sai per certo che in questo modo gli provochi un'emoraggia che non si ferma più, insomma sai di farlo morire soffocato e questo dovrebbe bastare come medico a non prescrivere questa tortura. Se non gli fai le sacche muore ? Bhe direi che farlo soffocare col suo sangue oltre a farlo morire lo avrebbe fatto di una morte orrenda. Chi ti può condannare ?
E difatti all'hospice ci hanno proprio detto che quelli della nefrologia sono stati pazzi e incoscienti a fare quello che hanno fatto e aspirandolo la prima volta c'era il rischio che morisse. Quest'ultimi medici sono stati costretti a sedarlo per fargli deglutire il suo sangue, cosa che davvero reputo atroce.
Non voglio fare la sapientina di turno dicendo cosa andava fatto e cosa no. Anche perchè veramente non so nemmeno che pensare. Certo è che l'ospedale è molto simile a una macelleria a volte. Quando ho chiamato l'infermiera perchè mio zio urlava dal male e sputava coaguli di sangue questa è entrata dicendo : "Eh signor.......non lo vede che le stiamo facendo una trasfusione? Glielo abbiamo detto che l'antidolorifico non si può fare, se poi lei vuole continuare a non  capire faccia pure "  ma io dico si può ?? come fai a dire a un malato in quelle condizioni "non vede" "non capisce" .
Boh sarà che è un mio parente però sono rimasta disgustata.
Non cercavamo miracoli ma un'altro atteggiamento.
scusate

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11 Anni 7 Mesi fa - 11 Anni 7 Mesi fa #271732 da lucadoc
Risposta da lucadoc al topic Re:Ma l'ospedale dov'è ?

Forse, anzi sicuramente, sarebbe meglio morire di una bella emorragia massiva piuttosto che agonizzare per giorni o settimane, ma c'è sempre qualche parente pronto a farti causa perché insomma, con qualche trasfusione qualche giorno di più avrebbe potuto vivere (il che è innegabile, il problema è come vive, cosa che hai ben visto).

su questo la colpa non è dei medici ma della politica. Qui c'è un vuoto legislativo vero e proprio: se la vita è mia posso decidere come andarmene o no? Se non posso decidere come nascere e dove nascere avrò almeno il fottutissimo diritto di decidere coma andarmene? Io credo sia sacrosanto. Se mi diagnosticassero un tumore incurabile con un mese di vita scarso io esigo di avere il diritto di farmi fare un'iniezione e andarmene senza soffrire. Basterebbe che ognuno di noi dicesse chiaramente come(e se) vuole essere trattato in caso di malattia incurabile. Alle persone che chiedono di non soffrire è giusto dare la possibilità di andarsene senza soffrire. Ma siccome la vita è un dono di Dio sia mai che vai all'inferno "suicidandoti".

c'è sempre qualche collega pronto a invocare il diritto alla vita, che nella sua personalissima opinione non sarebbe del paziente ma del (suo) dio che gliel'ha "donata"

e questa situazione assurda è possibile sempre per un vuoto normativo. Se una legge chiarisse che la decisione è del paziente il quale ha il diritto all'eutanasia, il caro collega potrebbe essere zittito facilmente. Anche adesso in realtà li zittisco abbastanza facilmente, ma immagino che se il collega fosse il primario la cosa si farebbe più complessa...

Sei passabile di denuncia per omicidio colposo oltre che malpractice.

appunto, tutto questo poi si ritorce contro di noi. Se il paziente non vuole soffrire, e non ha ragionevoli speranze di sopravvivere ma solo di soffrire, gli si chiede: vuoi andartene ora senza dolore o tra un mese supplicando una dose di morfina? così niente denuncia e niente malpratice. Si rispetta la volontà dell'unica persona che ha diritto ad esprimersi. Scusate la brutalità ma io non avrei dubbi su cosa scegliere...

ascio morire il paziente (e sono un bastardo) o lo tratto e gli prolungo l'agonia (e sono ancora più bastardo)?

rispetto la volontà del paziente(qualunque essa sia) e mi comporto da essere umano, o prolungo una sofferenza contro natura per le ideologie folli di gente che nel 2012 crede ancora all'inferno e al purgatorio? Questa sarebbe la domanda da farsi. Ma con le nostre leggi concordo con te che l'unica domanda possibile è quella che hai scritto tu.

metterete a tacere le vostre coscienze ripetendovi dapprima che cambierete le cose quando avrete potere, poi quando - e se - ne avrete, che comunque siete un piccolo ingranaggio di un sistema che non avete (più) la forza di cambiare.

vedremo. Non sono io certo che posso cambiare le cose anche se ci proverò comunque. Se non passa una legge che chiarisce la situazione del testamento biologico e il diritto all'eutanasia, io medico non posso fare molto.

che poi diciamocelo, al di là si tutta la polemica ideologica, basterebbe avere anche solo un minimo di tatto nel trattare le persone. Visto che noi curiamo persone, non malattie...

Mortui Vivos Docent
Ultima Modifica 11 Anni 7 Mesi fa da .

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11 Anni 7 Mesi fa #271746 da MoonWolf
Risposta da MoonWolf al topic Re:Ma l'ospedale dov'è ?

Sei passabile di denuncia per omicidio colposo oltre che malpractice.

appunto, tutto questo poi si ritorce contro di noi. Se il paziente non vuole soffrire, e non ha ragionevoli speranze di sopravvivere ma solo di soffrire, gli si chiede: vuoi andartene ora senza dolore o tra un mese supplicando una dose di morfina? così niente denuncia e niente malpratice. Si rispetta la volontà dell'unica persona che ha diritto ad esprimersi. Scusate la brutalità ma io non avrei dubbi su cosa scegliere...
Citazione

sono in pieno accordo con il tuo punto di vista (e quello di DrHP), purtroppo, come giustamente dicevi tu, c'è un enorme buco legislativo e, ad oggi, non sembra nemmeno che la scelta delle spetti al paziente, ma a chi ha il potere di denunciare (sorvolando poi sull'adeguatezza del giudizio in aula).. purtroppo la medicina si muove verso l'area legale-difensiva più che quella clinica..

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