omeopatia

appunto..quanto al macchinario purtroppo non ricordo il nome ,ma non posterei voci senza fondamento..è vero!così come anche x l\'argento..ovviamente ci sn medici e medici.

Non ci stiamo capendo. Io non accuso gli omeopati di essere ciarlatani, nè li confondo con i naturopati improvvisati che vendono il rosmarino ai malati di cancro.Dico semplicemente: la medicina richiede delle conferme.Se un trial clinico dimostra che l\'outcome del paziente infartuato migliora con i beta-bloccanti, e peggiora con alcuni antiaritmici, mi sentirei irresponsabile a comportarmi altrimenti senza una valida ragione clinica.Se voglio valutare un farmaco anti-ipertensivo, vedoa) se diminuisce la pressioneb) se diminuisce la mortalitàRiduzionista? Certo, mi piace pensare in maniera olistica ma quando ti occupi della vita del prossimo non puoi fare troppi voli pindarici.Quando anche il disturbo del paziente è vago, non oggettivabile, interviene il medico omeopata, con le sue anamnesi ai confini con la psicanalisi. Che poi è appunto quello il discorso: c\'è chi va dallo psicanalista, chi rompe i coglioni al suo medico di base, chi si confessa dal prete e chi invece preferisce l\'omeopata... ma la medicina è altro.

sono un futuro medico contraria all\'omeopatia...per i farmaci immessi in commercio si fanno degli studi particolari formati da diverse fasi, in cui si testa il farmaco su tessuti, animali e infine sull uomo stesso. Questi studi non sono stati fatti sulla terapia omeopatica. Non solo..prendere gli estratti da foglie, erbe, fiori significa prendere comunque dei principi attivi che ritroviamo anche nelle medicine tradizionali. solo che le medicine tradizionali, come ho già detto, sono testate. Bisognerebbe fare molta chiarezza secondo me. la nostra professoressa di farmacologia ci ha detto che molta gente fa uso di medicine omeopatiche pensando che non fanno niente. magari le assume per cose banali, poi per altri disturbi prende il farmaco tradizionale e succede un \"patatrak\" a livello di interazioni. chi si vuole curare lo faccia pure, ma io sono assolutamente contraria.

Io paragono l\'omeopatia al placebo. Non sono adeguatamente informata su evidenze scientifiche (francamente l\'ho già esclusa dalla mia pratica futura fino a prova contraria), ma penso che gli estratti naturali usati bene (sotto un controllo medico cosciente) e per lo più in modo blando e per scopi non troppo ambiziosi possano avere degli effetti positivi. Io sono stata una volta da un medico (laureato in Medicina e Chirurgia, specializzato e praticante attività) interessato all\'omeopatia (mia madre ha vissuto l\'esperienza dello shock anafilattico da farmaci e durante il periodo successivo aveva molta difficoltà a curarsi...e ovviamente a far curare me). Mi ha fatto una normalissima visita, un\'accurata anamnesi e alla fine mi ha dato una curetta che penso si trattasse più che altro di un gastro-protettore e qualcosa tipo estratto puro di valeriana Assodato dopo pochi giorni che non aveva alcun effetto su di me, mi ha mandata dal gastroenterologo. Alla fine sono assolutamente d\'accordo con chi sostiene che la differenza fondamentale sia tra medici e ciarlatani e che per usare le sostanze omeopate come terapia curativa ci vogliono ancora le evidenze scientifiche.

Per quanto mi riguarda, mi manda assolutamente in bestia chi mi dice di curarsi con l\'omeopatia (anche se naturalmente è corretto nascondere quest\'ira al paziente).L\'omeopatia si basa su concetti assolutamente errati, come \"il simile cura il simile\" (il latino nn è mai stato il mio forte) ed il concetto delle microdiluizioni. Talvolta la terapia omeopatica è innocua o solo minimamente dannosa, altre volte pur screditando la medicina scientifica ne ricalca completamente le basi (Signora, non prenda l\'aspirina che le buca lo stomaco! Usi quest\'estratto della corteccia di salice! ) mentre altre volte può nuocere gravemente (vedi quella teoria per cui tramite i clisteri di caffè bollente si cura il K al colon, risultato: abbondanti perforazioni intestinali).Nonostante l\'omeopatia sia una bufala allucinante, ed andrebbe scoraggiata (solo che ormai il medico che osteggia l\'omeopatia viene considerato come incapace), esistono altre tecniche di medicina alternativa che hanno un valido effetto terapeutico. Per esempio, l\'agopuntura è considerata efficace nella cura del dolore, soprattutto quello neuropatico (è stato dimostrato che le vecchie mappe d\'energia dell\'organismo usate dai chiropratici [o da chiunque pungesse con gli aghi] si possono sovrapporre ai moderni studi di neuro-fisiologia relativi al gate-control ascendente del dolore), e la tecnica di Alexander (una specie di yoga, x quanto ne so) è efficace per la lombalgia e le altre artralgie da sovraccarico meccanico.Per chi è interessato, c\'è un interessante capitolo sulla medicina alternativa nei primi capitoli dell\'Harrison, ultime edizioni.Ciaociao.

fefferica84 ha espresso, nel pieno possesso delle sue facoltà mentali, la seguente opinione:

sono un futuro medico contraria all\'omeopatia...per i farmaci immessi in commercio si fanno degli studi particolari formati da diverse fasi, in cui si testa il farmaco su tessuti, animali e infine sull uomo stesso. Questi studi non sono stati fatti sulla terapia omeopatica. Non solo..prendere gli estratti da foglie, erbe, fiori significa prendere comunque dei principi attivi che ritroviamo anche nelle medicine tradizionali. solo che le medicine tradizionali, come ho già detto, sono testate. Bisognerebbe fare molta chiarezza secondo me. la nostra professoressa di farmacologia ci ha detto che molta gente fa uso di medicine omeopatiche pensando che non fanno niente. magari le assume per cose banali, poi per altri disturbi prende il farmaco tradizionale e succede un \"patatrak\" a livello di interazioni. chi si vuole curare lo faccia pure, ma io sono assolutamente contraria.

Non confondere la medicina omeopatica con l\'erboristeria. Nella seconda, si assumono preparati vegetali che spesso contengono principi attivi. Come una molecola presente in una pianta sia più \"naturale\" della stessa identica molecola sintetizzata, questo sfugge alla mia comprensione; inoltre, come dici giustamente tu, le dosi non sono controllabili e c\'è il rischio di interazione (non tutti i preparati erboristici sono innocui: alcuni hanno effetto di inibitori delle MAO, o blandamente amfetaminico...).Nella medicina omeopatica le sostanze (vegetali e non) sono talmente diluite da non presentare nessuno di questi problemi. A dirla tutta, sono talmente diluite che verosimilmente non è presente neanche una molecola nel preparato.

Per esempio, l\'agopuntura è considerata efficace nella cura del dolore, soprattutto quello neuropatico (è stato dimostrato che le vecchie mappe d\'energia dell\'organismo usate dai chiropratici [o da chiunque pungesse con gli aghi] si possono sovrapporre ai moderni studi di neuro-fisiologia relativi al gate-control ascendente del dolore)

Sul serio? Interessante! Mi leggerò quei capitoli dell\'Harrison.