Crisi totale

Buonasera a tutti,
come molti non ho passato il test quest’anno. Peccato che fosse il secondo tentativo, fallito per dieci posti dopo i ripescaggi.  :dash:
All’inizio non mi traumatizzò più di tanto, non me ne rendevo nemmeno conto. Il giorno dopo, il 15 settembre, mi reco al Politecnico per iniziare le lezioni di ingegneria, mia seconda scelta.
E subito il dramma. Sarà stato il grigiore, sarà stata la consapevolezza che quello sarebbe stato molto probabilmente il mio futuro, non ho resistito. Sono tornato a casa disperato e ho esternato ai miei il mio disagio. Loro mi hanno rivelato che secondo loro Ingegneria era una strada diametralmente opposta al mio carattere, alla mia passione per la storia, la cultura, la psicologia, al folklore e alla vita in genere.
Capisco che effettivamente Ingegneria e Medicina “non c’azzeccano” molto, tuttavia ho sempre avuto un grande intuito matematico, assopito durante il liceo classico, riacceso con gli esami di fisica e matematica di quest’anno.
Ebbene, vi scrivo perché ho tediato oltre modo i miei genitori, soprattutto mio padre. Mi sento un completo fallito e ho paura di prendere una qualsiasi decisione di petto solo per lo sconforto. Sento di aver sbagliato qualcosa in questi anni, di essere stato superficiale e “arrogante” dando per scontato molte cose in ogni ambito _punish_.
Ho solo una certezza: l’anno prossimo riproverò il test. Ogni volta che vedo un libro con scritto Biochimica, Patologia o qualche immagine di operazioni mi si stringe lo stomaco. SENTO che quella è la mia strada. Non mi interessa di lavorare giorno, notte o fine settimana. Malpagato, sfruttato, massacrato, va bene tutto.
Mi basta poter studiare per comprendere il corpo umano e avere contatto con altre persone, sfruttare le possibilità che i miei genitori mi hanno dato per aiutare gli altri e svolgere la professione che più mi affascina.
Una volta non la pensavo così, da buon ragazzo “benestante” vedi tutto facile e dovuto. L’azienda di famiglia naviga a gonfie vele. Ti credi invincibile e il test ti sembra una cavolata, il futuro certo, la laurea scontata.
Poi ti ritrovi a crescere improvvisamente.
In passato ho avuto esperienze dolorose in famiglia che avevano rafforzato il carattere, ma quest’anno ho vacillato non poco.
Quindi sono qui a domandarmi e chiedervi pareri esterni su cosa fare: secondo anno a biologia e riprovare, in caso negativo (spero proprio di no) ingegneria; lavorare fino all’estate prossima così da chiarirmi le idee; cambiare ora facoltà.
Mio padre propende per la prima… io non so proprio. Non fosse per l’incerto futuro del ricercatore continuerei anche biologia.

Vi chiedo scusa per la prolissità,
Andrea

A volte per sapere se si sta percorrendo  la strada  giusta forse è utile pensare in questi termini :  quello che cerchiamo o crediamo  di potere sopportare per un giorno in quella facoltà  va poi moltiplicato per 24 ore  e per 365 giorni l’anno e poi per un numero di anni non inferiore a 5.

Se il clima di ingegneria ( o di qualunque altra facoltà sia in ballottaggio) moltiplicato per questo numero di fattori ad ora non ti entusiasma forse potresti prendere in considerazione l’eventualità di scegliere  altro , qualcosa che alimenti la tua passione, la determinazione....se ti interessa biologia sia biologia....magari poi potrestii cercare poi di superare gli esami del primo anno( che sono comunque propedeutici ad un eventuale  futuro test di ammissione )  e poi riprovare a settembre prossimo , preparandoti all’eventualità poi di completarla qualora il test non andasse bene ( anche se per  questo c’è abbondante tempo per preoccuparsi ….)

Se poi ti preoccupano le prospettive lavorative ,per scegliere qualcosa di  spendibile sul mercato ma pur sempre compatibile ad acquisire strumenti più attinenti a superare il futuro test , allora potresti informarti sui corsi  di laurea breve ( tecnico radiologo, bioteconologie ) che potrebbero essere utili per riprendere in mano, durante questo anno , le materie  che ti ritroverai nel test e poi decidere ,in base all’esito di settembre, di completarle.

Il tuo futuro non comincia domani,comincia ora,quindi smetti di rimandare e non pensare che quello che farai quest’anno è inutile,cerca di improntare uno studio valido sia ad oggi  per seguire i corsi della facoltà che ti prefiggi  sia  a settembre per superare il test .Poi si sa nel test rientra tanta tanta fortuna ( siamo onesti e  non prendiamoci in giro)  in ogni caso  però completare  e perfezionare la preparazione è necessario  e utile per aumentare le probabilità di un buon esito.

Da un lato è vero che questi accessi a numero chiuso mettono il proprio sogno  nelle mani di altri,del sistema di selezione ( valido o meno che sia ) , in parte nelle mani nostre e della nostra preparazione e  in parte  anche  …. nelle mani della fortuna. Dall’altro però è anche vero che niente ci viene regalato,bisogna conquistarselo e prenderselo  perché è vero che il futuro nessuno lo conosce ma il presente non si può dare per scontato o affidarlo al caso.

Lascia da parte i sensi di colpa e i fallimenti, quelli servono a poco per essere produttivi, inquadra bene il tuo sogno, quello senza il quale pensi che tutta la vita sarebbe un rimpianto  e poi mettiti al lavoro.

Cerca di capire però quello che vuoi ,vuoi inseguire il sogno ,allora inizia  a metterti sotto,non dare più  niente per scontato e fai fruttare questo tuo primo anno ovunque tu ti iscriva ,perché non è l’aver mancato la meta a decretare un fallimento , ma la mancanza di intenzionalità  verso il da farsi.

Coraggio e in bocca al lupo. 

ehi  la crisi che hai è normale!
io l'anno scorso dopo il test(che nn avevo passato)avevo deciso di mollare tutto e volevo a tutti i costi andare a lavorare!grazie ai miei genitori però ho continuato a studiare(tec di radiologia)e quest'anno sn entrato anche grazie a questo!
Non devi assolutamente smettere di studiare perchè dv avere la mente allenata sia per studiare per il test sia per il dopo, perchè una volta entrato servirà tanta ma tanta memoria!
Se ti piace ingegneria iscriviti perchè nel caso non passassi il test faresti qualcosa che cmq hai scelto di fare secondo tuoi interessi!
è inutile fare biologia se poi nn ti piace, sprecheresti due anni!
Io la penso così!
Buona fortuna e non mollare!

C'e' anche da dire che lo studio in biologia gli consentirebbe di avere una panoramica ampia e solida sugli argomenti. Perche' quest'anno, quella panoramica serviva. Una bella ripassata di storia poi non nuoce mai, gli ultimi due giorni.
Piu' o meno a me e' successo come e' successo a Vitale, e quest'anno finalmente son riuscito ad entrare. Non che biologia mi piacesse quando mi sono iscritto, ma sapevo che mi sarebbe servito... quindi non disperare!

Capisco che effettivamente Ingegneria e Medicina “non c’azzeccano” molto,

Ingegneria e medicina sono invece piuttosto simili, nel senso che per farle bene devi avere una grande passione.
Quindi la domanda è: progettare e costruire delle cose (auto, moto, case, ponti, computer, robot, aspirapolvere) ti affascina e ti appassiona?
Se sì -> avanti con ingegneria,
se no -> riprovare medicina.

Non fosse per l’incerto futuro del ricercatore continuerei anche biologia.

Quello del biologo non è un brutto mestiere, ma fatto in ambito medico è una lavoro di rincalzo (vai a fare il parassitologo non clinico, piuttosto che il laboratorista).

Anche lavorare non è una cattiva idea.

Ringrazio tutti per le risposte :blush:
Ingegneria purtroppo non è fattibile, per non so quale motivo a causa delle segreterie non ho potuto e non posso fare il passaggio per quest'anno. Quindi ho un anno di pausa forzata. Da questo deriva anche la mia frustrazione. Dovendo aspettare i ripescaggi non potevo avviare le procedure di trasferimento (il politecnico a torino è facoltà a sè).
Non so proprio fino a quanto mi sarebbe utile un secondo anno a biologia, anche se i miei propendono per quello.
Altre facoltà che mi interessino davvero non ne trovo. Sto pensando a Economia, ma sarebbe un ripiego del ripiego.

Capisco che effettivamente Ingegneria e Medicina “non c’azzeccano” molto,

Ingegneria e medicina sono invece piuttosto simili, nel senso che per farle bene devi avere una grande passione.

Non fosse per l’incerto futuro del ricercatore continuerei anche biologia.

Anche lavorare non è una cattiva idea.

Sono d'accordo, purtroppo ha prevalso la paura e per pochi giorni non ho potuto fare il trasferimento.
Una mattina sono andato al Poli, senza pensare a cosa mi dicessero i miei e ho vagato per ore tra le segreterie e i vari responsabili cercando ogni cavillo, ma niente. Sono ingegneri, non gli sfugge nulla _punish_
Lavorare un anno forse mi chiarirebbe le idee, però perderei l'abitudine allo studio(dato ce in ogni caso vorrei continuare a studiare).
Le triennali sanitarie purtroppo sono a numero chiuso e in ogni caso non vorrei essere a contatto con medici senza esserlo io stesso. Non per vanità, ma perchè voglio poter dare il massimo in qualcosa  di completo, non già settoriale come le triennali.