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Chiedo "consiglio"

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14 Anni 1 Mese fa #200611 da Ang88
Chiedo "consiglio" è stato creato da Ang88
Buona sera a tutti voi, sono nuovo del forum nonchè vostro "collega", essendo iscritto al secondo anno di medicina a padova. Premetto che ho avuto modo di leggere parecchie problematiche simili alle mie, e se scrivo è per avere pareri da chi all'ambiente clinico è (o sarà) avvezzo. Non sto passando ormai da un anno a questa parte un bel periodo, sotto l'aspetto universitario e non (problemi altri che qui non spiego): sono con due esami del primo anno ancora non dati, biochimica e biologia cellulare, e l' ultima sessione invernale non ho dato neanche un esame, nè anatomia I nè genetica nè biologia molecolare. Questo perchè ad ottobre scorso ho avuto un blocco e una crisi psicologica non indifferente, tanto che sono ormai cinque mesi che vado dalla psicologa. In questi ultimi mesi ho ossessivamente considerato (e tuttora lo faccio, ma per fortuna con più tranquillità) i criteri e la correttezza della scelta del percorso intrapreso, ma i pensieri, le paure, sono talmente tanti e non chiari da considerare positivo un confronto con voi.
Insomma sono uscito da un liceo scientifico col massimo dei voti, ho portato a termine un percorso scolastico molto positivo, ma al di fuori di questo non ho mai fatto seriamente i conti con me stesso e il mio futuro, così mi sono trovato a pensare a riguardo solo a maturità conclusa. Sono partito dalla constatazione di avere forti interessi e attitudine alle materie scientifiche (matematica e fisica), per cui ho sempre avuto una marcià in più degli altri, così all'inizio decisi di iscrivermi ad ingegneria, puntai su meccanica senza avere le idee molto chiare...quel primo hanno mi ha fatto star male, mi ha deluso e insoddisfatto: gli esami li davo, studiavo, ma quell'ambiente non mi paceva, non mi dava stimoli, per cui decisi di cambiare ad aprile, sfogliando i programmi di tutti gli altri possibili corsi di ingegneria...nessuno mi convinceva, solo ingegneria biomedica mi incuriosiva un po' di più degli altri, tanto che andai anche a seguire una lezione un giorno, ma ciò bastò a farmi prendere dal panico immerso come una goccia nell'oceano in una marea di studenti, solo, disorientato; per cui decisi di tornare a meccanica. Ora voi direte cosa c'entra tutto questo con la medicina, ebbene eccomi al punto. Forse per coincidenza, forse no, in quel periodo, dopo tanti anni, ripresi contatti con una mia compagna delle medie che poi avrei saputo studiare medicina a trieste. Ora, non ricordo come e perchè, ricordo solo che le chiesi di prestarmi l'alfa test e in quindici giorni mi preparai per il test di medicina a padova, superandolo...Quello fu un momento cruciale: oggi a posteriori direi che le delusioni ad ingegneria mi avevano portato a convincermi che quel mondo non era per me, e avevo bisogno di riscattarmi, di mettermi alla prova in qualcosa di nuovo, di affacciarmi ad un ambiente diverso, e vedevo il test a medicina un bel banco di prova...aspettai l'ultimo goirno disponibile per l'iscrizione, evidentemente non ero neanche io convinto del tutto se stessi facendo la cosa giusta, ma piuttosto che continuare a ingegneria, quel mondo di delusione, decisi di "buttarmi"......ed eccomi qui, in crisi, confuso, a ripercorrere questo passato, a fare i conti col mio cuore e con la mia ragione, con la mia vita in mano simile ad una scatola nera...
Vi dico subito che, se non fossi entrato a medicina, non credo proprio che avrei ritentato l'anno dopo, avrei continuato ingegneria, magari combiato l'anno dopo per un'altra ingegneria o per fisica,non so; però le mie capacità e la fortuna mi hanno portato qui. Finora a medicina non c'è stato un corso che mi sia veramente  piaciuto, mi sembra di aver perso entusiasmo, piacere a studiare, lo studio per me era un piacere, ora è un peso, un dovere quasi insopportabile, non sono motivato a mettermi ogni pomeriggio sui libri...Ho letto che i primi anni sono noiosi per molti, che il bello arriva dal terzo anno, poi con i tirocini e i giorni in reparto, ma io non posso aspettare fino ai tirocini per decidere se questo percorso è per me oppure no...
Sono l'ennesimo ragazzo senza una passione viscerale per qualcosa in particolare, più che altro con molteplici interessi. Mi sono anche chiesto come vorrei vedermi tra dieci anni, nel mondo del lavoro, e ogni volta mi rispondo con un non so, solo mi dico che mi basta una stabilità e una sicurezza economica sufficienti a condurre una vita normale...una risposta normale, appunto, che ormai qualsiasi giovane si dà oggi come oggi.
Forse se potessi subito "sbattere la testa", cioè visitare qualche reparto ospedaliero, prendere un primo elementare contatto con la vita quotidiana del medico come professionista, potrei avere elementi per capire se vale la pena continuare oppure no...
Ringrazio sin da ora chiunque si sia preso la briga di leggere fin qui, vuol dire che è una persona di buon cuore,  :)
Vi chiedo solo, un parere, una parola, un pensiero, magari un consiglio è troppo pretenzioso, non conoscendomi direttamente...
Grazie ancora.... _itsok_

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14 Anni 1 Mese fa #200616 da vitale
Risposta da vitale al topic Re:Chiedo "consiglio"
Probabilmente non hai più voglia di studiare.
Succede spesso a chi nei lunghi e faticosi anni del liceo si sbatte troppo.
Ho avuto una compagna che ha fatto più o meno il tuo percorso.
Al liceo era bravissima, studiava tantissimo ed è uscita cn 100 e lode con un sacco di premi vinti durante i 5 anni.
Poi inizia medicina, e dopo aver superato i primi esami inizia ad avere delle crisi, veri e propri attacchi di panico.
Cosi decide di fermarsi e a settembre si iscrive a lettere antiche, ma anche qui dopo un anno molla.
Ora studia scienze dell'educazione, per adesso si trova bene ma non so quanto durerà.

Secondo me non è questione di vedere reparti e camici,perchè cmq ti mancano 5 anni di studio, di libri da 1000 e passa pagine.
Per andare avanti devi avere altre motivazioni.
Prova a smettere, trova un lavoro e vedi come va.
Se ti mancherà lo studio ti rimetterai sui libri e sarai più forte di prima.


"Un pompelmo è un limone che ha avuto un'opportunità e ne ha approfittato." (O.Wilde)

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14 Anni 1 Mese fa #200620 da Ang88
Risposta da Ang88 al topic Re:Chiedo "consiglio"
Grazie per la risposta. In realtà non credo che andare a lavorare sia la soluzione, non è che mi sono stufato dello studio in generale, di questo sono sicuro...però riguardo alle motivazioni ci sto pensando molto anche io...il test per entrare non l'ho fatto senza pensare o in modo superficiale, però avrei dovuto avere più tempo per riflettere forse...con la medicina non ho mai avuto a che fare, non ho neanche un parente lontano che sia medico, quindi non so effettivamente cosa ci sia dietro, lo vedo ancora come un "mondo" lontano,per questo ripensando ai motivi che mi hanno spinto a intraprendere questo percorso, dico che non c'era la tanto celebrata passione, piuttosto una certa curiosità scientifica, la voglia di aiutare il prossimo relativamente (la filantropia vera e propria non è per pochi), la ricerca di un ambiente più stimolante, la prospettiva di un lavoro sicuro, ben remunerato e "prestigioso", questi sì sono fattori che mi hanno influenzato abastanza (ma chi non ne è influenzato)....però mi chiedo se alla lunga questo sia sufficiente, e se non si trovano nuovi stimoli, beh ne dubito...

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14 Anni 1 Mese fa #200627 da Cyanide
Risposta da Cyanide al topic Re:Chiedo "consiglio"
Le crisi sono una brutta cosa, ma capitano di frequente e anche io non ne sono stata assolutamente esente.

Ciò che mi preme dirti in primo luogo è che le crisi di questo tipo possono capitare a tutti, anche a quelli spinti da una passione particolare o che hanno sempre saputo quello che volevano fare. Forse saresti stato colpito dalla stessa crisi anche con tutta la passione di questo mondo. I primi due anni di medicina sono duri perchè sanno essere molto poco stimolanti. Non per tutti, ma per molti. Sembra di dover passare la propria vita ad immagazzinare nozioni senza un perchè. Ed invece, per fortuna, i perchè poi vengono fuori. Questo lo dico in quanto è sempre importante tenere presente che le crisi ci possono essere, possono capitare a tutti, particolarmente all'inizio e non significano necessariamente che quella non sia la tua strada. Già rendersi conto di questo toglie un grosso peso.

Secondo, uscire da queste crisi non è uguale per tutti ed è difficile consigliarti. Certo quello che mi sento di dirti è di non prendere decisioni sul tuo futuro con il peso di essere indietro con gli esami e il dubbio di non essere portato per la medicina, perchè potrebbero farti prendere la decisione sbagliata. Cerca prima di tutto di ritrovare un po' di serenità e toglierti delle angosce. Sul come farlo, è difficile consigliarti.

Potrebbe essere utile passare qualche giornata in reparto, sul campo. Per capire se si è tagliati o meno. Certo c'è da considerare che a) può il medico può essere anche di laboratorio, quindi non aver necessariamente a che fare con i pazienti b) la cosa potrebbe essere anche controproducente e aggiungerti ansia all'ansia.

Ribadisco, non è facile consigliarti, ma sappi che non sei assolutamente solo!

La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci (Isaac Asimov)

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14 Anni 1 Mese fa #200628 da DrHP
Risposta da DrHP al topic Re:Chiedo "consiglio"

ad ottobre scorso ho avuto un blocco e una crisi psicologica non indifferente, tanto che sono ormai cinque mesi che vado dalla psicologa.

Lascia perdere,

Sono l'ennesimo ragazzo senza una passione viscerale per qualcosa in particolare, più che altro con molteplici interessi.

Ecco, appunto.
Con queste premesse o prendi una laurea "fuffa" (scienze politiche, psicologia, lettere, minchiate consimili) o vivi male perché per imparare i mestieri ci vuole passione specifica per quel mestiere.
L'alternativa? Lavorare. Ma non dubito che sarà peggio ancora, saresti ancora meno libero, costretto a ubbidire ai tuoi superiori, vedresti certamente gente che consideri meno brillante di te in posizioni migliori.
Al posto tuo cercherei, tra i "molteplici interessi" quello che ti rende più felice e cercherei la strada (studio o lavoro) per perseguirlo al meglio.


Mai darsi per vinti! Mai arrendersi!
comandante Peter Quincy Taggart
Galaxy Quest, 1999

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14 Anni 1 Mese fa #200671 da
Risposta da al topic Re:Chiedo "consiglio"
Strana situazione. Io ho amici che, al contrario, si pentono amaramente di aver preferito il lavoro agli studi. D'altra parte, oggi trovare lavoro non è semplice. Men che meno trovare un lavoro gratificante, specialmente dopo aver fatto un liceo!
Il mio consiglio è di proseguire ancora un attimo, lascia perdere la psicologa (permettimi di diffidare), vedi per quanto tempo riesci ad andare avanti. Se è la tua strada, prima o poi ti ci appassionerai. Se vedi peggioramenti, allora prova a guardarti intorno: esistono tanti e diversi corsi di laurea. Giurisprudenza, economia, scienze politiche, scienze biologiche, lettere...
In alternativa, la perdita della passione per lo studio conduce solo alla strada lavorativa. E non ci si deve certo sentire "umiliati" perché si va a lavoro... sono scelte di vita, spesso imposte proprio dalle circostanze e dalla vita che si conduce.
Magari è solo un periodo: tu stesso hai affermato di aver vissuto una situazione non particolarmente bella, di questi tempi... le cose possono trovare sistemazione autonomamente, senza che tu ti sforzi troppo.
Tantissimi auguri!

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