Consiglia questo sito su Facebook:

Chiedo "consiglio"

  • Visitatori
  • Visitatori
14 Anni 1 Mese fa #200753 da
Risposta da al topic Re:Chiedo "consiglio"

Sono mesi che ci penso e ci sto male, credimi. Lo scorso ottobre stavo per iscrivermi a fisica ma non l'ho fatto per paura di fare una sciocchezza, di essere avventato...e ho deciso di prendermi più tempo per riflettere bene...il fatto è che ancora una decisione serena non sono riuscito a prenderla, mi sembra di continuare medicina per paura di cambiare, pur avendo esami indietro, cercando qualsiasi possibile ragione genuina per continuare su questo percorso. Finora prendo atto solo della fatica che faccio a studiare, mi sembra di essere diventato quel cazzone (scusa il termine) che mi sono sempre impegnato a non essere nello studio, come se ci fosse una forza dentro di me che mi impedisse di avere serenità nello studiare, nel considerare normale studiare il pomeriggio dopo lezione, forza che cerco di combattere sforzandomi di stare al passo, ma stando male per questo (sono mesi che non sono felice). Ma allora cosa mi dici di coloro che dicono che i primi anni sono più pesanti e si appassionano strada facendo, non potrebbe essere anche il mio caso?


Tranquillo, che di "cazzoni" ce ne sono tanti, e non per loro volontà. Medicina è un corso di studi arduo, non si può pretendere sempre il meglio, e talvolta bisogna anche saper "incassare", mandar giù bocconi amari e riconoscere i propri limiti. Non preoccuparti di questo, il voto in sè è l'ultimo pensiero. Nel senso che ciò che fai può appassionarti ma puoi benissimo non riuscire alla perfezione in tutto.
Quindi accantoniamo un secondo questo discorso, e tieni presente che devi render conto solo a te stesso dei voti che consegui, fregatene dei pareri altrui, che purtroppo il mondo è pieno di gente che vuole fare la grande e non capisce gli altri.
Il mio personalissimo consiglio è di dare gli esami che stai preparando e, poi, di prenderti un attimo di pausa. Con "un attimo" intendo qualche giorno. Rilassati un momento e, poi, prima di ripartire, valuta pro e contro con ASSOLUTA tranquillità. Devi essere lucido per prendere una decisione definitiva, non puoi pensare di prendere decisioni importanti con la testa che viaggia tra mille pensieri.
Parli di fatica nello studiare. Bene: sii chiaro con te stesso e chiediti, senza nasconderti nulla per timore, cosa c'è alla base di questa fatica, come mai riprendere in mano i libri dopo le lezioni è divenuto così insostenibile.

Personalmente (mio pensiero), credo poco in coloro che dicono che i primi anni sono sempre quelli più pesanti. Al contrario: i primi anni dovrebbero essere quelli forse meno impegnativi, poiché successivamente sarai diviso tra tirocinio, lezioni e studio. Non avrai un attimo di tempo, in sintesi. Torni dall'ospedale e c'è lezione, esci dall'aula e subito a riprendere i libri e, infine, qualche oretta per dormire. Io non credo che riuscirei ad affrontare medicina con una certa serenità, se me lo fossi imposto solo per una certa stabilità economica. Troverei immensamente frustrante vivere sei anni alla disperata ricerca di una passione che stento a trovare. Infatti credo di capirti. Era la disperazione che io provavo quando ero alle superiori: cercavo in eterno una passione in ciò che facevo, ma non la trovavo. Non chiedermi perché avessi scelto un ITIS, forse un'indecisione, una sfiducia nelle mie capacità; non saprei dirti al momento, con precisione. Risultato: ho cambiato totalmente strada, orientandomi sulla medicina anziché sull'ingegneria.
Per farti capire: io penso di trovare la stessa eccitazione che tu trovi nel risolvere un complicato esercizio di fisica nel prendere in mano un articolo di genetica o di neurochirurgia e leggerlo attentamente. E' un'attenzione che è innata, un'attenzione che troverebbe forse pari (neanche tanto, però) nel leggere un saggio filosofico, per me. Ognuno ha le proprie passioni, le proprie attitudini, e non se ne deve vergognare, né, tantomeno, porsi ostacoli di chissà quale natura.
Fisica è un corso di laurea che offre sbocchi lavorativi, sicuramente non al pari di medicina o ingegneria, ma senz'altro più ampi di biologia o scienze della comunicazione, per fare un esempio.

Il mio personalissimo avviso è quello, appunto, di prenderti un minutino di pausa e pensarci davvero. Purtroppo so benissimo che esistono problemi anche più gravi di questi, problemi che spesso ti portano via anche dallo studio di ciò che ti appassiona e che quando provi a "staccare la spina" insorgono automaticamente e ti logorano. Immaginati se a questi dovessero associarsi problemi relativi a ciò che ti sei imposto di fare e che non suscita in te assolutamente niente. Non ci si può devastare la mente così, secondo me... personalissimo parere, comunque. :)

Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.

Di più
14 Anni 1 Mese fa #200755 da Cyanide
Risposta da Cyanide al topic Re:Chiedo "consiglio"
Aggiungo il mio parere dicendo che concordo con Complicated.

Non puoi decidere il tuo futuro solo in base al fatto che ti possa dare un lavoro sicuro al 100%. Questa unica idea non ti può certo dare le forze necessarie per conviverci tutta la vita. Perché stiamo parlando del tuo futuro e di quello che dovrai poi fare "per sempre", non puoi decidere solo per vie utilitaristiche, assolutamente, potresti dover convivere con una perenne insoddisfazione e demotivazione. Credo che già di base fare il medico possa essere molto difficile, figurarsi se si parte con una base di incertezza e insoddisfazione.

Secondo, ti dico di nuovo di lasciar perdere questi discorsi di "lavoro certo". Secondo il 90% delle persone gli unici corsi di laurea che ti danno lavoro sono ingegneria, medicina, odontoiatria e professioni sanitarie, qualsiasi altro corso è bollato con un "non troverai mai lavoro", quando per la maggior parte neanche sanno, ad esempio, cosa faccia e chi sia un biologo e nonostante ciò si sentono liberi di parlare senza cognizione di causa (possibilmente per sentito dire). Quindi, per carità, non ascoltare questi discorsi. Perchè mai un fisico non dovrebbe trovare lavoro? Certo può capitare, ma può capitare in qualsiasi campo, l'incertezza c'è sempre nella vita (vedi, medicina ti darà anche, forse, un lavoro sicuro, ma riuscirai mai a portarla a termine? Siamo comunque nell'incertezza), certo è che, con passione e determinazione, questa si riduce notevolmente.

Poi, non so tu, ma io preferirei passare anni di incertezza lavorativa sapendo di star seguendo la mia strada, piuttosto che una vita di certezze economiche, ma chiusa in una prigione di demotivazione e insoddisfazione.

Ti dicevo qualche post fa che le crisi dei primi due anni sono frequentissime, io stessa ci sono passata (e pensa un po', volevo passare a fisica), ma sono un momento per comprendere se stessi, uscire dal mondo del "sogno di fare medicina" e confrontarsi con la realtà del "faccio medicina" (è la discrepanza tra il sogno e la realtà a far andare in crisi molti). Lo sforzo di superare una crisi e di farsi tutti questi anni di pesante studio e sacrificio, sono proporzionati al mio interesse per la medicina? Nel mio caso, sì. Non potrei mai fare nulla di altro, mi sento portata per questo lavoro, mi appassiona. Non perchè è quello che da sempre volevo fare, si cambia idea nella vita, ma perchè lo vedo come una cosa naturale, mi SENTO naturale in questo mondo, sento di avere la mia identità.
Non che superando la crisi le difficoltà siano svanite, ma semplicemente ho ritrovato la serenità di sapere il profondo perché io debba ogni giorno affrontare questi ostacoli. Non nego che potrebbero arrivane altri di momenti difficili, ma so di poterli affrontare tutti, forte del fatto che questa sia davvero la mia strada.

Ora devi capire te stesso. Né io né nessun altro possiamo dirti se la tua strada sia medicina o fisica o filosofia o vendere panini alle sagre di paese, solo tu puoi saperlo e non ascoltare chiunque abbia la pretesa di dirti cosa fa per te e cosa no. Questa crisi ti sta dicendo che hai scelto una strada, ma senza pensare alla tua identità. Non ti sta dicendo che la strada è giusta o sbagliata, ti sta solo dicendo che continui a non focalizzare il vero problema, ovvero "chi sei", mentre continui a pensare al fatto che devi tirare avanti perchè dopo avrai un lavoro sicuro. Ti fai guidare dall'angoscia ed entri in un circolo vizioso.

Calmati, sei giovane, non è nulla di grave se perdi un anno o cambi radicalmente idea: meglio sbagliare oggi e poi correggersi che vivere una vita di insoddisfazioni e demotivazione. Non credi?

La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci (Isaac Asimov)

Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.

Di più
14 Anni 3 Settimane fa #201098 da Ang88
Risposta da Ang88 al topic Re:Chiedo "consiglio"
salve ragazzi, sono stato via un po' per un esame. cyanide, la tua risposta è molto saggia e ha la stessa conclusione cui sono giunto anche io, ti ringrazio molto per il supporto...ciao.

Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.

Di più
14 Anni 2 Settimane fa #201244 da Ang88
Risposta da Ang88 al topic Re:Chiedo "consiglio"
mi sapete dire se c'è la possibilità di visitare l' ospedale in giornata?

Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.

  • Visitatori
  • Visitatori
14 Anni 2 Settimane fa #201253 da
Risposta da al topic Re:Chiedo "consiglio"

mi sapete dire se c'è la possibilità di visitare l' ospedale in giornata?


Beh da noi il tirocinio comincia il quarto anno, ma nessuno ti vieta, finite le lezioni, di entrare in ospedale per dare un'occhiata...

Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.

Moderatori: vitaleDocSam
Tempo creazione pagina: 0.626 secondi
Powered by Forum Kunena
EU e-Privacy Directive
Cookie Policy