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vale davvero la pena studiare medicina??

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13 Anni 10 Mesi fa #202900 da gaudio

non dovresti dubitare, già questo è un segnale.


eeeeeeeeeeee... tutti dubitiamo, tutti abbiamo esitazioni. Ricordo "cogito ergo sum"

E' una cosa che ti viene da dentro...medici del forum, sono troppo romantico?


no, sei romantico al punto giusto per il fatto che devi entrare, poi il romanticismo passa e inizia la parte pratica, nel senso che quando vedi che è veramente dura ti viene da riflettere un attimo...

Sicuramente il lato pratico-economico conta, per non sbattersi a vuoto...


appunto.

er questo io scelgo una via 'leggermente' diversa, nuova, ma comunque è medicina


cioè?


Tutto copre,
tutto crede,
tutto spera,
tutto sopporta.
L'amore non avrà mai fine". (Paolo di Tarso)

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13 Anni 10 Mesi fa #202907 da DrHP

tutti dubitiamo, tutti abbiamo esitazioni.

Ma non tutti per gli stessi motivi.

Mai darsi per vinti! Mai arrendersi!
comandante Peter Quincy Taggart
Galaxy Quest, 1999

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13 Anni 10 Mesi fa #203219 da Ipply
Io credo che ne vale la pena. Per svariati motivi. Uno soprattutto per la gioia. Quando spero diventerò un medico, qualsiasi medico sia, credo che la gioia di aiutare gli altri, di  avere un posto nel mondo, di svegliarsi la mattina, andare a lavorare, incazzarsi perchè no, studiare i casi, operare, fare amicizia, essere semplicemente te in ospedale è un ottimo motivo per fare medicina, per diventare un dottore.
Se hai anche solo il ben che minimo dubbio, beh io non lo so cosa risponderti. Cerca solo di analizzare te stesso e di capire i motivi per i quali per te vale la pena e per i quali invece no.
Sei tu a sapere se per te vale la pena.
E' tutto soggettivo.
Avere come seconda scelta infermieristica è un pò deprimente, scusa se te lo dico. Non nego che anche io ci ho pensato quando non ho passato il test di medicina per due miseri punti. Ora sto facendo farmacia e credo proprio di riprovarci, ma solo medicina, perchè per me io riesco a vedermi solo lì, a medicina.
E tu?

Non tutti abbiamo esitazioni. Ok sì, ma dipende. Possiamo avere esitazioni su quello che cuciniamo oggi, su quello che possiamo indossare. Ma su queste cose NON si deve avere esitazioni. Qui il discorso è : o bianco o nero. Non esstono sfumature, perchè poi ti ritrovi che hai 23 anni e sei al quarto anno di medicina e non ti ci viene più di studiare perchè lì il discorso comincia a farsi intenso. Se queste sono le premesse, se già da ora, che si è fuori e dunque in tempo per decidere, ci sono esitazioni, allora una persona deve analizzarsi e dire: per me vale la pena? Analizzando tutti i pro e tutti i contro del caso.

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13 Anni 2 Mesi fa - 13 Anni 2 Mesi fa #214681 da AmulioGiovenzio
Ciao a tutti, scusate per la mia risposta tardiva ma ho visto solo ora questo topic, trovato tramite motore di ricerca Google, e anche se fuori tempo, vorrei inserire la mia risposta.

Sono figlio di un medico molto affermato in Emilia Romagna, anni fa volevo fare medicina.

Rispondendo in maniera diretta alla domanda "vale la pena fare medicina?" io rispondo: "sì, se hai la passione".
In caso contrario, non ne vale la pena, principalmente per 2 motivi:

1) Ci sono già troppi cattivi medici in giro, e non si scherza con la vita delle persone.
2) Il lavoro del medico consuma molto, anche dal punto di vista mentale.
Mio padre a volte torna a casa abbastanza stressato, nonostante abbia raggiunto il più alto grado possibile nel suo lavoro ( medico di base con 1500 pazienti + anzianità + coordinatore di un progetto importante a cui stanno aderendo molti medici in Emilia Romagna ), nonostante la grande passione che ogni giorno mette nel suo lavoro ( credo sia uno dei pochi medici oggi che davvero AMANO ciò che fanno, e ci mettono tutto il cuore ), la fatica si sente, di conseguenza >> se fate medicina solo per soldi, o per fare contenti un qualche parente o familiare... vi fregate da soli.
Il ritmo di lavoro stesso è di per sè abbastanza totalizzante.
Mio padre ( ed è anche fra quelli che va meglio come orari di lavoro ) lavora dal Lunedì al Venerdì, si sveglia alle 6 di mattina, va a lavoro e torna per pranzo verso le 12.30/13.00.
Si rilassa 1 oretta in casa, alle 14.45 riparte e torna solo verso le 19/19.30/20 di sera.
Appena tornato cena poi va a dormire.

E' un lavoro molto stressante, e coloro che fanno medicina per soli interessi finanziari o di ego sono mooolti più di quanto si creda, e magari anche tu che stai leggendo sotto sotto lo sai.

Per il resto, se davvero ti piace ciò che studi e vuoi farlo per aiutare persone che soffrono, ben venga, studia e diventa un buon medico :)


Data la mia risposta alla domanda, vorrei utilizzare questa seconda parte del mio post per affrontare alcune cose che decisamente trovo ridicole.

Punto 1: l'eccessiva esaltazione del lavoro del medico.
La figura del medico e di colui che studia medicina è spesso oggetto di ridicoli luoghi comuni.
Ho trovato tra l'altro una serie di affermazioni piuttosto immature in questo stesso topic, da parte di vari utenti, che ora riporto.

La prima:

Se il discorso è puramente pratico allora penso che qualsiasi lavoro possa andare bene così avrai qualcosa di solido (uno stipendio) in mano da subito, non serve una laurea, e magari dato che non devi ammazzarti di studio potrai anche "goderti" appieno gli anni più belli della tua vita.
Se invece vuoi dare un significato alla tua vita allora sì ne vale la pena, nonostante i sacrifici che dovrai fare.


Questa risposta la trovo profondamente discriminante nei confronti di molti altri lavori.
Conosco molti studenti di medicina a Bologna e Ferrara, quasi tutti con l'odiosa tendenza a credersi superiori, che cercano di innalzare ciò che studiano al di sopra di tutti gli altri che non fanno ciò.
Caro Leizer, un pizzaiolo, magari figlio di pizzaioli, che da 50 anni fa la pizza e ama farla, vede nel suo lavoro un senso di vita molto più profondo di se facesse il medico.

Non esistono professioni più importanti di altre, tutti i lavori sono uguali, se portano felicità ad altre persone.
Il medico è un lavoro profondamente rispettabile, come lo è l'imbianchino, lo spazzino o l'ingegnere.
Un medico cura un paziente, lo libera da una sofferenza e lo rende felice.. allo stesso modo un fornaio col suo pane sfama una famiglia, e la rende felice..... così come l'idraulico viene a ripararti il lavandino di casa, e ti leva da una situazione di disagio rendendoti felice.
Ogni lavoro che svolge un servizio all'umanità è degno di pari rispetto, e non lo dico solo io, lo dicono anche i più grandi Maestri Spirituali.

Classificare un lavoro sul criterio dell'importanza è un grave limite, una grossa chiusura mentale che vi penalizzerà poi nella vita, come uomini.

E allo stesso modo dire, come ho spesso sentito "di quello che vuoi ma il medico salva le persone" >> è una stupidata.. una giustificazione assolutamente ridicola.
Tutto è relativo.
Un medico può salvare una persona, ma può farlo anche un avvocato che ti fa vincere una grossa causa che se persa ti farebbe perdere tutto ciò che hai, come può farlo un interprete utilizzato in intercettazioni telefoniche criminali dove con la sua conoscenza può salvare vite, come può farlo un pompiere che ti mette in salvo da un incendio.. e potrei elencare decine e decine di altri lavori, che portati al massimo giungono a salvare vite.
Trovi molto spesso anche medici che mettono un semplice cerottino, o medici che per negligenza ti uccidono.

Classificare un lavoro sul fatto che salva o no vite comunque, è completamente sbagliato, perchè il criterio importante non è se salva o no vite, bensì se rende o no felici le persone.

E ho trovato altre citazioni abbastanza ridicole...
Eccone un'altra:

Fare medicina non deve essere come fare ingegneria o lingue, secondo me, con tutto il rispetto. E' una cosa che ti viene da dentro...medici del forum, sono troppo romantico?

No, sei troppo presuntuoso, e il rispetto che chiami in causa lo hai lasciato altrove credo.
Ho un amico che fa Ingegneria Meccanica, studia e si impegna moltissimo, vuole divenire ingegnere per portare innovazioni in grado di migliorare il futuro.
Io studio per diventare Interprete e Traduttore, lo faccio perchè voglio rendere possibile la comunicazione e la collaborazione fra persone che non possono capirsi.
Lo faccio perchè se un ricercatore svedese trova un vaccino su una particolare malattia, o fa importanti scoperte mediche, scientifiche et simila, possa comunicare tutto ciò che ha scoperto anche a tutti gli altri ricercatori del mondo.
Lo faccio perchè amo studiare una cosa come la Lingua, che è rappresentazione della storia e dell'intera cultura di un popolo, e perchè mi porta ad aprire molto la mente e le vedute, e mi fa entrare in contatto con situazioni decisamente differenti da quelle che vedi mettendo fuori il naso dall'uscio di casa.
Come ben vedi, anche la scelta di Lingue è una cosa che mi viene da dentro, come viene da dentro al mio amico di prima studiare Ingegneria, o viene sempre da dentro al mio miglior amico che studia Scienze Motorie, perchè ama lo sport, e vuole trasmetterlo nel miglior modo possibile ai ragazzi.
Credo quindi caro BenDire, che prima di giudicare strade che non sono tue, dovresti imparare il significato del termine umiltà.


Ed ecco un'altra:

Avere come seconda scelta infermieristica è un pò deprimente, scusa se te lo dico. Non nego che anche io ci ho pensato quando non ho passato il test di medicina per due miseri punti.

Discorso quasi uguale al tipo sopra.
E' triste osservare come siano così frequenti commenti di questo genere fra gli studenti di medicina... non voglio credere che la classe medica del futuro sarà popolata da soggetti così arroganti... ma i dati sono sconcertanti.
La mia migliore amica fa infermieristica, è al terzo anno, fa tirocinio in ospedale, lavora in prima linea.
L'altro giorno mi ha detto una frase molto bella che parla da sè: "questo lavoro è la cosa più bella della mia vita".


Riguardo al discorso stipendi: guadagni se ti infili nel giro, come in ogni lavoro.
Un buon medico ha ottimi stipendi, che consentono di vivere bene, lo ammetto, ma deve infilarsi.
Deve avere passione, essere bravo, avere molta fortuna, ed essere schierato politicamente "come fa comodo" purtroppo, sopratutto se si tratta di lavorare in ospedale.
Non trovi medici a spasso, ma trovi medici che han studiato anni e anni con tanti sacrifici che prendono uno stipendio basso e si trovano in condizione precaria: è il caso della mia vicina di casa, laureata in medicina, rimasta fuori dal concorso per Medicina di Base.
Il prossimo concorso non si sa quando sarà, perchè non è a cadenza fissa, ora ha 34 anni e lavora solo in guardia medica, elemosinando sostituzioni qua e la.
Le difficoltà economiche sono presenti anche per i laureati in medicina, è la passione che tira avanti.

E sfatiamo un mito molto diffuso: un medico guadagna molto meno di altre figure professionali.
Notai, magistrati, giudici guadagnano decisamente più di un medico medio.
Un buon imprenditore guadagna decisamente di più, ed è assieme al notaio l'attività professionale probabilmente più remunerativa, se fa gli investimenti giusti.
Il politico idem.
Un interprete e traduttore medio investe circa 1/3 di anno in servizi di interpretariato, e la tariffa media giornaliera di un interprete è di circa 500/600 euro.
Se si tratta di interprete medio, infilato in un giro decente, lavora una decina di giorni al mese, quindi guadagna solo di interpretariato dai 4 mila ai 6 mila euro mensili, che arrotonda in rialzo svolgendo attività di traduzione i giorni rimanenti in cui non fa l'interprete.
Un medico di base mediamente affermato, guadagna fra i 4 mila e i 6 mila euro, proprio come un interprete.

Io non dico somme a caso, le chiacchiere qui stanno a zero.
Sono figlio di un medico, vedo direttamente gli stipendi di mio padre ( che guadagna di più ora, per la posizione in cui è arrivato.. ma anni fa quando era un "medico medio", le cifre erano quelle ), se volete credermi bene, se non volete credermi, non mi interessa.

Un medico medio guadagna ottimi stipendi, ma nulla di stratosferico come a volte le voci fan credere, ed esistono molti altri lavori che offrono pari o superiori opportunità di guadagno.. quindi a tutti coloro che scelgono di fare medicina per i soldi... ragazzi non avete capito niente.

Ho parlato di soldi e stipendi, perchè molto spesso ho sentito dire cose del tipo "fai medicina che diventi ricco", oppure "se fai medicina studi tanto ma guadagni tanto, mentre quelli che fanno lettere, o lingue, o ingegneria fanno la fame".
E' un altro luogo comune ridicolo, che mette solo in risalto una certa ignoranza di chi lo esprime.

Personalmente, mio padre voleva facessi medicina, e quando ero piccolo ero convinto di volerla fare, ma probabilmente solo perchè mio babbo era un pò come un eroe per me... di conseguenza volevo fare il lavoro che faceva... se mio babbo fosse stato poliziotto avrei sicuramente voluto fare il poliziotto.
Crescendo ho capito che medicina non era la mia strada, e ho deciso di seguire una strada più adatta a me, che si accordasse con i miei talenti, con ciò che mi piace, e che mi desse contemporaneamente buone opportunità lavorative per metter su in futuro una famiglia... e credo che sia il criterio giusto per scegliere un'università: una via di mezzo fra ciò che ti piace e ciò che offre buone opportunità di lavoro... eccedere in uno o nell'altro non è comunque bene... in medio stat virtus.

Bon, ho detto tutto ciò che volevo dire credo.. magari molti si sentiranno offesi o diranno che ho detto delle gran stupidate.. scegliete di credere a chi è studente di medicina imbottito di false illusioni future.. o a chi vive da 21 anni tutti i giorni con un medico.
Non sono medico, ma mio padre mi ha raccontato molto della professione, e così molti suoi amici e colleghi medici.. so ciò di cui parlo.. professione bella, totalizzante, che da molte soddisfazioni, ma estremamente stressante, come molti lavori.
Sta a voi decidere se farla o no, io consiglio solo se vi interessa sul serio la medicina e volete come prima cosa aiutare gli altri.. per il resto, fate vobis.

Ciao.
Ultima Modifica 13 Anni 2 Mesi fa da .

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13 Anni 2 Mesi fa #214691 da gaudio
Ti ringrazio Amulio, hai dato un quadro che rispecchia molto la realtà della medicina di oggi.

Vorrei solo farti notare che è fisiologico e utile che ognuno creda che il suo lavoro sia al di sopra degli altri, questo è ancora più importante per il medico, proprio per tutti i motivi che hai detto tu, i futuri medici, ma anche gli stessi medici devono poter credere di essere sopra agli altri perchè "salvano vite". Anche perchè dopo tutto il sacrificio che costa, se mi dici che il mio lavoro ha pari dignità di un pizzaiolo, "a sto punto andavo a fare il pizzaiolo, magari guadagnavo pure meglio..." ragionamento tipico.

Poi ognuno di noi ha una scala di valori, c'è chi si accontenta di far felice una famiglia con una buona pizza, chi invece no, e vuole provare a fare una differenza più grande. Ma anche all'interno della medicina stessa, c'è chi vuole migliorare la qualità di vita, chi si vuole sentire un eroe, chi punta ai grandi risultati (come i ricercatori) eccetera, quindi ognuno ha i suoi obiettivi che persegue e crede ovviamente che siano superiori , altrimenti ne perseguirebbe altri...

Tutto copre,
tutto crede,
tutto spera,
tutto sopporta.
L'amore non avrà mai fine". (Paolo di Tarso)

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13 Anni 2 Mesi fa #214701 da AleLehninger
A mio parere tutti i lavori hanno pari dignità, purchè concorrano al benessere e allo sviluppo della società.
Non porti nemmeno questi problemi, il fatto che "medico e avvocato" siano nell'immaginario collettivo le professioni borghesi e prestigiose per antonomasia è solo frutto di un retaggio culturale... siamo nel 2011 ma metà del nostro cervello ragiona come se fossimo ancora del 1950, perchè le istituzioni e i nostri parenti più anziani ragionano così e ci condizionano inevitabilmente.
Lascia che sia... a te non cambia nulla se qualche medico si sente un superuomo, sono solo dei buffoni e non avrano mai la mia ammirazione.
Quello che  personalmente mi attrae della medicina è un semplice istinto naturale. L'uomo è affascinato da se stesso più che da qualsiasi altra cosa e teme la morte  e il dolore fisico più di ogni altra cosa. La medicina studia come è fatto l'uomo e come preservare la salute. ... è semplice.

A te appassionano le lingue e la comunicazione : la comunicazione interculturale è un passaggio inevitabile per collegare i popoli e progredire verso una maggiore sviluppo culturale e civile . Mi sembra che non ci sia niente da obiettare, anche il tuo un lavoro importante.
Il pizzaiolo produce ottime pizze, l'uomo deve nutrirsi per sopravvivere, se poi si nutre di cibo di buona qualità ne trae anche un vantaggio in termini di salute e di piacere.
Anche questo è un lavoro importante....

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