Lasciare medicina ... ?

"quando sai chi cazzo sei le cose che fai diventano solo cose che fai e non quello che sei"

Ma sinceramente mi sembra più una frase ad effetto alla fight club che un serio spunto di riflessione.
è ovvio che quello che fai determina ciò che sei e ciò che sei determina ciò che fai.
Se sei un disonesto fai un ladro, parimenti se fai il ladro sei un disonesto.

Poi ci sono quelle attività oneste e neutre (come potrebbe essere uno specialista in igiene) che fa il suo lavoro per vivere e il resto del tempo lo impiega come meglio crede.

Signori, sarò molto poco filosofico e molto materialista, ma credo che un lavoro ben retribuito sia quantomeno sopportabile. Mentre una passione mal retribuita diventi un'insopportabile frustrazione.

io la interpreto come : Non cercare in un'attività- lavoro, quello che sei. Devi sapero a priori chi  sei, quello che fai è solo quello che hai scelto di fare  ma non ti rappresenta necessariamente. Ad esempio, banalizzando, una persona può scegliere di fare il giardiniere perchè ama stare all'aria aperta e magari non ha avuto i mezzi per studiare, ma questo non significa che non possa essere una persona con una profonda cultura e con molte conoscenze.. può aver letto più libri di un docente di filologia romanza...  e non deve sentirsi sminuito solo perchè non ha un titolo di studio e non ricopre un ruolo prestigioso. Se sai chei sei, se conosci te stesso e le priorità del tuo spirito non soffrirai  tutta la vita per aver intrapreso un lavoro piuttosto che un altro...perchè avrai la tua indenitità.
per quanto riguarda il ladro disonesto va bè quello è un altro discorso, qui si parlava di lavoro non di azioni morali o immorali.

Non lasciare medicina...curati la depressione anche con gli antidepressivi, che sono farmaci come gli altri, cioè da prendere dopo la prescrizione di uno specialista; in questo caso uno psichiatra. Non capisco perchè quando c'è di mezzo una malattia di tipo psichiatrico ci si faccia prendere da mille paure, persino in ambito medico, che dovrebbe essere scevro di stupidi pregiudizi. Siamo esseri umani e ci ammaliamo esattamente come gli altri. Anche la tua giovane età e l'inesperienza in campo amoroso hanno contribuito a questa crisi, certamente, ma se stai così male da aver perso il gusto della vita e dell'amore dei propri cari, curati che starai meglio. In bocca al lupo e che questo nuovo anno ti riporti la voglia di esserci in tutto.

Ma dove sta scritto che medicina & chirurgia è una facoltà ad abbandonare la quale ci si deve arrovellare il cervello? Quando il nostro collega avrà stabilito se la sua "crisi" è dovuta a cause esterne o ad un esame frustrante, o meno...beh poi potrà a cuor leggero anche scegliere di fare filosofia che, certo, ha sbocchi più difficili ma comunque da adito a tante differenti professioni altrettanto entusiasmanti quanto quella del medico, con la quale ultima convivere tutti i giorni della propria vita non è proprio da tutti...serve una forte dose di cinismo che riscontro nelle parole di molti di voi colleghi e non nel nostro amico che...guarda caso...sceglierebbe di fare filosofia in alternativa a medicina. Io sono con lui e non credo abbia bisogno di cure psichiatriche solo perchè la sua scelta non è "ortodossa"

Scusate ma, se si decide tipo al 3° anno di mollare e dp 2 anni si vuole riprendere tutti gli esami dati precedentemente rimangono giusto?? Ovviamentr senza rifare il test di ammissione o si deve rifare?

dipende se rinunci o no agli studi credo