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Quanti abbandonano il corso di studi?

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13 Anni 1 Giorno fa #218157 da gaudio
Io al V anno nel tempo libero studio. E ho detto tutto.

Tutto copre,
tutto crede,
tutto spera,
tutto sopporta.
L'amore non avrà mai fine". (Paolo di Tarso)

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13 Anni 13 Ore fa #218201 da Violetta-biomedical
CITAZIONE : Le cose cambiano un pochino avvicinandosi alla fine, ma almeno io so come si stringono i denti, a differenza degli studenti di scienze delle merendine di cui sopra che quando devono laurearsi entrano nel panico e ci mettono anni a scrivere la tesi.
[/quote]

Basta con questo disprezzo per "scienze delle merendine", scienze dell'educazione, psicologia ecc.. tutte laureE che voi denigrate apertamente formano professionisti che SERVONO alla società tanto quanto il medico... Se sfortunatamente aveste un figlio disabile avreste bisogno di un educatore che lo segua all'interno di strutture specializzate... e se provaste a lavorare come educatore per solo 2 giorni forse impazzireste.
E questo vale per tante altri corsi di laurea, non serve a nulla sfogare le vostre frustrazioni facendo paragoni senza senso.
Iniziamo col dire che medicina non è pesante in tutte le università alla stesso modo.
Io vedo la differenza tra me e una mia amica che studia in un'altra città ( nella mia stessa regione) e vi assicuro che sembrano 2 cose diverse.
Lei viene molto più seguita e agevolata dai professori, è in una piccola università e anche lo stress che deve subire credo sia un po' inferiore al mio... ma non per questo penso che la sua laurea varrà meno della mia, anzi la invidio...probabilmente sarà un buon medico ugualmente perché per imparare bene le cose non serve ammazzarsi di fatica e non avere più una propria vita, anzi questo è un buon modo per impazzire. Detto questo ripeto : dipende dove capiti... ma in linea di massima i primi 3 anni il tempo libero si trova! Da quel che mi ha detto un mio amico già laureato nel corso dei 6 anni sono principalmente 6 le materie davvero davvero  DURE : anatomia, fisiologia, biochimica, patologia generale, anatomia patologica, farmacologia. Il resto è fattibile ( secondo lui...).
Io penso poi che pensare " che me l'ha fatto fare" possa succedere a tutti.... ma se sei davvero determinato non vorresti fare altro che studiare per diventare medico...

e quando sarai stanchissima ricordati : Perfer et obdura, dolor hic tibi proderit olim. OVIDIO
"(Be patient and tough; someday this pain will be useful to you.)"

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13 Anni 12 Ore fa #218203 da Cy92
Forse volevano dire che in "scienze delle merendine" si studia di meno, non certamente che non sono utili alla società.

Nullus medicus nisi philosophus.

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13 Anni 9 Ore fa #218217 da Eleanor
Con scienze delle merendine non intendo assolutamente "tutto tranne medicina".
Visto che vogliamo parlarne, ho amici laureati in biotecnologie, matematica, fisica, biologia, scienze dell'infanzia, psicologia ecc. che non sanno dove andare a lavorare ed è uno SPRECO, perché la loro figura professionale nella società esiste, hanno studiato e il loro lavoro saprebbero farlo benissimo e sarebbero utili esattamente quanto me che farò il medico. E anche la parrucchiera, il panettiere e l'idraulico hanno la propria funzione nella società, mi sembra banale sottolinearlo, e non hanno studiato.
Quindi non mettermi in bocca cose che non ho detto, per favore. Soprattutto NON a me che sono la prima che ha studiato medicina in una famiglia di laureati in fisica, economia e filosofia.
Per scienze delle merendine intendo una miriade di corsi di laurea nati dal niente negli anni scorsi (peraltro molti dei quali ora chiusi), in cui non hanno nemmeno ben chiaro il percorso di studi da fare, gli esami da sostenere e i corsi da seguire...per non parlare della figura professionale spesso inesistente dopo la laurea. Ho una lunga lista di amici che a 25 anni si stanno chiedendo cos'abbiano studiato per tre anni e a cosa sia servito, dato che il titolo conseguito con il proprio percorso di studi non compare nemmeno nel bando per un contratto per un posto di lavoro. Prevengo la prossima accusa di snobismo dicendo purtroppo, perché moltissime intelligenze di coetanei sono state messe al servizio di qualcosa che, vuoi per impostazione della società o per mancanza di serietà da parte di chi il corso di laurea l'ha creato (e non degli studenti), ora come ora non ha un'utilità nel mondo del lavoro.
E il fatto di non essere abituati a stringere i denti non è perché siano tutti deficienti, ma semplicemente perché quando non si è abituati a studiare si fatica il doppio quando poi arriva il momento di farlo seriamente. E chi si mette a studiare più del richiesto di propria spontanea volontà? Io credo che avrei discrete difficoltà.
Mi pare peraltro di aver scritto che a medicina il tempo si trova, tant'è che sto scrivendo su questo forum e non sto piangendo sul libro del prossimo esame.
Chiuso l'OT.

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