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Medicina: continuare o no?

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12 Anni 4 Mesi fa #238362 da Rocky7
Risposta da Rocky7 al topic Re:Medicina: continuare o no?
Mi permetto di entrare nella discussione anche se non studio Medicina. Credo che qui si stia confondendo lo studio della medicina con l'applicazione pratica della stessa. Le università italiane sono sempre state molto teoriche relativamente all'insegnamento. Avete mai visto uno studente di giurisprudenza andare in tribunale o in uno studio notarile (esperienze possibili solo nel post lauream) durante i 5 anni della laurea oppure dare la possibilità uno studente di lettere di fare degli articoli di prova per piccoli giornali o riviste (e gli esempi potrebbero essere tanti)? Io no.
Giusto e sbagliato che sia, l'università italiana, da quel che sento perchè ancora non la frequento, è un vero e proprio esamificio che di certo non premia quella che i latini chiamerebbero "prudentia" (la conoscenza teorica per l'applicazione pratica). Si studia, si ripete a pappagallo e più sei pappagallo più prendi un voto alto. Voi che siete studenti di medicina me lo potrete confermare: quanti/e con la media del 29.5 arrivati al sesto anno non hanno la più pallida idea di come si mette in pratica la medicina? Poi magari arriva quello con 23 e sorprende tutti con la sua capacità pratica. Il consiglio che do a Fiorellino è: se ti piace fare il medico vai avanti, sarà il mondo del lavoro che premierà chi vale davvero e condannerà quelli che invece di andare a fare tirocinio in ospedale e imparare sul campo hanno preferito passare i loro 6 anni a imparare a macchinetta ossa, muscoli e vene. Attenzione, non sto dicendo che la teoria non serve, assolutamente no, sto dicendo che lo studio mnemomico e noioso dei primi anni è il prezzo da pagare per diventare medico. Ricorda che anche il più grosso cardio-chirurgo del mondo anni fa stava nella sua cameretta a a fare fisica e a ripetere anatomia. Resisti, cerca di cogliere i lati positivi e sopratutto pensa che un giorno riderai ripensando a tutti gli esami. Ti faccio il mio esempio: da un pò di tempo (oltre all'idea della medicina) mi è venuta in mente l'idea di provare il concorso in Accademia dei CC per diventare ufficiale. I 5 anni di Accademia sono un inferno, ti fanno fare cose veramente assurde, inutili, formali. Ti preparano come se dovessi sfidare l'esercito del diavolo quando poi passerai la tua vita a leggere carte e a delegare ai tuoi inferiori. Richiedono di essere scattante come una lepre e forte come un orso, quando poi non farai mai una corsa in vita tua: quella la lasciano al carabiniere semplice. Io però penso: lo Stato Italiano vuole farmi il sedere per 5 anni per poi buttarmi dietro una scrivania a comandare? (A me piace molto il ruolo di ufficiale eh, non fraintendemi dico solo come stanno le cose  :)) E accontentiamolo! Facciamo questi 5 anni di sacrificio per fare quello che poi mi piace! Tu fai la stessa cosa! Secondo me ti piace la medicina, accontenta questi docenti cosi' nozionistici-in parte ti toccherà modificare la tua indole portata alla logica - metti da parte la tua predisposizione al ragionamento e tirala fuori una volta diventata MEDICO. Se sei davvero cosi' brillante magari sarai tu il prossimo premio nobel, che ne sappiamo noi  :)
Questo è il mio consiglio.
In simpatia,
un liceale del classico  :)

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12 Anni 4 Mesi fa #238367 da Miss_K
Risposta da Miss_K al topic Re:Medicina: continuare o no?
Mi piaceil tuo pensiero :) condivido! :sarcastic:

...Penso e ripenso e nel pensar m'impazzo...

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12 Anni 4 Mesi fa - 12 Anni 4 Mesi fa #238402 da Doctor Faustus

Mi permetto di entrare nella discussione anche se non studio Medicina. Credo che qui si stia confondendo lo studio della medicina con l'applicazione pratica della stessa. Le università italiane sono sempre state molto teoriche relativamente all'insegnamento. Avete mai visto uno studente di giurisprudenza andare in tribunale o in uno studio notarile (esperienze possibili solo nel post lauream) durante i 5 anni della laurea oppure dare la possibilità uno studente di lettere di fare degli articoli di prova per piccoli giornali o riviste (e gli esempi potrebbero essere tanti)? Io no.
Giusto e sbagliato che sia, l'università italiana, da quel che sento perchè ancora non la frequento, è un vero e proprio esamificio che di certo non premia quella che i latini chiamerebbero "prudentia" (la conoscenza teorica per l'applicazione pratica). Si studia, si ripete a pappagallo e più sei pappagallo più prendi un voto alto. Voi che siete studenti di medicina me lo potrete confermare: quanti/e con la media del 29.5 arrivati al sesto anno non hanno la più pallida idea di come si mette in pratica la medicina? Poi magari arriva quello con 23 e sorprende tutti con la sua capacità pratica.


Nonostante alcuni miei colleghi qui sul forum dissentano, per me è così: per gli esami si deve studiare "a pappagallo", affrontarli a testa bassa, e così si va avanti.
Tuttavia non penso sia un aspetto così indifferente: non dimentichiamo che bisogna passare 6 anni (se va bene) studiando in questo modo. Se non si ha passione per quanto si studia, è dura arrivare alla fine.

Ce la si potrebbe comunque fare considerando quest'ottica: "gli anni generali (pesanti, difficili e noiosi) sono il prezzo da pagare per diventare medico che è il sogno da realizzare!"

Come hai ricordato anche tu:

Il consiglio che do a Fiorellino è: se ti piace fare il medico vai avanti, sarà il mondo del lavoro che premierà chi vale davvero e condannerà quelli che invece di andare a fare tirocinio in ospedale e imparare sul campo hanno preferito passare i loro 6 anni a imparare a macchinetta ossa, muscoli e vene. Attenzione, non sto dicendo che la teoria non serve, assolutamente no, sto dicendo che lo studio mnemomico e noioso dei primi anni è il prezzo da pagare per diventare medico. Ricorda che anche il più grosso cardio-chirurgo del mondo anni fa stava nella sua cameretta a a fare fisica e a ripetere anatomia. Resisti, cerca di cogliere i lati positivi e sopratutto pensa che un giorno riderai ripensando a tutti gli esami.


Ora la mia domanda: prima di iniziare a compiere un qualunque studio di medicina, prima di avere vissuto nell'ambiente medico, siamo veramente sicuri che quello è ciò che vogliamo?

Nonostante tutto, in molti casi la risposta è si. Ci sono studenti di medicina, con cui mi è capitato di parlare, per cui fare medicina era il loro sogno fin da piccoli. Molti di loro hanno anche il padre medico, e questo li influenza molto (in positivo)! In questi casi non ci sono dubbi: se hai un sogno così limpido, devi almeno provare a seguirlo!

In molti altri però la risposta è no. Si valuta la facoltà di medicina insieme ad altre facoltà, e alla fine si compie una scelta. Se una persona non sopporta quel tipo di studio, se fare il medico non è il suo sogno ma lo vede come un mestiere... Deve pensarci 2 volte prima di compiere questa scelta.

Ti faccio il mio esempio: da un pò di tempo (oltre all'idea della medicina) mi è venuta in mente l'idea di provare il concorso in Accademia dei CC per diventare ufficiale. I 5 anni di Accademia sono un inferno, ti fanno fare cose veramente assurde, inutili, formali. Ti preparano come se dovessi sfidare l'esercito del diavolo quando poi passerai la tua vita a leggere carte e a delegare ai tuoi inferiori. Richiedono di essere scattante come una lepre e forte come un orso, quando poi non farai mai una corsa in vita tua: quella la lasciano al carabiniere semplice. Io però penso: lo Stato Italiano vuole farmi il sedere per 5 anni per poi buttarmi dietro una scrivania a comandare? (A me piace molto il ruolo di ufficiale eh, non fraintendemi dico solo come stanno le cose  :)) E accontentiamolo! Facciamo questi 5 anni di sacrificio per fare quello che poi mi piace! Tu fai la stessa cosa! Secondo me ti piace la medicina, accontenta questi docenti cosi' nozionistici-in parte ti toccherà modificare la tua indole portata alla logica - metti da parte la tua predisposizione al ragionamento e tirala fuori una volta diventata MEDICO. Se sei davvero cosi' brillante magari sarai tu il prossimo premio nobel, che ne sappiamo noi  :)
Questo è il mio consiglio.
In simpatia,
un liceale del classico  :)


Il tuo discorso è giustissimo, ma con una condizione: che veramente Fiorelino ami la professione del medico. Se così è, anch'io mi unirei al tuo consiglio. Altrimenti... ribadisco: meglio che non si intestardisca, ma che rifletta su chi vuole essere veramente in futuro. Forse ha idealizzato troppo la professione medica? Pensandoci seriamente non è quello che desidera? Se si rende conto che questa non è la sua strada, il mio consiglio l'ho già dato nel post precedente: non c'è nulla da vergognarsi nel rivedere il proprio futuro e cambiare scelta, soprattutto al primo anno.
Ultima Modifica 12 Anni 4 Mesi fa da .

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12 Anni 4 Mesi fa - 12 Anni 4 Mesi fa #238411 da Rocky7
Risposta da Rocky7 al topic Re:Medicina: continuare o no?
Ciao Doctor Fastus,
concordo con te su vari punti. Hai ragione: per fare medicina, che dura ben 6 anni, bisogna avere un minimo di passione per quelle che saranno le materie di studio: sacrificarsi per almeno 6 anni è un'impresa titanica (anche se conosco personalmente un medico che ha mi ha detto di aver odiato la medicina dal primo all'ultimo esame e di aver trovato la pace dei sensi solo una volta aver iniziato la professione, ma è un'eccezione).
Secondo me Fiorellino si sente attratta da ingegneria solo come piano di studi, ma non credo che l'ingegnere sia il suo sogno, anche perchè sennò avrebbe già da tempo assecondato le voci che la davano come ingegnere provetto (se non si è iscritta alla suddetta facoltà, nonostante molti glie l'avessero consigliato e sentendosi lei stessa adatta a un cdl cosi' ricco di logica, calcoli ecc. vuol dire che questa vocazione non ce l'aveva).
Anche perchè scusate magari il qualunquismo ma ingegneria mi sembra la classica facoltà che la si sceglie o per predisposizione o per prospettiva lavorativa: fateci caso, tutti pensano al piano di studi ma nessuno pensa al fatto che per 40 anni farà l'ingegnere (ovviamente massimo rispetto per chi vede questa figura come sogno lavorativo, ci mancherebbe altro). Medicina è l'opposto: molti corrono con la mente e spesso si dimenticano di essere solo studenti, vorrebbero già operare, andare in ospedale ecc.
Io, da quel che ho letto, credo che il suo sia solo un "capriccio": ritiene ingegneria più appagante per la sua mente logica e calcolatrice ma deve ricordarsi che ingegneria dura 5 anni, non tutta la vita.
In sostanza, se fare il medico non le piace fa bene a cambiare, ma se preferisce fare ingegneria dai 20 ai 25 anni e poi stare fino a 70 anni a fare un lavoro che non le piace , allora meglio che fa "qualcosa che non le piace" fino a 30 anni per poi godersi per 40 anni la professione medica. Lavoro > 5 anni di facoltà a mio parere (sempre che non ci sia proprio un totale odio verso una determinata materia)
Ultima Modifica 12 Anni 4 Mesi fa da .

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12 Anni 4 Mesi fa #238513 da Mariapupazza
Cara Fiorellino,
la mia opinione e' in linea con quella di Rocky, in un certo modo. Se hai deciso di concludere l'anno, cerca di frequentare un reparto. Ti consiglio neurologia o cardiologia: potrai esplorare le applicazioni pratiche della fisica e dell'ingegneria alla medicina (magari trovi anche qualche ingegnere biomedico a lavoro nel cath lab e puoi chiedere loro che vita menano) nell'imaging e nella terapia, e fare i conti col mestiere di medico, solo cosi' potrai decidere se e' quello che fa per te. Di ragionamento in medicina ce n'e' quanto ne vuoi, ma spesso non e' bello, pacato ed elegante come quello della dimostrazione matematica. Ci sono solo variabili e poche costanti (uhm...forse nessuna), molte poche regole. Al massimo qualche linea guida che spesso aiuta, ma anche no. E poi ricorda che c'e' anche la ricerca. Ci sono bellissime linee di ricerca che uniscono molte scienze di base (neuroscienze per esempio, se VERAMENTE ti piacciono le cose complicate).
Insomma: se hai passione per la medicina, se senti che e' quello il livello di coinvolgimento nella societa' che desideri, francamente..saresti sprecata come ingegnere.
Come e' gia' stato detto piu' su, qualsiasi decisione tu prenda, hai tutto il nostro sostegno.
x
Dr MariaPupazza

Siparietto egotista: di' al tuo prof, che qui in UK NOI medici veniamo selezionati tra il 10% dei piu' intelligenti che fanno domanda (quindi nescional e pure internescional). Che non ti confonda le idee e non ti aduli. Devi prendere la tua decisione in SERENITA'!

Studiare medicina sui libri e' come navigare per mari sconosciuti, ma studiare medicina senza pazienti val meno degli esercizi al vogatore. (Se io fossi stata Osler)

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