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E' possibile fare ricerca sin dal percorso di laurea?

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11 Anni 7 Mesi fa #269422 da DorinaSalv
Perchè dici così? Dimmi pure la tua opinione, seppur negativa, è pur sempre utile..

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11 Anni 7 Mesi fa #269441 da Mariapupazza
Doc, spara. E spara presto. Perche' tu qui sei quello che fara' la differenza. Se Dorina non si lascera' scoraggiare dalle (spero) numerose storie dell'orrore che le racconterete, non capira' mai se e' davvero motivata. Quindi fai fuoco. :'(


Detto cio', Dorina: dovrai passarne delle belle. Davvero cercheranno di respingerti. E saranno maleducati. Ma sappi che e' solo una specie di prova. Prima o poi ti diranno di si. Questo resta. Non ti e' permesso avere paura, o presentarti tremante. Devi andare li' con un bel sorriso e una faccia da c..lo fabbricata apposta. Di' che sei contenta di spazzare il pavimento, basta che ti insegnino.

Studiare medicina sui libri e' come navigare per mari sconosciuti, ma studiare medicina senza pazienti val meno degli esercizi al vogatore. (Se io fossi stata Osler)

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11 Anni 7 Mesi fa - 11 Anni 7 Mesi fa #269476 da Doc
io in 3 anni di biologia non ho mai visto una cellula dal vivo
io in 3 anni di biologia mi sono accorto che i professori non sono altro che dei proprietari terrieri, loro gestiscono un gruppo di ricerca, loro gestiscono il proprio laboratorio, loro fanno pure le lezioni!
insomma fanno tutto loro. pagati e strapagati.
ma secondo voi la ricerca deve essere decisa dai professori???
certo serve una coordinazione ma la ricerca deve interessare tutta la comunità scientifica, io se è per questo farei fare degli open.day anche agli insegnanti di scuola con classi al seguito!!
una università libera ed aperta!
invece la mia università è un edificio con tante stanze piccole con dei laboratori sporchi di ruggine e con computer del 15-18! come si fa ricerca in un carcere del genere?
SONO SICURo CHE DOPO IL PRIMO GIORNO, la tua gioia svanisce immediatamente!

ANCHE IO ERO COME TE, il primo anno volevo fare laboratorio e capirne un po di piu di ricerca...
adesso dopo 3 anni, con le lacrime agli occhi, me ne voglio scappare...
perchè questo sistema fa schifo.
Per me l'università è un luogo dove si leggono libri e basta, fra l'altro io li leggo solo a casa e guarda è una esperienza solo noiosa e basta.
è una noia mortale.

nel dipartimento di biologia della mia univ ci sono solo 2 professori di fisiologia...dobbiamo aspettare che questi muoiano di infarto per vedere dei volti nuovi e più giovani.

purtroppo non ci posso far niente se questa è la mia esperienza...
se l'università mi fa addormentare
e se dentro di me non ho piu la forza di studiare
se la ricerca è geograficamente situata in stanze di baroni...

vai in usa e vedi come il ricercatore non è uno sfigato come da noi...
è un lavoratore normale con tanto di asili nido accorpati ai laboratori...

non sto cercando di respingere nessuno e non sono maleducato.
sto solo comunicando il mio disagio.
quindi ripeto, aspetta e spera (e sono io il primo a farlo!)

Guten Tag, nach schon eine paar minuten in Berlin hat sie ihre Pass und ihren Geld verloren.
Ultima Modifica 11 Anni 7 Mesi fa da .

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11 Anni 7 Mesi fa - 11 Anni 7 Mesi fa #269558 da DorinaSalv
Io sono stata a Londra, per un master in filosofia, e diciamo che conosco parzialmente la realtà dell'estero, anche scientifica, in quanto ho fatto una tesi in filosofia della scienza. Per quanto possa sembrare brutto quello che sto per dire, vi posso assicurare che la situazione all'estero, almeno in uk e negli usa non è così rosea come sembra, sia in umanistica sia nelle scienze, specialmente ricerca in life sciences. E' vero che i ricercatori sono pagati sicuramente di più e hanno accesso ad attrezzature migliori e all'avanguardia, ma questo vale per un periodo di tempo molto limitato. Il brutto arriva dopo il phd, quando scopri che pochissimi inizieranno mai il tenure-track per diventare effettivamente professori associati e condurre così il proprio laboratorio, ossia il proprio progetto sperimentale. Ma i pochi fortunati si contano davvero sulla mano. Su 20 persone che FINISCONO il dottorato, e all'estero vi assicuro che è molto più dura di qua, soltanto 1 diventerà mai professor. Per le life sciences questo rapporto diventa anche di 1:30 o addirittura 1:40 a seconda poi dei vari rami specialistici. Per tutti gli altri si prospetta un precariato sottopagato con continui post-docs, fin quando fatti 3 diventa impossibile diventare professore in quanto o sei ritenuto troppo vecchio o incapace. La verità è che semplicemente il mondo ha troppi phd, e gli spazi liberati ogni anno sono davvero miseri a confronto. Non è dunque un problema di fondi, ma di totale sovrannumero. Ti ringrazio per la tua opinione, e mi dispiace per le tue esperienze..Quello che voglio dirti è di continuare a perseverare, ma voglio solo darti un consiglio da chi all'estero c'è già stata. Non pensare che l'estero sia l'eldorado, è sicuramente meglio per molti altri aspetti, ma non è, o meglio non è più, la terra promessa degli scienziati. Basta informarsi in lingua originale sul motore di ricerca per rendersi conto della situazione..
Detto ciò, credimi che ti capisco quando dici quanto sia noioso stare solo sui libri e non poter fare mai niente di pratico, non poter mai prendere in mano una pipetta o condurre anche solo piccoli esperimenti (cosa che negli usa e in uk fanno anche al liceo, per dire..).
Ultima Modifica 11 Anni 7 Mesi fa da .

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11 Anni 7 Mesi fa #269590 da Doc

Io sono stata a Londra, per un master in filosofia, e diciamo che conosco parzialmente la realtà dell'estero, anche scientifica, in quanto ho fatto una tesi in filosofia della scienza. Per quanto possa sembrare brutto quello che sto per dire, vi posso assicurare che la situazione all'estero, almeno in uk e negli usa non è così rosea come sembra, sia in umanistica sia nelle scienze, specialmente ricerca in life sciences. E' vero che i ricercatori sono pagati sicuramente di più e hanno accesso ad attrezzature migliori e all'avanguardia, ma questo vale per un periodo di tempo molto limitato. Il brutto arriva dopo il phd, quando scopri che pochissimi inizieranno mai il tenure-track per diventare effettivamente professori associati e condurre così il proprio laboratorio, ossia il proprio progetto sperimentale. Ma i pochi fortunati si contano davvero sulla mano. Su 20 persone che FINISCONO il dottorato, e all'estero vi assicuro che è molto più dura di qua, soltanto 1 diventerà mai professor. Per le life sciences questo rapporto diventa anche di 1:30 o addirittura 1:40 a seconda poi dei vari rami specialistici. Per tutti gli altri si prospetta un precariato sottopagato con continui post-docs, fin quando fatti 3 diventa impossibile diventare professore in quanto o sei ritenuto troppo vecchio o incapace. La verità è che semplicemente il mondo ha troppi phd, e gli spazi liberati ogni anno sono davvero miseri a confronto. Non è dunque un problema di fondi, ma di totale sovrannumero. Ti ringrazio per la tua opinione, e mi dispiace per le tue esperienze..Quello che voglio dirti è di continuare a perseverare, ma voglio solo darti un consiglio da chi all'estero c'è già stata. Non pensare che l'estero sia l'eldorado, è sicuramente meglio per molti altri aspetti, ma non è, o meglio non è più, la terra promessa degli scienziati. Basta informarsi in lingua originale sul motore di ricerca per rendersi conto della situazione..
Detto ciò, credimi che ti capisco quando dici quanto sia noioso stare solo sui libri e non poter fare mai niente di pratico, non poter mai prendere in mano una pipetta o condurre anche solo piccoli esperimenti (cosa che negli usa e in uk fanno anche al liceo, per dire..).


ok, scusa allora, non sapevo fossi piu grande di me e con esperienza all'estero.
bella filosofia della scienza, io l'ho inserita nel mio piano di studi come corso a scelta!
ma ora vuoi fare medicina??

Guten Tag, nach schon eine paar minuten in Berlin hat sie ihre Pass und ihren Geld verloren.

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11 Anni 7 Mesi fa #269645 da lasimo90
Ciao,
da me al laboratorio di fisiologia fanno ricerca e lo scorso semestre proprio un ricercatore che ci fece delle lezioni fin dal primo giorno ci disse che chi fosse stato interessato poteva andare da loro,perchè questo ragazzo doveva fare uno studio e servivano degli studenti come volontari. Misurava la bioimpedenza in base alla massa corporea,quindi servivano studenti di varia corporatura. Poi c'era anche un altro progetto dove accettavano la nostra collaborazione. Il prof di patologia,sempre allo scorso semestre,ci disse dall'inizio che erano disposti per chi avesse voluto fare una tesi sperimentale o volesse fare il ricercatore.
La conclusione è che dipende dai singoli prof e che all'inizio non devi farti scoraggiare,questo è certo. In bocca al lupo!

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