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Università sport e "bisogni corporali"

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11 Anni 3 Mesi fa #276419 da juSi95
Ciao sono quella ragazza dell'ultimo anno di Liceo che, per far contenta il prof di "lingue morte", aveva optato anche per Lettere Antiche.
Dopo un pò di conflitti il prof. mi ha assecondata anche se con un pò di dispiacere.
Ora mi sorgono altri dubbi la prima è come si svolge la giornata tipo di uno studente in Medicina.
Io faccio tre volte a settimana pallavolo, è una passione che me la porto da quando avevo 10 anni.
Tre volte all'anno mi aspettano i campionati, sono costretta a stare fuori casa più o meno una settimana. Ma in compenso ho potuto ammirare mete come Taormina, Ventotene, Savona, Siracusa...
Una cosa più intima anche qualcuno si metterà a ridere: sono una schifiltosa e l'idea di andare nei bagni fuiri sede (oltre casa mia) mi mette a disagio. Per la pipiì un pò meno preoccupata tuttavia in cinque anni di liceo non sono andata mai una volta in bagno (se non per reggere la porta alle mie amiche).
L'università è un nuoto tipo di vita: metodi di studio, nuovi orari, professori, compagni universitari.
Gli orari mi preoccupano non tanto per la lunghezza delle lezioni ma se mi scappano i bisogni (inteso soprattutto come "atti grossi"). Gli esseri umani non sono perfetti infatti anche me capitano improvvise incombenze pomeridiane ma se poi mi vengono all'università...veramente preferisco spararmi :suicide:.

Lo sport tutto un mistero. C'è chi mi dice che possono conciliare due passioni senza problemi, altri ritengono che che soprattuto in facoltà scientifiche è difficile mettere d'accordo studio e professione sport.
A me piace la pallavolo e il solo pensiero di buttare al vento 10 anni di attività mi demoralizza non poco.

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11 Anni 3 Mesi fa #276424 da Mattia.Busana
Ti dico...in facoltà si passano davvero tante ore...se sei pendolare peggio...io sono al primo anno e sto fuori casa almeno 12 ore...e possono solo aumentare quando ci saranno le frequenze di reparto.
Medicina ha la frequenza obbligatoria e, far coincidere il tuo problema, pallavolo (così totalizzante per te) frequenze e studio (che non è poco) la vedo davvero dura.

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11 Anni 3 Mesi fa #276427 da andrè_boh

Una cosa più intima anche qualcuno si metterà a ridere: sono una schifiltosa e l'idea di andare nei bagni fuiri sede (oltre casa mia) mi mette a disagio. Per la pipiì un pò meno preoccupata tuttavia in cinque anni di liceo non sono andata mai una volta in bagno (se non per reggere la porta alle mie amiche).

Gli orari mi preoccupano non tanto per la lunghezza delle lezioni ma se mi scappano i bisogni (inteso soprattutto come "atti grossi"). Gli esseri umani non sono perfetti infatti anche me capitano improvvise incombenze pomeridiane ma se poi mi vengono all'università...veramente preferisco spararmi :suicide:.


prima o poi dovrai infilare il tuo ditino schifiltoso nel grosso culetto grasso di un omone peloso per sentirgli la prostata, dovrai toccare pance sudaticcie, piedi, ascelle...se ti fa schifo entrare in un bagno pubblico, mi immagino che orrore fare il medico

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11 Anni 3 Mesi fa - 11 Anni 3 Mesi fa #276428 da juSi95

Ti dico...in facoltà si passano davvero tante ore...se sei pendolare peggio...io sono al primo anno e sto fuori casa almeno 12 ore...e possono solo aumentare quando ci saranno le frequenze di reparto.
Medicina ha la frequenza obbligatoria e, far coincidere il tuo problema, pallavolo (così totalizzante per te) frequenze e studio (che non è poco) la vedo davvero dura.


Non esageriamo si tratta di due orette di allenamento tre volte a settimana più due o tre campionati ogni quattro mesi che variano dai 4 ai  6 giorni. Quello estivo è a luglio, è un saggio di fine stagione  dura fisso 7 giorni (abbiamo più squadre cob cui gareggiare) ed è obbligo tutta la squadra presente.
Parola pendolare....hai veramente centrato il dilemma! :D
Dalla scuola dell'infanzia ad oggi non ho problemi di distanze. Fino alla scuola media avevo le scuole sottocasa; il liceo è un pò più distante ma me la cavo con la mia Vespa  :-* raggiungo la sede in una decina di minuti mai usato mezzi pubblici.
La facoltà di Medicina è molto distate da dove abito. E nascono forti dubbi sighhhhh :dash: :skifus:.
Usare un mezzo per me significa una forte sconfitta personale. Io che fino adesso sono una ragazza molto indipendente. Quello che voglio dire...le enormi distanze non è che sono una pazza che si fa tutta l'Italia in Vespa ma affidarsi a continui mezzi tutti i giorni mi fa sentire (chiedo scusa per il termine) una disabile.
Proverò a farne meno dei mezzi pubbici ed affidarmi alla mia amatissima :-* Vespa.

Poi quel dilemma che mi affligge io tipa molto igienista. Non so proprio come comportarmi se mi venisse un "grosso inconveniente corporale" che faccio ai primi sintomi di pancia torno un attimo a casa :dash:

E' vero è troppo troppo presto. Chi lo dice che passerò il test per Medicina. Tuttavia Pallavolo e "bisogni corporali" mi stanno mettendo un pò in crisi.
Ultima Modifica 11 Anni 3 Mesi fa da .

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11 Anni 3 Mesi fa #276431 da simopappa

Non esageriamo si tratta di due orette di allenamento tre volte a settimana più due o tre campionati ogni quattro mesi che variano dai 4 ai  6 giorni. Quello estivo è a luglio, è un saggio di fine stagione  dura fisso 7 giorni (abbiamo più squadre cob cui gareggiare) ed è obbligo tutta la squadra presente.


Personalmente mi alleno 3 volte a settimana più partita. Con un accordo con l'allenatore per poter saltare allenamenti se ho bisogno di studiare; inoltre ho scelto un campionato provinciale senza partite nel week end, così da averlo libero da impegni. Sono ancora al secondo anno, niente tirocinio per ora, ma ho un compagno di squadra al 5 anno di medicina che riesce a farcela.
Credo che avere una valvola di sfogo come uno sport sia importante, ma devi saper fare delle rinunce perchè medicina porta via tempo e impegno.
Se riesci a conciliare pallavolo a livelli alti, campionati vari e trasferte lontane con medicina, tanto di cappello!

Usare un mezzo per me significa una forte sconfitta personale. Io che fino adesso sono una ragazza molto indipendente. Quello che voglio dire...le enormi distanze non è che sono una pazza che si fa tutta l'Italia in Vespa ma affidarsi a continui mezzi tutti i giorni mi fa sentire (chiedo scusa per il termine) una disabile.


Disabile? Non credo sia il termine adatto, le persone disabili sono altre, non chi non può andare in Vespa in università...
Essere indipendenti vuol dire saper sfruttare i mezzi (tutti quelli che si hanno a disposizione) per non dover rinunciare a nulla, non schifarli. Questo è essere schizzinosi.
Faccio un esempio: una persona si alza alle 6, prende il bus, va in stazione prende il treno, va in un'altra città, prende la metro e arriva al lavoro. Lo diresti indipendente? Personalmente direi di sì...
Potresti dirmi: "Ma io con indipendenza intendevo che non sono soggetta a scioperi, disagi o problemi di questo genere" ma anche andando in Vespa saresti soggetta ad altri rischi (che ti si rompa il motore, forare, ghiaccio per strada d'inverno, automobilisti impediti...)...
Quindi se impari a non essere schizzinosa i mezzi non fanno sentire nessuno disabile. Semplicemente bisogna avere il coraggio di entrarci.

Poi quel dilemma che mi affligge io tipa molto igienista. Non so proprio come comportarmi se mi venisse un "grosso inconveniente corporale" che faccio ai primi sintomi di pancia torno un attimo a casa :dash:


Anche qui, stesso discorso... Te ne devi fare una ragione se vuoi fare medicina, ma in generale direi se vuoi vivere... Il massimo che potresti fare è uscire ogni volta dall'università alla ricerca di un bagno più pulito nei dintorni (bar?), ma io fossi in te imparerei a fare come facciamo tutti, così vivi con meno disagio!
Allego un utile articoletto che potresti usare per fare delle prove in vista della facoltà  :)

comefare.com/come-usare-un-bagno-pubblico-in-sicurezza/

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11 Anni 3 Mesi fa #276434 da lucadoc

prima o poi dovrai infilare il tuo ditino schifiltoso nel grosso culetto grasso di un omone peloso per sentirgli la prostata, dovrai toccare pance sudaticcie, piedi, ascelle...se ti fa schifo entrare in un bagno pubblico, mi immagino che orrore fare il medico

quotone.
Cara Julia, devi un attimo svegliarti fuori. Contento comunque che mi consideri disabile, pensa che io mi sparo un'ora e mezza di mezzi pubblici al giorno. Da quattro anni. E per andare al liceo prendevo il treno anche se per molto meno tempo di quanto lo prendo ora, quindi sono un totale di 9 anni di pendolarismo. Sono un super disabile.  :D :D

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